A Firenze, con immenso stupore dei piccoli alunni di una quarta elementare e dei loro genitori, la maestra di italiano ha assegnato dei compiti di Pasqua molto speciali, niente verbi da ripassare o lunghi elenchi di libri da leggere, ma una lista di consigli per essere felici. Passare del tempo in famiglia, stupirsi in mezzo alla natura ed essere sempre gentili.
Ormai è suonata l'ultima campanella prima delle vacanze di Pasqua, che per le scuole dureranno sei giorni. Da sempre però, per chi trascorre la maggior parte della sua giornata tra i banchi, le vacanza sono sì sinonimo di svago e divertimento ma anche di compiti delle vacanze.
Anche per i piccoli alunni di una quarta elementare di Firenze l'ultima ora con la loro maestra di italiano si è conclusa con la consegna della lista dei compiti. Non una fredda lettera scritta al computer ma una serie di punti scritti a mano e poi fotocopiati, incisi in un corsivo perfetto, che solo una maestra appassionata non disimpara nel tempo.
«È importante che i bimbi abbiano anche dei momenti di noia, in cui crearsi il loro tempo, in cui si mettano a pensare. I compiti a casa non devono annoiare perché l'effetto è peggiore, è la quantità a renderli noiosi» ha spiegato la maestra in un'intervista al Corriere Fiorentino.
La maestra ha chiesto ai suoi piccoli alunni per questa Pasqua di ripassare la storia, non quella di Greci e Romani, ma le tradizioni della propria famiglia. Stare quindi con i genitori, con i nonni e gli zii e ascoltarsi a vicenda, così da approfondire la conoscenza della propria storia.
Ha consigliato ai piccoli di leggere qualche libro, senza lasciare loro però liste chilometriche di titoli. L'intento della maestra è che i bimbi imparino il piacere della lettura proprio dedicandosi a qualcosa che li interessa e appassiona, anche ai fumetti se preferiscono.
Poi per i piccoli attività all'aperto, cercare le uova di cioccolata, correre in mezzo alla natura, guardare di tanto in tanto l'azzurro del cielo, stando attenti a non inciampare ma ricordandosi di stupirsi sempre.
Infine una grande lezione di vita, un compito che a volte ad oggi non è semplicissimo, essere grati e gentili sempre, impegnandosi anche con delle buone azioni.
La maestra ha così cercato di trasmettere un concetto importante, che i compiti aiutano il piccolo a misurarsi con le proprie capacità, ma che il più va fatto in classe con i compagni. In modo da sfruttare il tempo libero concesso dalle vacanze per riposarsi e farsi coccolare dai genitori.