video suggerito
video suggerito
5 Ottobre 2023
10:00

Come si richiede l’insegnante di sostegno

L'insegnante di sostegno è una figura fondamentale per aiutare gli studenti con disabilità a seguire le lezioni scolastiche. E' un servizio garantito fino alla maggiore età o comunque allo svolgimento dell'esame conclusivo della scuola superiore. Per ottenerlo, bisogna però farne richiesta.

28 condivisioni
Come si richiede l’insegnante di sostegno
insegnante di sostegno

Andare a scuola e imparare è un diritto e i ragazzi con delle disabilità devono essere messi nelle condizioni migliori per affrontare un percorso scolastico proficuo e sereno. Per questo motivo, esistono gli insegnanti di sostegno, che affiancano i maestri di classe (di ogni grado e ordine) per diverse ore nel corso della giornata. Purtroppo, non vengono assegnati in automatico e i genitori devono farne richiesta. Si tratta di un piccolo iter burocratico che deve essere seguito prima dell’inizio della scuola.

Procedura per richiedere l’insegnante di sostegno

La prima cosa da fare è formalizzare la richiesta con un certificato medico, il “certificato medico introduttivo”. Per averlo, possiamo rivolgerci al neuropsichiatra infantile dell’ASL o dell’ospedale ed è un servizio gratuito, altrimenti è possibile chiedere al pediatra o al medico di famiglia, ma in questo caso il certificato sarà a pagamento.

Le modalità di accesso alla visita per ottenere il certificato sono diverse per ogni Asl e potrebbe volerci l’impegnativa del medico, che il pediatra è tenuto a fare gratuitamente.  In questa sede, il medico ci potrà indicare come chiedere l’accertamento di handicap, che serve  per avere “insegnante di sostegno”.

E’ molto importante che sulla domanda di accertamento di handicap venga spuntata la casella “Insegnante di sostegno: SI”. Il neuropsichiatra infantile, inoltre, deve preparare anche un documento denominato “Profilo descrittivo di funzionamento – Diagnosi funzionale”, avvalendosi della collaborazione di psicologi insegnati, fisioterapisti e dei genitori, e serve per descrivere le funzionalità compromesse del piccolo e quindi stabili di che aiuto può aver bisogno.

La Diagnosi Funzionale deve essere consegnata alla visita dell’accertamento dell’handicap. Una volta ricevuto, attraverso una raccomandata, il verbale di handicap, bisogna portare la documentazione a scuola.

Immagine

La scuola

La scuola dovrà preparare un progetto terzo, il Progetto Educativo Individualizzato (PEI), che verrà aggiornato prima dell’inizio di ogni ordine: primaria, secondaria di primo grado e superiore. All’interno di questo documento verranno richieste le ore di sostegno che possono essere:

  • massimo 25 ore per la scuola dell’infanzia
  • massimo 22 ore per la scuola elementare
  • massimo 18 ore per le scuole medie
  • non c’è un numero stabilito per le superiori, dipende della disponibilità della scuola e del Comune.

Se l’alunno è stato riconosciuto in situazione di handicap con gravità, le ore di sostegno gli vengono assegnate interamente. Se invece, la situazione di disabilità è meno grave, le ore di sostegno vengono calcolate e distribuite su più alunni.

Nel caso l’autonomia dei bambini è ridotta, è possibile integrare le ore di sostegno con quello di un educatore specializzato. Si tratta di una figura come il terapeuta dell’ASL, il fisioterapista o in alcuni casi un educatore dei Servizi Sociali. Anche questa richiesta deve essere inserita nel PEI.

Fonti
Sfondo autopromo
Famiglia significa NOI