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5 Gennaio 2024
9:00

Come favorire l’autonomia dei bambini nella scuola primaria 

Educare un bambino all’autonomia è uno degli obiettivi più importanti a cui è chiamata la scuola. Vediamo come viene favorita l’autonomia nelle classi di scuola primaria.

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Come favorire l’autonomia dei bambini nella scuola primaria 
Docente di scuola primaria e Tutor organizzatore di tirocinio SFP
autonomia a scuola

L'autonomia rappresenta una competenza fondamentale per il successo formativo e personale di ogni studente e la sua acquisizione accompagna il bambino e l'adolescente lungo tutto il percorso di crescita. Essa è frutto di un lungo processo di maturazione psicologica ed è significativamente influenzata dall’ambiente educativo, sia familiare che scolastico.

Gli insegnanti, già a partire dalla scuola dell’infanzia e ancor di più nella scuola primaria, svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo di questa competenza.

Essi, infatti, forniscono ai bambini le basi per diventare individui responsabili e autogestiti, attraverso un percorso di piccole e grandi conquiste che rendono via via i bambini sempre più sicuri, soddisfatti e orgogliosi di sé stessi.

L’acquisizione e il potenziamento dell’autonomia rappresentano un’importante priorità educativa per tutti i bambini e tutte le bambine ed è tra gli obiettivi principali della formazione scolastica.

Nelle Indicazioni Nazionali si legge che «lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le dimensioni».

A scuola, quindi, sviluppare autonomia implica costruire fiducia in sé stessi e negli altri, trovare soddisfazione nel fare da sé, esprimere emozioni e sentimenti, partecipare alle decisioni della vita di classe, compiere scelte adeguate, organizzare con efficacia il proprio lavoro scolastico didattico.

Il passaggio dall'eteronomia all'autonomia è un processo graduale che richiede un sostegno attento da parte degli adulti, sia a casa che a scuola. L'obiettivo è consentire ai bambini di diventare progressivamente più indipendenti e capaci di prendere decisioni autonome adeguate alla propria maturità.

Entriamo ora più nel dettaglio e vediamo ora come viene promossa l’autonomia nelle classi di scuola primaria.

Autonomie nei bambini di sei-sette anni

Intorno ai sei anni, appena i bambini fanno il loro ingresso nella scuola primaria, uno dei primi aspetti di rilievo che viene affrontato è il consolidamento delle autonomie personali già acquisite nella scuola dell’infanzia. Queste autonomie comprendono abilità pratiche come vestirsi correttamente, allacciarsi le scarpe, rifare lo zaino senza dimenticare nulla a scuola e organizzare il proprio spazio per la merenda.

Sebbene in alcuni casi le insegnanti possano ritenere che questi comportamenti siano già stati appresi, è particolarmente cruciale, soprattutto nella prima classe, consolidare queste autonomie.

Attività di gruppo alla scuola elementare

Richiesta di aiuto e gestione del conflitto

La maggior parte dei bambini che entra nella scuola primaria ha già acquisito le capacità necessarie per relazionarsi con gli altri e ha interiorizzato le principali regole di convivenza scolastica. Tuttavia, è proprio tra i sei e sette anni che gli alunni dovranno consolidare la capacità di costruire relazioni in quanto nella scuola primaria si troveranno ad interagire con più insegnanti, in classi più numerose e con tutte le altre figure presenti all’interno del contesto scolastico.

Quindi i docenti, per promuovere la competenza dell’autonomia, propongono attività di gruppo utili ad apprendere a comunicare in modo corretto e a chiedere aiuto quando necessario. Si lascia spazio alla scelta dei giochi, alla condivisione di decisioni di vario genere e alla risoluzione autonoma, ma supervisionata, dei conflitti.

Autonomie nei bambini di 8 anni

Specialmente nelle prime classi, si utilizzano foderine colorate, etichette per i quaderni e contrassegni distintivi per le diverse materie al fine di aiutare i bambini nell'orientarsi tra i vari materiali didattici. Nonostante si richieda ai genitori di etichettare tutto il materiale di cancelleria con il nome del bambino, si affida al bambino la responsabilità del proprio materiale scolastico durante l'uso.

Le prime esperienze di autonomia iniziano con la cura del proprio materiale scolastico e comprendono anche la responsabilità di cercarlo in caso di smarrimento accidentale.

Imparare a organizzare, prendersi cura, non perdere e riporre correttamente il materiale scolastico nello zaino costituisce un esercizio utile per lo sviluppo delle funzioni esecutive del cervello. Questo è un ambito di autonomia che andrebbe raggiunto completamente intorno agli 8 anni.

La fiducia in sé stessi

In classe, uno degli aspetti prioritari su cui si pone attenzione è la sviluppo della fiducia in sé stessi. Gli insegnanti cercano di promuovere un clima di classe incoraggiante, accogliente dove i bambini si sentano liberi di esprimere le proprie idee, porre domande in caso di incertezza e imparare anche attraverso gli errori.

Lo sbaglio viene accolto e considerato un’opportunità di miglioramento piuttosto che come motivo di rimprovero. L’alunno viene spronato a fare da solo, a riprovare tante volte per arrivare alla soluzione dei problemi proposti e viene incoraggiato a non arrendersi. È proprio provando e sperimentando che il bambino acquisisce gradualmente nuove capacità.

Autonomie nei bambini di 9 anni

Intorno ai 9-10 anni gli alunni iniziano a manifestare un desiderio crescente di indipendenza a scuola e questo processo viene agevolato assegnando a ciascun bambino un ruolo specifico all'interno della classe. Questi incarichi possono comprendere la distribuzione delle schede, la raccolta dei quaderni o la gestione delle uscite per andare in bagno.

Assumere un ruolo all'interno del mondo classe aiuta i bambini a prendere consapevolezza di loro stessi

Tali compiti vengono assegnati non solo per agevolare il funzionamento della classe, ma anche per consentire a ciascun bambino di sperimentarsi in diverse situazioni e sviluppare un maggiore senso di responsabilità nei confronti della comunità della classe. Oltre a ciò, si offre loro un maggiore spazio decisionale anche riguardo alle tipologie di attività didattiche da effettuare.

Si concede loro la libertà di proporre iniziative di vario genere, permettendo così agli studenti di partecipare attivamente al processo decisionale e di esplorare la propria creatività e iniziativa.

Il supporto emotivo

Durante le attività didattica, gli alunni spesso richiedono la presenza di un adulto poiché hanno bisogno di conferma e supporto emotivo per sentirsi sicuri nell’affrontare le sfide proposte e avere successo.

I docenti non negano mai il supporto emotivo ma valutano attentamente se intervenire o meno nel lavoro didattico svolto dal bambino, poiché reputano cruciale favorire l’acquisizione progressiva di autonomia nell’esecuzione delle attività didattiche assegnate.

Intorno ai 10 anni, ci si aspetta che i bambini abbiano interiorizzato il concetto che la vita scolastica li coinvolge in modo esclusivo e che abbiano assunto completamente la responsabilità del loro ruolo di studenti.

Come sosteneva Maria Montessori, che ha dedicato molta attenzione all'autonomia del bambino, se il bambino non riesce a diventare indipendente dall'aiuto dell'adulto, non raggiungerà mai il suo pieno sviluppo intellettuale e morale.

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