Pensando allo sviluppo motorio dei bambini vengono facilmente in mente i primi passi, i salti, le corse, le arrampicate. Ma alla base di questi movimenti percettibili e facilmente osservabili, vi è la capacità di equilibrio. Cosa si intende? Come si sviluppa?
I tipi di equilibrio
Tra la capacità motorie coordinative di base, considerata come vero e proprio organizzatore del movimento, vi è la capacità di equilibrio, che viene definito come:
- statico
- dinamico
- in volo
Equilibrio statico
L’equilibrio statico si riferisce alla capacità di mantenere una determinata posizione, sulla base quindi dell’integrazione dei segnali vestibolari, cinestetici, tattili e ottici.
Esempi ne sono il mantenimento della posizione seduta, eretta, monopodalica, sulle punte dei piedi, eccetera.
Equilibrio dinamico
L’equilibrio dinamico si riferisce invece alla conservazione del proprio atteggiamento quando si è in movimento. Anche in questo caso è fondamentale l’integrazione tra la percezione del proprio corpo (cosa sta facendo la mia mano, dove sta andando il mio piede) e i segnali esterni. Camminare, camminare sulle punte dei piedi, andare in bicicletta sono solo alcuni esempi.
Equilibrio in volo
L’equilibrio in volo infine si riferisce ai movimenti durante i quali il corpo non è appoggiato al suolo (ricordiamo che nei due precedenti invece il corpo è sempre appoggiato, anche se solo per una piccola porzione, al suolo). I salti e la corsa ne son due esempi quotidiani.
Perché è importante
Perché è tanto importante un buon sviluppo dell’equilibrio? A. Feder afferma che:
L'equilibrio, la sua ricerca, il suo mantenimento e la lotta per evitare di perderlo formano la trama nella quale si costruisce ogni postura e movimento, a partire dai quali si organizza l'azione del soggetto nel mondo. E questo fin dalla nascita.
Questa citazione è una sintesi perfetta del motivo per cui si attribuisce tanta importanza all’osservazione dell’equilibrio dei bambini, sin da piccolini. I movimenti e le coordinazioni future infatti andranno a costruirsi e svilupparsi in abilità sempre più complesse proprio partendo dall’apparentemente semplice capacità di equilibrio.
Attività in equilibrio
Partiamo con la consapevolezza che in ogni singola azione il bambino sta cercando l’equilibrio: camminando per casa, arrampicandosi sul seggiolone, calciando un pallone. Quindi, nello sviluppo fisiologico, un bambino adeguatamente stimolato non ha necessariamente bisogno che gli vengano proposte attività ad hoc, seppure, senza dubbio, male non fanno.
Ecco alcune attività mirate che ingaggiano la capacità di equilibrio:
- Giochi che prevedono il mantenimento di posizioni statiche quali stazione eretta, stazione eretta con occhi chiusi e/o con braccia in avanti, in alto, larghe, equilibrio su un piede, sulle punte dei piedi, sui talloni (equilibrio statico)
- Camminare in diversi modi (con tutto il piede, sulle punte, sui talloni, con contatto tacco-punta, all’indietro) su diverse superfici (pavimento, lungo una linea, muretto, stando nei cerchi, non calpestando le linee), arrampicandosi, calciando la palla, lanciandola o afferrandola (equilibrio dinamico)
- Salti a piedi uniti e monopodalici nel gioco della campana, nella corsa con diverse andature (equilibrio in volo)
Molto divertente è giocare insieme ai bambini: voi quanti secondi riuscite a stare su un gamba sola?!
Nel caso in cui, comunque, il genitore noti che il bambino appare impacciato, assume posizioni particolari per tenersi in equilibrio, cade spesso, è raccomandabile rivolgersi ad uno specialista per una consulenza\valutazione.