I genitori di oggi sono sottoposti a molte pressioni sociali. La corsa al perfezionismo ha invaso anche questo campo e sono bombardati di stimoli non solo a livello intrafamiliare ma anche culturale.
Se da un lato questo ha i suoi vantaggi (sono diventate piú accessibili conoscenze su educazione, sviluppo dei bambini e psicologia), dall'altro crea una certa pressione sul povero genitore che cerca di soddisfare tutte le aspettative che arrivano dal mondo della psicopedagogia, del lavoro, della scuola e anche familiare.
Lamentele, appunti e pareri non richiesti
In passato a livello familiare la condivisione di ruoli, opinioni e pratiche su come crescere un figlio era molto più diffusa, infatti, era comune che il nucleo familiare si allargasse a includere nonni, zii, parenti che vivevano nella stessa grande casa.
Oggigiorno le famiglie sono più separate ma non mancano certo le occasioni per ricevere giudizi, critiche, consigli e pareri (a volte non graditi) da nonni e parenti.
Gli appunti possono iniziare già dai primi mesi di vita dei figli, l'allattamento, i famosi "cosí lo vizi", lo svezzamento, le troppe o troppe poche regole, l'alimentazione, il chiedere troppo aiuto ai nonni o al contrario il coinvolgere troppo poco i nonni, eccetera.
É piuttosto comune anche sentire genitori che si lamentano del fatto che i nonni "viziano" i nipoti offrendo troppi dolci, comprando troppi giochi, facendo vedere troppa tv e in generale non rispettando le richieste o i limiti che i genitori cercano di mantenere.
Talvolta diverbi, commenti, incursioni da parte di nonni o persone vicine possono diventare davvero pesanti per i genitori anche per la sensazione di essere intrusi nella propria intimità familiare.
Esistono ancora le famiglie "villaggio" in cui la condivisione, l'aiuto, la presenza costante di nonni e parenti sono la prassi e questo a volte funziona bene a volte no. La cosa da monitorare è lo stato di benessere del genitore: "questa presenza degli altri la sento come risorsa e mi fa vivere la famiglia serenamente o la sento come imposizione a cui non riesco a dire no e minaccia il mio ruolo genitoriale?"
In questo secondo caso è importante imparare a gestire queste dinamiche.
Tracciare dei limiti
La prima cosa da cui partire sono i confini, una delle caratteristiche di ogni sistema familiare. Confini con l'esterno, confini tra una generazione e l'altra, confini che ogni adulto dovrebbe costruire rispetto alla propria famiglia di origine nel processo che porta alla vita adulta e confini che la coppia genitoriale deve scegliere dove collocare soprattutto nel momento in cui dá vita al proprio nucleo familiare.
Alcune famiglie presentano dei confini più lassi e tendono con maggiore facilità a sperimentare "invasioni" nel nucleo familiare. Questo può manifestarsi con un'eccessiva presenza fisica nella routine della famiglia da parte dei parenti (es. i nonni che non si staccano dal ruolo genitoriale ad esempio prendendosi cura della casa, della pulizia, della cura dei nipoti ecc..) ma anche con continue telefonate, direttive su come fare con i figli, giudizi, rimproveri e cosí via.
Dall'altro lato della medaglia troviamo adulti che non hanno smesso di fare i figli e magari dipendono ancora dai genitori pur essendolo diventati a loro volta.
Più spesso inoltre, i partner sentono tensioni relativamente alla famiglia acquisita (pensiamo alla tipica querelle con la suocera) e questo accade semplicemente perché quei modi di fare non sono a noi familiari, siamo abituati ad altro e quello che é insolito mette sull'attenti il nostro sistema.
Come gestire i parenti invadenti
Queste situazioni offrono uno spunto di riflessione sulla nostra individuazione.
Quantosiamo davvero usciti dalla nostra famiglia di origine e dal nostro ruolo di figli? Siamo riusciti a stabilire dei confini chiari, definiti o siamo ancora invischiati per alcuni aspetti? Dipendiamo, ad esempio, dal parere di mamma per prendere decisioni importanti, chiediamo continuamente aiuto su incombenze domestiche, ci appoggiamo un po' troppo sulla famiglia e non contempliamo il coinvolgimento di eventuali risorse esterne (es con i figli tata nido..), ci sentiamo in dovere di dire di sì, accettare i loro comportamenti, inviti per non urtare i sentimenti, non far arrabbiare, non deludere?
Se succede questo, gestire le incursioni nella genitorialità potrebbe essere più difficile e dobbiamo focalizzarci sui nostri valori educativi, sul genitore che vogliamo essere indipendentemente dalle esperienze del nostro passato e dalle influenze che abbiamo intorno. Stiamo rispettando davvero quello che vorremmo per noi e la nostra famiglia?
Team genitori
Secondo punto: fare squadra con il partner. Spesso anche la coppia genitoriale risente di queste incursioni ed è fondamentale prendersi dei momenti per chiarire i valori condivisi, i punti fermi su educazione e gestione familiare e sulla base di questi negoziare confini con l'esterno e finestre di tolleranza.
Sapere che a una critica dai nonni ad esempio sull'alimentazione vegetariana dei figli c'è un alleato stabile che difenderà i valori comuni è molto rassicurante e aiuta a non sentirsi troppo attaccati sul piano personale.
Punti irremovibili
Importante anche stabilire anche dei paletti netti su cose per noi importanti verso le quali non si é disposti a negoziare: ad esempio, accetto visite da parte dei nonni ogni settimana, ma non ammetto che entrino in casa usando le chiavi o senza avvisare.
L'obiettivo é quello di non perdere l'equilibrio nella coppia genitoriale: troviamo insieme un punto di compromesso su queste situazioni e facciamo il più possibile fronte comune perché il rischio è quello che si incrini la coppia. La collaborazione avrà riflessioni positive anche sui figli che vivono un clima di cooperazione piuttosto che di continue lamentele e accuse.
Gestire i commenti altrui
Una volta stabilizzato il nucleo familiare all'interno, occupiamoci di come rispondere ai commenti.
È molto importante coltivare l'assertività: allenarsi a dire di no, dissentire, essere in disaccordo con fermezza e rispetto del punto di vista altrui. Nel fare questo sarà importante tenere a bada i propri vissuti interni, ad esempio tematiche di inadeguatezza, bassa autostima, impulsività che possono farci percepire ogni commento come un attacco, una critica personale.
Diamo ai commenti degli altri il valore che hanno, quello di opinioni legittime e ricordiamo che è possibile volersi bene anche essendo in disaccordo su alcuni argomenti.