San Valentino è la festa degli innamorati, ma i bambini potrebbero non sapere perché il 14 febbraio si ricorda questo santo e perché proprio lui è il patrono dell’amore. È una bella storia da raccontare ai nostri piccoli e rende questa ricorrenza decisamente più storica e meno commerciale. Ciò non vuol dire non preparare dei biglietti romantici in casa o non regalare fiori e cioccolatini, ma può essere una scusa per parlare di sentimenti e per fare educazione alle emozioni.
Chi era San Valentino
San Valentino era un Santo romano del III secolo, commemorato nel cristianesimo occidentale il 14 febbraio e nell'ortodossia orientale il 6 luglio. In realtà, di questo Santo, vescovo di Terni, non si sa molto e le poche notizie diffuse si devono al libro "Racconti di Canterbury" di Geoffrey Chaucer. Pare che abbia vissuto durante la persecuzione romana del III secolo e sia stato martirizzato per essere stato un coraggioso testimone dell'amore inesauribile di Dio. Tutto il resto è leggenda.
Le leggende per i bambini
Esistono diverse storie popolari che possiamo raccontare ai bambini per comprendere come mai questo vescovo sia stato eletto a patrono degli innamorati. San Valentino, come anticipato, è diventato famoso per aver celebrato segretamente i matrimoni cristiani, durante la persecuzione dei cristiani, contro l'ordine dell'imperatore romano pagano. Fu martirizzato il 14 febbraio del 270 d.C per ordine dell'imperatore Aureliano.
L’origine della tradizione dei biglietti
Si narra che sia stato rinchiuso in carcere, per aver cercato di evangelizzare l’imperatore Claudio II, e che in quell’occasione abbia guarito la figlia del carceriere, di cui si era innamorato, dalla sua cecità. Inoltre, il giorno della sua esecuzione lascio a questa ragazza un biglietto firmandolo: "dal tuo Valentino", un’espressione e un gesto che caratterizzano la festa dell’amore.
La leggenda dei fiori
Se il bambino dovesse chiedere come mai a San Valentino si regalano i fiori, possiamo dirgli che il vescovo di Terni aveva l'abitudine di regalare ai giovani che attraversavano il suo giardino dei fiori.
La leggenda della rosa della riconciliazione
Si racconta che un giorno nel giardino di Valentino due innamorati si misero a litigare. Il vescovo, dopo avergli regalato una rosa, pregò per loro il Signore. Qualche tempo dopo la coppia tornò proprio da Valentino per sposarsi e il sacerdote divenne famoso per benedire l’amore e la pace del cuore. Il 14 febbraio divenne quindi il giorno in cui Valentino si occupava delle benedizioni degli innamorati.
La leggenda di Sabino e Serapia
Valentino venne proclamato santo nel 197 d.c. da Papa San Feliciano e patrono degli innamorati perché fu il primo ad aver celebrato l'unione tra un legionario pagano e una giovane donna cristiana. Sabino, giovane centurione romano, si innamorò perdutamente di Serapia. Lui pagano, lei cristiana, vennero ostacolati dalle famiglie. Sabino decise così di convertirsi e chiese a Valentino di essere battezzato. Purtroppo, Serapia si ammalò di tisi e così Valentino battezzò Sabino e unì in matrimonio i due innamorati, che morirono insieme.