Il 16 ottobre si celebra la giornata mondiale dell’Alimentazione, anniversario della data di fondazione della FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (16 ottobre 1945, Quebec). Durante questa ricorrenza spesso aumentano le pubblicità legate a temi di sicurezza alimentare, alla promozione di un’educazione a sani stili di vita sin dalla giovane età, alle indicazioni per un’alimentazione equilibrata, a progetti per un maggior consumo di frutta nelle scuole… temi nutrizionali che nel quotidiano vengono invece offuscati da una narrazione dell’alimentazione prettamente in termini “dietetici”: quali sono gli alimenti detossificanti, come ridurre i cm sulla pancia, è vero che il glutine fa male, quale dieta è migliore per perdere peso, perché lo zucchero è veleno per i bambini.
Siamo infatti così bombardati da informazioni riguardanti il nostro modo di alimentarci, spesso in correlazione con il peso corporeo o con la speranza di una salute migliore, che spesso non sappiamo districarci tra notizie vere e false, credendo un po’ a tutto e niente. Di seguito qualche indicazione per sapersi di difendere al meglio possibile da un’informazione ingannevole e non veritiera su temi di salute e alimentazione, fondamentale sia per gli adulti che, soprattutto, per l’educazione che forniamo ai nostri figli.
Se un articolo è pubblicato su una rivista è per forza significativo e veritiero?
Un articolo scientifico acquista importanza e valore a seconda della rivista scientifica di pubblicazione, della tipologia di studio (studi sull’uomo più validi di quelli sugli animali o in vetro, studi con gruppo di controllo più importanti di studi solamente osservazionali, metanalisi cioè confronto tra più studi più significativi di singoli studi…), del campione numerico preso in esame, di un’eventuale valutazione da un gruppo esterno di tecnici, di eventuali sponsor finanziatori del progetto che potrebbero trarre vantaggi da risultati finali.
Esistono quindi tante variabili da prendere in esame per considerare se il risultato di uno studio è effettivamente significativo o meno, e non è perciò detto che un articolo, se pur pubblicato su una rivista scientifica e quindi magari citato in testate giornalistiche o blog online, abbia un effettivo valore scientifico.
La dieta particolare è più intrigante che l’equilibrio nutrizionale
In aggiunta alla diffusione di informazioni su cibo e diete spesso non così attendibili o significative, abbiamo anche la tendenza umana a considerare ciò che è particolare o ciò che si basa su strategie di restrizione ed evitamento sempre più interessante rispetto ad un concetto di moderazione ed equilibrio. In altri termini, ci intriga di più una dieta “senza” un qualcosa, piuttosto che il consiglio di mangiare tutto un po’.
Attrae di più la nostra attenzione un digiuno intermittente di 8 ore al giorno, piuttosto che poter mangiare ogni volta che vogliamo, ma con equilibrio e buon senso. Abbiamo meno senso di colpa ad attribuire a qualche alimento particolare il motivo del fallimento con le diete nostre o dei nostri figli (glutine, soia, carboidrati, OGM, latte artificiale, grassi, additivi…), piuttosto che considerare una visione complessiva dell’alimentazione familiare e ritararla magari su frequenze di consumo differenti. Ed è per questo motivo che è più facile cadere nella trappola della notizia sul nuovo superfood per la crescita o per la longevità, piuttosto che indagare se quella “scoperta” ha un effettivo valore per la salute a lungo termine poiché supportata da risultati scientifici consistenti.
Trovare informazioni sicure e validate
Il Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA) ha elaborato (e revisionato nel 2018) le Linee Guida per una sana alimentazione, documento che costituisce il principale riferimento per indicazioni alimentari in qualsiasi ambito: bilancio energetico, focus su frutta, verdura, acqua, grassi, zuccheri e alcol, porzioni e frequenze standard di consumo, consigli speciali per alcune fasi particolari della vita (compresa quella infantile), attenzione specifica a diete e integratori, sicurezza e sostenibilità alimentare.
Il documento è scaricabile come pdf sul sito CREA e sul sito del Ministero della Salute: pur essendo piuttosto corposo è di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori e la sua lettura è facilitata tra trafiletti riassuntivi in principio ad ogni capitolo.
La scienza della nutrizione è in continua evoluzione ed è corretto rimanere aggiornati anche mediante studi in corso, ma per poter trarre effettivi benefici dall’alimentazione è opportuno mettere in pratica comportamenti di cui si conoscono certamente e scientificamente i benefici, se pur “classici e noiosi”, validi per tutta la famiglia:
- mantenere il proprio peso corporeo in un range di normalità o comunque senza brusche variazioni in aumento né in calo
- praticare un movimento costante
- basare l’alimentazione quotidiana su acqua, frutta, verdura, legumi e cereali integrali
- ridurre il consumo di zuccheri, grassi saturi, sale e alcol
- variare al possibile le nostre fonti alimentari nell’arco della settimana
- evitare pratiche dietetiche estreme o l’uso di integratori quando non necessari
- fare attenzione alle condizioni igieniche degli alimenti
- evitare al possibile gli sprechi