Come spiegare ai bambini la raccolta differenziata e perché riciclare è importante, a casa e a scuola

Per i bambini è facile comprendere cos'è la sostenibilità. Anzi, sono spesso loro con domande e comportamenti a farci comprendere quanto sia naturale e innato prenderci cura dell'ambiente circostante in cui viviamo. Come spiegare la raccolta differenziata ai bambini e far diventare il recupero dei rifiuti una questione di famiglia?

A casa, come a scuola, è bene dotarsi innanzitutto di contenitori per differenziare le principali tipologie di rifiuto (carta, plastica, alluminio, vetro, umido, indifferenziato). Poi, bisogna informarsi presso il proprio Comune o il Centro Ambientale di riferimento delle modalità di conferimento. Infine, allenarsi giorno dopo giorno, cercando non solo di differenziare bene, ma anche di ridurre la quantità di rifiuti prodotta quotidianamente.

Come parlare ai bambini della raccolta differenziata

Quando si spiegano concetti importanti ai bambini, dobbiamo usare parole semplici ed esempi pratici, puntando tutto sul gioco, il metodo di apprendimento migliore a ogni età. Quando si parla di sostenibilità, di solito sono loro a stupirci, perché sanno bene quanto sia importante rispettare l'ambiente. Come facciamo attenzione a non sporcare casa, lo stesso dovremmo fare con la nostra casa comune, il pianeta.

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di Sophia Crotti

I bimbi, come sempre, imparano in primis con il buon esempio dei grandi, in particolare dei genitori. Quindi se fin da piccini ci vedono impegnati a differenziare bene i rifiuti, impareranno le buone abitudini green che si porteranno dietro per il resto della vita.

In casa dobbiamo coinvolgerli, aiutarli a capire perché è importante dividere gli scari e anche spiegare che molte cose si possono anche riparare quando si rompono o non funzionano più. Così da smettere di buttare via tutto e subito per rimpiazzare quello che si è rotto con qualcosa di nuovo: insegniamo loro a dare il valore alle cose, anche a quello che è considerato speso uno scarto. La regola è sempre una sola ed è quella delle 3 R, facili da ricordare:

1. Ridurre
2. Riutilizzare
3. Riciclare

Perché si fa la raccolta differenziata

Per prima cosa bisogna spiegare ai bambini cosa significa riciclare e che fine fanno i rifiuti che andiamo a mettere nei vari bidoni. Perché si fa la raccolta differenziata, insomma? Riciclare significa ridare vita, immettere di nuovo in un ciclo qualcosa di cui non abbiamo bisogno. Ci sono oggetti che, purtroppo, non si possono riciclare e questi finiscono nell'indifferenziato o secco. Ma tutto il resto può trovare nuova vita, se immesso in un circuito virtuoso di riciclaggio, nel quale i materiali recuperabili sono scomposti e tornano a vivere sotto "altre forme":

• l'umido è tutto quello che è compostabile, come gli avanzi del cibo, che possono diventare compost, nutrienti per piante, orti, giardini
• la carta dei nostri disegni, dei quaderni o dei giornali può essere raccolta e recuperata, per creare nuovi fogli ed evitare di usare altri alberi per la loro realizzazione
• la plastica che si conferisce è solo quella degli imballaggi (no la plastica dura, ad esempio, degli oggetti) e, una volta trattata, a seconda della materia prima che si ottiene si possono produrre nuovi contenitori, tappi, sacchi per la spazzatura, materiale per l'edilizia, tessuti come pile, interni e accessori per l'auto, fibre per imbottiture e molto altro ancora
• il vetro riciclabile è quello delle bottiglie e dei barattoli, ad esempio, che può dar vita a nuovi prodotti, come oggetti d'arredo o materiali per l'edilizia
• l'alluminio, spesso conferito insieme al vetro, è quello delle lattine, per intenderci, e può diventare materiale utile all'edilizia, chiodi e bulloni, ma anche prodotti elettrici

Tutto quello che non può essere riciclato finisce nel bidone dell'indifferenziato, ma dovrebbe essere una minima parte dei rifiuti prodotti quotidianamente a casa o in classe.

Spiegare il riciclo ai bambini a scuola: 10 esempi pratici

Per spiegare al meglio il riciclo e la raccolta differenziata ai bambini, a casa ma anche a scuola, ci sono degli esempi pratici, dei giochi e delle attività che possiamo provare a fare. Ti proponiamo 10 idee per spiegare con semplicità come oggetti considerati rifiuti possono tornare utili in tanti modi differenti:

1. Prendiamo dei tappi di plastica di bottiglie di varie dimensioni, poi disegniamo su un foglio di carta dei simboli o le lettere dell'alfabeto e incolliamo ogni cartoncino ritagliato a misura sul tappo per creare dei timbri da immergere poi nella tempera o nei glitter e divertirsi con la fantasia
2. I contenitori di plastica o di alluminio usati per trasportare o cuocere il cibo possono diventare i contenitori per seminare le nostre piantine
3. Le bottiglie di plastica tagliate alla base diventano dei sottovaso o delle decorazioni colorate da appendere in classe
4. Le bottiglie di plastica possono diventare anche dei birilli per giocare a bowling nell'ora di educazione fisica
5. I rotoli di carta igienica vuoti possono essere assemblati insieme per creare dei bellissimi portapenne
   Con la carta riciclata possiamo creare delle maschere, delle ghirlande, delle collane, degli origami
6. I piccoli contenitori di vetro possono essere colorati e riempiti di fili di lucine LED di Natale per illuminare la classe durante le feste
7. I tappi di sughero possono diventare simpatici personaggi da colorare e da agghindare con un po' di fantasia: possiamo aggiungere mani, piedi, capelli…
8. Le scatole in cartone di merendine o cereali, se ritagliate e incollate tra di loro, possono trasformarsi in librerie da appoggiare su un banco in classe per raccogliere tutto il materiale scolastico trovato a fine giornata (e in attesa di tornare dal legittimo proprietario)
9. Con i ritagli di fogli di carta colorati possiamo realizzare con il decoupage biglietti di inviti ai compleanni o di auguri per ogni festa
10. I fogli di brutta dei compiti in classe possono essere trasformati in pratici ventagli, ideali per gli ultimi giorni di scuola