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3 Agosto 2023
17:00

Come si sterilizza il ciuccio?

Sterilizzare il ciuccio è importantissimo nei primi 9 mesi di vita dei bimbi, perché non contraggano malattie venendo in contatto con germi e batteri. La sterilizzazione può essere effettuata a caldo o a freddo secondo diversi metodi.

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Come si sterilizza il ciuccio?
sterilizzare il ciuccio

Con i bambini l'attenzione per l'igiene deve essere doppia, più sono piccoli meno il loro sistema immunitario è pronto a rispondere all'azione di germi e batteri che spesso si annidano proprio sul ciuccio, sul biberon o sulle tettarelle che tolgono e rimettono in bocca.

Il recente caso del bimbo di 2 anni che ha raccolto il ciuccio dal giardino e lo ha rimesso in bocca, avvelenandosi con il topicida che si trovava per terra, ha dimostrato che la regola dei 5 secondi non è sempre valida.

Il ciuccio infatti, non solo non può essere ridato ai bambini, una volta caduto a terra, ma deve essere lavato e sterilizzato con alta frequenza per garantire al piccolo la massima sicurezza.

Come sterilizzare il ciuccio?

Con sterilizzazione si intendono tutti quei processi che consentono la totale eliminazione dalle superfici di batteri o agenti patogeni.

Sterilizzare ciuccio, tettarelle e biberon è importantissimo, perché i bimbi li succhiano e poi li sputano o fanno cadere in continuazione. Ecco i metodi di sterilizzazione a caldo o a freddo più conosciuti:

  • Bollitura: dopo aver portato ad ebollizione l'acqua in una pentola per circa 20 minuti, mettiamo dentro il ciuccio per 5-10 minuti. Dobbiamo avere cura che il succhietto rimanga completamente immerso ma non tocchi il fono della pentola per evitare che la plastica si bruci.
  • Microonde: per sterilizzare il ciuccio in microonde va posizionato all'interno di uno sterilizzatore apposito, ossia un contenitore che può essere messo in microonde. Bisogna stare molto attenti a rispettare le tempistiche e le modalità riportate sulle istruzioni del prodotto.
  • Sterilizzatore: anche in questo caso parliamo di dispositivi con un foglietto illustrativo da leggere per comprenderne le modalità di utilizzo. Alcuni vanno inseriti in microonde altri utilizzano il vapore.
  • Sterilizzazione a freddo: questo tipo di sterilizzazione prevede che i ciucci vengano messi in una bacinella per 30 o 90 minuti, con dell'acqua alla quale va aggiunta una soluzione disinfettante con ipoclorito di sodio, che elimina i germi. Il ciuccio poi può essere usato senza risciacquo.

Ogni quanto va sterilizzato il ciuccio

La prima sterilizzazione va effettuata prima del primo utilizzo, quando cioè estraiamo il ciuccio dalla confezione in cui si trovava al momento dell'acquisto.

Nei primi 3 mesi di vita il ciuccio va sterilizzato tutti i giorni

Nei primi 3 mesi di vita del bambino il ciuccio e le tettarelle vanno sterilizzati tutti i giorni e una buona frequenza va mantenuta fino a 6-9 mesi di vita del piccolo.

Trascorsi i primi 9 mesi di vita si può passare a lavare il ciuccio accuratamente, senza per forza sterilizzarlo.

Come si lava il ciuccio?

Il ciuccio, quando il bimbo è un po' più grande, può non essere più sterilizzato di continuo, ma va lavato con attenzione ogni volta che entra in contatto con una superficie sporca o potenzialmente contaminata. Per il lavaggio bastano 20 secondi con acqua e sapone.

ciuccio

Se il ciuccio è tutto in silicone e non ha parti di plastica dura può anche essere lavato in lavastoviglie.

Come si pulisce il ciuccio fuori casa?

Quando siamo fuori casa e il bimbo fa cadere il ciuccio a terra, a volte viene spontaneo metterlo in bocca, pensando che la nostra saliva possa eliminare germi e batteri.

ciuccio per terra

In realtà questa pratica è fortemente sconsigliata, se sappiamo che non avremo a disposizione fonti di acqua corrente per un po' di tempo, conviene sempre uscire di casa con una bottiglietta, soluzioni disinfettanti o degli sterilizzatori da viaggio.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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