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7 Ottobre 2023
10:00

Come si fa la carta d’identità per i minori?

La carta di identità per i minori è fondamentale affinché possano viaggiare per i Paesi europei, si può fare al bimbo già quando è appena nato e la sua data di scadenza varia a seconda dell'età del piccolo.

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Come si fa la carta d’identità per i minori?
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La carta d'identità è uno strumento indispensabile anche ai più piccoli per essere identificati e poter viaggiare per l'Europa. Dal 2011 anche i neonati possono averne una, grazie al decreto legge n.70, infatti, è stato eliminato il limite minimo di 15 anni per avere un documento di identità.  Ma come possiamo fare la carta di identità per i nostri bambini? E ogni quanto si rinnova?

Carta d'identità del neonato

Già alla nascita del bambino è possibile recarsi all'ufficio anagrafe del comune di residenza, dopo aver preso un appuntamento, per richiedere la sua carta di identità. È necessario che siano presenti entrambi i genitori o tutori, con i loro documenti di identità validi, al momento della richiesta, oltre al neonato. Se il bimbo ha meno di 14 anni si può richiedere che vengano inseriti nomi e cognomi dei genitori o tutori anche sulla carta. Inoltre, servirà essere muniti dei seguenti documenti:

Una fototessera del neonato

La fototessera è fondamentale perché identificherà il piccolo, deve perciò seguire precisi standard specificati sul sito ministeriale:

  • La foto deve avere un'altezza 45 mm e larghezza di 35 mm, gli occhi del bambino si devono trovare a circa 23-31 mm dal margine inferiore della fotografia.
  • Il volto del bimbo deve essere visibile e dritto, in modo che si vedano entrambi i lobi, con i capelli spostati dal volto, gli occhi aperti, la bocca invece può essere chiusa.
  • Nella foto vi deve essere solo il soggetto, non sono ammessi oggetti o altri soggetti senza ornamenti.
  • Non ci devono essere ombre sullo sfondo.
  • Lo sfondo deve essere di colore neutro.
  • La foto non può essere ritoccata o manomessa.
  • Dal 2019 sul territorio nazionale vi è la carta di identità elettronica, dunque le foto tessere del neonato possono essere portate tramite chiavetta USB, in formato jpg, purché rispettino gli standard di definizione dell'immagine di almeno 400 dpi, la dimensione del file, di massimo 500kb.

Il codice fiscale

È necessario portare con sé il codice fiscale del bambino. Il codice alfanumerico viene rilasciato ai genitori o ai tutori dal Comune, al momento della presentazione della dichiarazione di nascita del bimbo, tramite il sistema telematico di collegamento con l'Anagrafe Tributaria.

Le impronte digitali

Per i bambini di almeno 12 anni è obbligatoria la rilevazione delle impronte digitali. Il bimbo appoggerà le dita su un apposito sensore e le due impronte digitali saranno inserite nel documento elettronico.

Altri documenti

All'appuntamento dobbiamo portare con noi la ricevuta dell'appuntamento e quella del pagamento se lo abbiamo già effettuato. In alternativa i soldi per effettuare il pagamento.

Come funziona il rinnovo della carta d'identità per i bambini?

La carta di identità ha una data di scadenza, che varia a seconda dell'età del bimbo, affinché i dati contenuti in essa siano sempre rappresentativi del piccolo che, durante i primi anni di vita, cresce molto in fretta:

  • La carta di identità è valida 3 anni per i minori di 3 anni
  • La carta di identità è valida 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18
  • Dopo i 18 anni la carta deve essere rinnovata ogni 10 anni

Se il bimbo ha già compiuto 12 anni, gli verrà chiesto durante il rinnovo della carta di registrare le proprie impronte digitali, tramite un apposito apparecchio.

Si dovrà portare il documento scaduto che andrà riconsegnato all'addetto comunale, insieme ad una nuova foto tessera più recente. Lasciando i nostri dati, poi, saremo contattati per ripresentarci e ritirare il documento.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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