Insegnare a leggere ai bambini non è semplicissimo, richiede pazienza e allenamento costante, la cosa importante è iniziare al momento giusto, cercando di far vivere questa attività come un gioco.
Già attorno ai 4-5 anni il cervello dei bambini è predisposto ad imparare a leggere e a scrivere, ma ogni bimbo è diverso e in ogni caso è proprio alla scuola elementare, tra i 6 e i 7 anni che i bambini affinano la tecnica. È dunque importante non forzarli precocemente ad imparare a leggere, il rischio è quello di far perdere l'interesse per la lettura, ma avvicinarli alla bellezza della carta stampata, leggendo loro storie e racconti fin da piccoli.
Quando insegnare a leggere ai bambini
I bimbi possono essere avvicinati alla pratica della lettura fin da piccolissimi, se vedono adulti che sono soliti leggere nel tempo libero e si sentono raccontare fiabe, potendo tenere sotto mano il libro illustrato. Tuttavia, secondo la dottoressa Uta Frith, specializzata in psicologia dello sviluppo, il bimbo attraversa 4 fasi tra i 4 e i 7 anni, durante le quali si approccia in maniera diversa alla lettura:
- Stadio logografico: durante la scuola dell'infanzia, tra i 4 e i 5 anni parliamo del bambino "pre-lettore" che incontra le parole e le memorizza come fossero immagini. Per lui le lettere sono disegni, dei quali non conosce il valore convenzionale degli elementi che le compongono.
- Stadio alfabetico o fonologico: tra i 5 e i 6 anni il bimbo inizia ad associare alle lettere il suono, riconoscendo le sillabe piane.
- Stadio ortografico: sempre tra i 5 e i 6 anni il bimbo impara le regole della lingua, e inizia a comprendere le sillabe più complesse.
- Stadio lessicale: tra i 6 e i 7 anni per il bimbo leggere e scrivere diventa automatico, non ha più bisogno di scomporre la parola.
Un altro metodo di insegnamento della lettura venne invece proposto da Maria Montessori, la quale riteneva che i bimbi imparassero durante dei periodi sensibili, che iniziavano attorno ai 4 anni. Dunque i piccoli per la pensatrice, avrebbero fin dalla tenera età potuto iniziare a entrare in contatto con le lettere e sviluppare abilità di coordinazione oculo-manuale necessarie per la lettura.
Dobbiamo ricordare però che lo sviluppo cognitivo dei bambini non è lineare e che il metodo di insegnamento della lettura deve essere studiato ad hoc per ogni bambino.
Da dove iniziare: l'alfabeto
Iniziare con l'alfabeto è fondamentale, perché proprio le lettere compongono le parole che i bimbi leggeranno. Quando avranno imparato ad associare a ogni lettera un suono, sarà più semplice metterle insieme e comporre una parola.
Possiamo quindi stampare dei cartelli che associno a ogni lettera una parola semplice che inizia con quella lettera. In alternativa possiamo inventarci una filastrocca che associ l'alfabeto a tante parole diverse. Oppure possiamo acquistare delle letterine magnetiche, così che il bimbo possa comporre delle parole e avere ben chiara la forma delle lettere e il loro suono. Esistono anche dei cubi che rappresentano ciascuno una lettera dell'alfabeto con cui il bimbo potrà dare vita a delle costruzioni, giocando con le parole.
Come insegnare vocali e consonanti
Un altro concetto molto importante è quello di vocali e consonanti. Più semplice spiegare le prime, sono solo 5 come le dita di mani e piedi, possiamo quindi associare ogni vocale a un dito e giocare col bimbo, abbassando di volta in volta il dito che corrisponde alla vocale appena ripetuta quando avrà detto la vocale. In alternativa esiste una simpatica filastrocca:
AEIOU le vocali stan lassù
AEIOU le vocali fan cucù
Io sono la A, senza di me non ce la si fa.
Io sono la E, se volete vi offro un the.
Ecco qui la I, deve andare a far pipì.
Ma dov’è la O? L’ho lasciata sul comò.
Infine c’è la U che di corda è un pò giù, allora tutti insieme le offriamo un tiramisù.
AEIOU le vocali stan lassù.
AEIOU le vocali fan cucù.
Insegnare le consonanti è un po' più difficile, sono tante a differenza delle vocali, per cui possiamo optare per insegnare le sillabe, scriviamole su dei foglietti e ripetiamole insieme al bimbo. Evidenziamole nelle parole che il bambino dovrà leggere, per esempio "cerchia tutte le -gli di giallo le -gn di rosso e le ch di verde".
Come insegnare a leggere col Metodo Montessori
Secondo il metodo educativo di Maria Montessori l'apprendimento dei bambini avviene durante specifici periodi sensibili. In particolare l'abilità della lettura per la studiosa si sviluppava già attorno ai 4-5 anni, per questo in questa fase è importante essere preparare a un ambiente educativo pronti a rispondere alle curiosità del bimbo in questo ambito.
Per Maria Montessori i bimbi imparano attraverso l'esperienza, in contesti positivi. Quindi dobbiamo fare in modo che il bimbo si approcci alla lettura come fosse un gioco, inventando storie che possono ripetere a voce alta. Per aiutarli a sviluppare la coordinazione tra dita e occhi, per non perdere il filo quando si legge, Maria Montessori proponeva il gioco dei travasi. Possiamo poi creare dei cartelli da associare, da una parte il disegno di un oggetto, dall'altra il nome.
In ultimo secondo Maria Montessori, che tra tutti i sensi del bambino, per imparare privilegiava il tatto, possiamo costruire delle lettere di legno, o acquistarle, in modo che con le mani lui le possa percorrere, prima di imparare a leggerle sulla carta stampata.
Come aiutare il bambino a leggere
Innanzitutto è molto importante creare un clima sereno, soprattutto se il bimbo impara a fatica a leggere, premiamolo quando riesce, anche semplicemente gratificandolo per i progressi che fa di giorno in giorno.
- Poniamo degli obiettivi: diciamo al bimbo che oggi dobbiamo cercare di leggere due paragrafi, una pagina, due pagine a seconda della fase in cui è. Evidenziamo la fine del programma del giorno o facciamogliela vedere col dito, così che avrà idea dell'impegno che dovrà metterci.
- Inventiamoci dei giochi: per insegnare le sillabe, possiamo per esempio giocare a "tutte le parole che iniziano per -ca", a turno in cerchio ognuno dovrà dire la prima parola che inizia con ca. Quando il bimbo sarà più grande possiamo invece giocare allo stesso gioco ma ogni giocatore dovrà dire una parola che inizia con la sillaba finale della parola detta dal giocatore precedente.
- Facciamo dei lavoretti: creiamo una sorta di memory con dei cartoncini, ad essere abbinate però non dovranno essere due immagini identiche, ma un'immagine e la parola che le corrisponde.
- Leggere delle filastrocche: i bimbi imparano molto prima a leggere quando sentono delle rime. Possono inventare delle rime loro stessi giocando insieme.