Insegnare ai bambini a mangiare da soli è un processo lungo, ma fondamentale. È un passaggio che deve avvenire in maniera naturale, senza forzature e ovviamente con la guida e la supervisione di un genitore. Alcuni bambini esprimeranno interesse fin da subito e inizieranno mettendosi in bocca piccoli pezzi di cibo posti sul vassoio del seggiolone. Per altri, questo desiderio potrebbe non manifestarsi all’inizio dello svezzamento. Come in tutti gli ambiti dello sviluppo, la conquista dell’autonomia a tavola richiede tempo.
A che età il bambino mangia da solo
I bambini iniziano a mangiare da soli intorno ai 18 mesi. Ovviamente, a questa età sono ancora piccoli e devono essere aiutati. Dovrebbe conquistare la completa autonomia prima di iniziare la scuola elementare, tra i 5 e i 6 anni.
- 6-12 mesi: i bambini riescono a tenere in mano il biberon e a mangiare pezzettini di alimenti morbidi posti sul vassoio del seggiolone.
- 1-2 anni: possono bere da una tazza con beccuccio e potrebbero iniziare a usare un cucchiaio.
- 2-4 anni: possono bere dal bicchiere, utilizzando una cannuccia e possono iniziare a mangiare con una forchettina.
- 4-5 anni: dovrebbero essere autonomi a tavola. Hanno probabilmente bisogno di essere guidati per i cibi più complessi.
- 5-6 anni: dovrebbero mangiare completamente da soli e con un coltello non troppo affilato dovrebbero sapere imburrare il pane, tagliare le verdure e la carne.
Questo è uno schema di massima, che ci aiuta a comprendere se il bambino ha un’età adeguata per conquistare determinati obiettivi. Ricordiamo, però, che la crescita è un percorso individuale e alcuni piccoli potrebbero essere più precoci, altri meno.
Come far mangiare da solo un bambino
Alcuni bambini non vedono l’ora di mangiare da soli, altri sono più pigri e amano essere imboccati. Qualsiasi sia la situazione, bisogna rispettare i tempi di nostro figlio, ma guidarlo verso la conquista dell’autonomia, anche quando siamo stanchi e imboccarlo ci sembra la soluzione più rapida e pulita. Ecco come muoversi:
- Creiamo un'atmosfera piacevole durante i pasti stabilendo una routine semplice e ascoltando musica dolce e calma.
- Cerchiamo di essere sempre un modello: dobbiamo mangiare con lui e ciò significa sedersi a tavola insieme. I primi tempi dovrà essere imboccato, quindi facciamolo mangiare per primo e poi assicuriamoci che resti nelle vicinanze mentre consumiamo il pasto.
- Forniamogli posate e stoviglie adatti. Gli articoli in plastica sono i migliori con i più piccoli. Ciò che conta sono soprattutto le posatine, perché deve imparare a impugnarle correttamente e soprattutto devono essere della misura della sua manina.
- Per aiutare il bambino a imparare a usare il cucchiaio, mettiamo la nostra mano sopra la sua e avvicina il cucchiaio alla sua bocca. Il suo cervello registrerà il movimento "Sto mangiando con un cucchiaio". Quando prenderà confidenza, possiamo passare alla forchetta, che necessità di una maggiore coordinazione mano occhio.
Non dimentichiamoci che fuori dalla tavola i giochi di simulazione possono essere molto utili. Per esempio, lasciamo che utilizzi un coltello di plastica per tagliare la pasta da modellare, incoraggiamolo a riempire i bicchieri d'acqua e a fare i travasi o invitiamolo a "dare da mangiare" alle bambole. Attraverso il gioco il bambino sviluppa diverse abilità che potranno risultare molto utili durante i pasti.
Il cibo a pezzetti è utile per insegnare ai bambini a mangiare da soli?
Il cibo a pezzettini è utile per insegnare al bambino a usare le posatine. Inizialmente li prenderà con le dita per metterseli in bocca. Lasciamolo fare: l’esplorazione fa parte dell’apprendimento. L’uso di cucchiaio o forchettina arriva per imitazione del genitore. I cibi che si prestano meglio inizialmente ai pezzettini sono la frutta (banane mature, pesca, albicocca o kiwi) o le verdure cotte come patate, patate dolci, zucchine o zucca.
Mettiamo qualche pezzettino di cibo a portata di mano. Ne bastano pochi (circa 5 o 6) e lasciamo che il bimbo li mangi, prima di aggiungerne altri. In questo modo possiamo ridurre lo sporco disseminato su tavola e pavimento.
È normale che il bimbo lasci cadere o getti il cibo a terra. Può essere estenuante, ma non dobbiamo reagire male: potrebbe pensare che sia un gioco. La scelta migliore è ignorarlo e raccogliere senza questionare.
Cosa fare se il bambino vuole essere imboccato?
I bambini intorno ai 2 anni iniziano a manifestare il desiderio di essere autonomi e a voler mangiare da soli. Non è così per tutti i piccoli. Se nostro figlio vuole essere imboccato all’inizio lasciamolo godere di questa coccola, ma chiediamoci perché. Di solito si tratta di un “problema” di relazione con il genitore. Se è nato per esempio un fratellino o ha iniziato un nuovo percorso al nido, potrebbe cercare un modo per sentire la mamma e il papà più vicini. Il cibo si trasforma così in uno strumento per catalizzare la nostra attenzione. E può succedere anche ai bambini più grandi. Non disperiamo, perché i comportamenti regressivi hanno natura temporanea. La conquista dell’autonomia deve però essere un obiettivo per i genitori. È importante che entro i 5/6 anni il bimbo sia autonomo a tavola. Per incentivarlo a mangiare da solo possiamo:
- lodarlo quando lo fa
- coccoliamolo molto lontano dai pasti
- evitiamo le coccole mentre si mangia: non deve sviluppare una relazione cibo-affetto
- facciamolo partecipare alla preparazione del pasto
- andiamo a far la spesa insieme e chiediamogli di acquistare prodotti per preparare una ricetta insieme