Le challenge online sono sempre più di moda e rappresentano un vero pericoloso, soprattutto per i bambini che si ritrovano coinvolti in sfide che possono ledere alla loro dignità, oltre a esporli a veri e propri rischi. Il concetto di sicurezza online per i bambini va ben oltre la semplice limitazione del tempo trascorso davanti allo schermo o l’installazione dei controlli parentali. Comprende un approccio globale che prevede l’educazione dei bambini sui potenziali pericoli, la promozione di una comunicazione aperta, la definizione dei confini e la fornitura degli strumenti e delle conoscenze per fare scelte responsabili nelle loro interazioni digitali. Poiché i bambini sono sempre più coinvolti in attività online, come i social media, i giochi online e le piattaforme educative, la necessità di stabilire un quadro solido per la protezione della loro identità diventa ancora più critica.
Educhiamo i bambini ai rischi social
Insegnare ai bambini a riconoscere e ad affrontare i potenziali pericoli, come interagire con estranei online, è come armarli di uno scudo protettivo. È fondamentale dare ai piccoli la capacità di comprendere come distinguere tra innocue interazioni e potenziali minacce, come predatori o bulli online. Può essere difficile, ma bisogna insegnare ai ragazzi a pensare in modo critico e incoraggiarli a mettere in discussione l’autenticità delle informazioni online.
Facciamo amicizia sui social media con i nostri figli
Assicuriamoci di "fare amicizia" con i nostri figli sui social media. Rimanere in contatto sulle loro piattaforme di comunicazione preferite può aiutarci a controllare ciò che accade nella loro vita quotidiana. Guardiamo le loro storie per avere indizi su cosa sta succedendo a scuola e con i loro amici. Facciamo sapere a nostro figlio che se paghiamo un dispositivo e la rete wireless, loro in cambio devono darci l’ amicizia, senza filtri. È anche una buona idea creare un piano media familiare.
Controlliamo gli account social di nostro figlio
Se non è sufficiente l’amicizia, perché il bambino è comunque piccolo (tipo dai 12 ai 14 anni), dobbiamo avere gli accessi ai suoi account sui social media. Ciò può aiutarci a tenere d'occhio le attività relative, come l'aggiunta di amici sospetti, la ricezione di messaggi discutibili o la pubblicazione di contenuti inappropriati. Se nostro figlio è un adolescente, probabilmente penserà che darti le password al suo account sia troppo invasivo.
Manteniamo una comunicazione aperta
Mantenere una comunicazione aperta e coerente con i bambini riguardo alle loro attività online è una pietra miliare per coltivare una presenza digitale sicura e responsabile. Partecipare a conversazioni che parlino apertamente dei vantaggi e dei potenziali rischi del mondo online consente ai genitori di guidare e sostenere i propri figli in modo efficace.
Stabiliamo delle regole
Stabilire regole e linee guida familiari che insegnino ai bambini l’importanza di salvaguardare i dati personali e aderire a un comportamento online responsabile è fondamentale. Discutiamo insieme i seguenti argomenti:
- Quali orari e per quanto tempo nostro figlio può trascorrere sui social media
- Dove utilizzare i social media – ad esempio, solo nelle aree comuni della casa, non nelle camere da letto
- Non caricare o condividere messaggi, immagini e video inappropriati
- Mostrare rispetto nei post e quando si condividono contenuti, ad esempio non dire online qualcosa che non diresti in faccia a qualcuno
- Chiedere il permesso prima di pubblicare immagini di altri
Blocca e segnala
Bisogna insegnare al bambino che può bloccare o segnalare qualsiasi utente che lo metta a disagio online. É una funzione semplice, ma fondamentale.
Impostazioni sulla privacy
La maggior parte dei social network dispone di impostazioni sulla privacy per aiutarci a gestire i nostri contenuti; é importante usarli quando il bambino online, non solo per scegliere chi può vedere i suoi contenuti, ma anche per fare in modo che il profilo sia chiuso agli estranei, così da evitare inutili contatti per le challenge. Quando crei account per tuo figlio, utilizza un nome utente di fantasia che non includa il suo nome reale. Spiega che le password esistono per proteggerli da crimini come il furto di identità. Non dovrebbero mai condividerle con nessuno, nemmeno con il migliore amico.
Facciamo attenzione alle app nei social media
Essere consapevoli delle implicazioni sulla privacy dei giochi e di altre app di terze parti all'interno dei siti di social network. Queste app possono condividere o pubblicare informazioni per impostazione predefinita senza che l'utente ne sia necessariamente consapevole. Le app affidabili dichiareranno chiaramente che non pubblicheranno mai per tuo conto.