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16 Aprile 2023
14:00

Congedi di paternità: parità di diritti per mamme e papà in Spagna

I papà hanno congedi di paternità uguali a quelli delle mamme in Spagna: 8 settimane obbligatorie più 8 settimane facoltative per stare accanto ai loro bambini nei primi mesi di vita. Si chiamano permessi di nascita, perché la cura del piccolo non deve essere legata agli stereotipi di genere.

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Congedi di paternità: parità di diritti per mamme e papà in Spagna
Regalo festa del papà

Spagna, regina di Europa, in materia di congedi di paternità. Dal primo gennaio 2021 (ormai quindi sono due anni)  il congedo di paternità e quello di maternità sono stati equiparati, senza ridurre i diritti acquisiti dalle madri.

Mamme e papà possono quindi prendersi un periodo di pausa dal lavoro, di ben 16 settimane pagate al 100% dallo Stato, per stare accanto al loro bambino. Ovviamente, il congedo non è trasferibile: la mamma o il papà non possono passare all’altro genitore le loro settimane affinché ne faccia 32. È questa è una vera rivoluzione, perché c’è garantisce pari diritti ai genitori.

Come funziona il congedo?

Come abbiamo anticipato i genitori hanno a disposizione 16 settimane a testa, ovvero quattro mesi. Di questi, 8 settimane (prima erano 6) sono obbligatorie, mentre le altre 8 sono facoltative e i genitori possono scegliere se utilizzarle part-time o full-time. Un cambiamento importante non solo nella sostanza, ma anche nella forma.  I congedi di paternità o maternità si chiamano permessi di nascita, termine più inclusivo, che sottolinea che sono permessi per la cura di un bambino che nasce o che viene adottato o accolto e non ha nulla a che vedere con il sesso dei genitori.

Il congedo può essere fruito dai lavoratori, uomini o donne, per otto settimane in modo continuativo o discontinuo, per la cura di un figlio, figlia o minore affidato per più di un anno, fino al momento in cui il minore compie 8 anni.

E nonostante questi benefici possano sembrarci, a noi italiani, davvero importante, considerato che i papà, qui nel nostro Paese, hanno dovuto attendere 10 anni per ottenere 10 giorni di congedo, in realtà in Spagna c’è ancora chi non è completamente convinto. Insomma, si può sempre fare di più e meglio.

La PPiiNA, che si è occupata di promuovere questo diritto, critica che i genitori siano obbligati a prendere contemporaneamente le 8 settimane di permesso obbligatorio e che le restanti 8 settimane siano godute, secondo il testo, “a tempo pieno o part-time, previo accordo” con l’azienda, il che non garantirebbe di fatto il diritto dei genitori di farlo quando e come decidono. Inoltre, la vera rivoluzione sarebbe coprire non 4 mesi, ma 6, per garantire il periodo raccomandato dall’Oms di allattamento a seno esclusivo.

Secondo il Governo spagnolo, non si passerà ai 6 mesi di permesso, ma il Ministro dei Diritti Sociali, Ione Belarra, ha voluto che, dal 2023, si aggiungano ogni anno due ulteriori settimane, fino al 2026.

congedo maternità inps mamma cede a papà

Altri congedi per le famiglie

Il Diritto di Famiglia, promosso dal Ministero dei Diritti Sociali, prevede alcuni nuovi congedi e benefici parentali. Oltre alle otto settimane di congedo parentale, ai genitori possono essere riconosciuti i seguenti benefici:

  • Congedo per malattia: cinque giorni per grave infortunio o malattia, ricovero o intervento chirurgico senza ricovero che richieda il riposo domiciliare del coniuge, convivente o affini entro il secondo grado per consanguineità, o di eventuali conviventi.
  • Permessi per motivi urgenti o imprevisti: concedono quattro giorni all'anno (fruibile anche a ore) per occuparsi di questioni importanti. Ad esempio, quando un padre o una madre viene chiamato da scuola perché il figlio si è ammalato o ha avuto un incidente.
  • Reddito di genitorialità per le donne: noto anche come baby check da 100 euro al mese per figlio, fino ai tre anni di età. Finora solo le madri lavoratrici potevano accedere in Spagna a questo sussidio, ma dal 2023 è cambiata la legge. Secondo i calcoli del Ministero dei diritti sociali e dell'Agenda 2030, di questa misura beneficeranno tra le 200.000 e le 250.000 neomamme. Inoltre, a tutto questo si aggiungono le persone che lavorano part-time o a tempo determinato riceveranno la detrazione IRPEF rimborsabile integralmente e non in proporzione.
  • I padri possono anticipare di 10 giorni il congedo di paternità per accudire la madre nel periodo precedente al parto, come previsto dal disegno di legge sulle famiglie, promosso dal Ministero dei diritti sociali e dall'Agenda 2030 e approvato dal Consiglio dei ministri.
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