Preparare l’astuccio per il primo giorno di scuola è un rito che piace molto ai bambini e a cui i genitori partecipano con piacere. Ci sono tante cose da decidere: quale materiale serve, come disporlo e poi bisogna etichettarlo con nome e cognome. Procediamo per gradi: iniziamo dalla scelta del contenitore.
Quale astuccio scegliere?
L’astuccio per la scuola elementare, soprattutto i primi tre anni, è quello rigido a scomparti. Di solito prevede un primo scomparto dove si mettono le penne, le matite grafite, la gomma, il righello e il temperino, un secondo con le matite colorate e il terzo con i pennarelli a punta fine (entrambe le dotazioni sono da 18). Questo è un set abbastanza completo, che però non soddisfa i più grandi. Prima di tutto perché impone un ordine, che molti bambini già dal secondo mese di scuola avranno perso, raccogliendo i colori sul fondo della cartella, e poi ha uno spazio vincolato a un ingombro ben preciso. I più grandi preferiscono le bustine o gli astucci semi rigidi, che hanno sia scomparti che una zona morbida ed elastica di raccolta dei materiali.
Cosa mettere nell’astuccio
L’astuccio deve contenere tutti gli accessori di cartoleria fondamentali. Questi sono i tassativi:
- Matite grafite: HB o 2B (lo deciderà l’insegnante). Per i primi due anni si consiglia l’acquisto di quelle ergonomiche dalla forma triangolare, adatte per imparare a scrivere e a impugnare correttamente la matita e la penna.
- Penne: le fondamentali sono rossa, blu (o nera) e verde, per i primi anni. Le penne vanno introdotte nell’astuccio dalla seconda elementare.
- Pastelli colorati: sono fondamentali alle elementari. É importante sceglierli di buona qualità, con la mina resistente, perché il bambino li farà cadere centinaia di volte e potrebbero essere difficili da temperare.
- Pennarelli: in dotazione negli astucci ci sono quelli a punta fine, ma potrebbero essere richiesti anche quelli a punta grossa. É importante che siano lavabili.
- Temperamatite: l’astuccio a scomparti fornisce un classico temperino con due formati (talvolta uno solo). Il bambino, però, avrà bisogno quello con il contenitore porta trucioli, che non ci starà nell’astuccio, motivo per cui avrà bisogno anche di una bustina.
- Gomma per cancellare
- Forbici con la punta rotonda
- Colla stick: da evitare quelle colorate
- Righello: quello da 15 cm va benissimo alle elementari. In quinta potrebbe essere richiesta la riga da 30. Devono essere trasparenti e con i numeri leggibili.
Questi sono i materiali che non possono mancare, ma alcuni insegnanti possono anche richiedere i pastelli a cera o gli acquerelli, gli evidenziatori o le penne colorate, il compasso, il goniometro o una piccola squadra. É invece sconsigliato alle scuole elementari il correttore, ovvero il bianchetto.
Parola d’ordine: etichettare
Il vero impegno prima della scuola è etichettare il materiale. Ogni oggetto presente nell’astuccio deve riportare nome e cognome del bambino. Come si fa? Si possono prendere delle etichette bianche su cui apportare le specifiche, oppure si possono far stampare delle etichette apposite. Online si trovano per tutte le tasche e sono sicuramente più ordinate. Ricordiamo al bambino, che staccarle non è né un gioco divertente né una scelta furba.