La depressione è un male oscuro e subdolo che può avere conseguenze importanti, non solo in chi la sperimenta, ma anche in chi gli sta accanto. In particolare, se sono i genitori ad essere depressi, la condizione può avere ripercussioni pesanti sui figli, che vivono e crescono in un ambiente non sano e non sereno. Studi scientifici suggeriscono che possono anche essere maggiormente a rischio di sviluppare depressione da adulti. E anche la loro stessa incolumità è a rischio
Aiutare le persone depresse, dando il supporto necessario, con l'aiuto di personale specializzato e qualificato, è fondamentale. A maggior ragione se sono genitori a soffrirne. Genitori che hanno appena accolto un neonato o con figli più grandi da crescere. Forme di depressione gravi e severe possono mettere a repentaglio la sicurezza di tutta la famiglia. Spesso è la mamma a soffrirne, dopo la nascita del bebè, per una mancata accettazione del ruolo o una difficoltà a prendersi cura del nascituro. Ma ci sono anche tanti papà che ne vengono colpiti.
Cos'è la depressione e come si manifesta nei genitori
I genitori possono sviluppare la depressione in ogni fase della crescita dei loro figli. La depressione è un disturbo dell'umore e può essere di diversi tipi. Per capire se si tratta di questo problema o di altro, si fa riferimento ai sintomi indicati nel DSM-5-TR (Manuale diagnostico-statistico dei disturbi mentali, 5a edizione revisionata nel 2023). Se ce ne sono almeno cinque tra quelli citati e se sono presenti contemporaneamente per un periodo di due settimane, allora siamo di fronte a una persona depressa:
- umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni
- diminuzione di interesse o piacere per le attività per gran parte del giorno e quasi tutti i giorni
- perdita di peso o aumento di peso improvviso e senza causa apparente
- insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni
- agitazione
- affaticamento o mancanza di energia
- sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
- ridotta capacità di concentrarsi o pensare
- pensieri ricorrenti di morte
Tali sintomi possono manifestarsi a ogni età. Molto spesso i genitori sono depressi per fattori differenti, che possono dipendere dalla persona stessa o dal contesto in cui vive, oltre che da esperienze personali. Possiamo diversificare il disturbo dell'umore in diverse tipologie alcune delle quali sono:
- depressione pre e post partum, tipica delle neo mamme, ma che può colpire anche i papà: notiamo calo dell'umore, sensi di colpa, sensazione di inadeguatezza, crisi di pianto, problemi a dormire, incapacità di sentirsi madre. Tali sintomi si possono manifestare durante la gravidanza o subito dopo il parto
- depressione maggiore, che può manifestarsi in entrambi i genitori con sintomi come demotivazione, tristezza, sentimenti di svalutazione, senso di colpa, alterazione del ritmo del sonno stanchezza cronica. In questo caso, si parla di fattori ereditari per quello che riguarda l'insorgenza del disturbo. Da sola non porta a compiere gesti estremi, ma non va assolutamente sottovalutata.
Quali sono le conseguenze della depressione dei genitori sui figli
Come riportato da uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, i figli di genitori depressi possono avere una maggiore probabilità di sviluppare lo stesso disturbo dell'umore. La depressione non è ereditaria, ma può diventare famigliare tra chi vive nello stesso nucleo famigliare, proprio per le conseguenze che tale problema ha sulla crescita dei figli.
Se un genitore o entrambi hanno sofferto di depressione, è più elevato il fattore di rischio di svilupparla a ogni età: nell'infanzia, nell'adolescenza, in età adulta. Questo deriva dall'ambiente in cui i piccoli crescono, che influenza anche lo sviluppo del loro cervello. Nei figli di genitori depressi, infatti, c'è un'area cerebrale che rimane più piccola rispetto ai coetanei: il putamen destro, una struttura legata alla gratificazione, alla motivazione e all’esperienza del piacere.
Il rischio, secondo gli autori di questo studio, non è solo quello di sviluppare a propria volta una forma di depressione. Si incorre nella possibilità di avere dipendenze, fare abuso di sostanze, sviluppare psicosi o avere pensieri suicidi. David Pagliaccio, psichiatra della Columbia University, a capo del team di studiosi, spiega come sia fondamentale capire se esistono o meno dei segni che la malattia lascia nel cervello di ragazzi cresciuti con genitori depressi. Questo potrebbe aiutare a identificare chi è a rischio di ammalarsi, accelerando le diagnosi e migliorando le terapie.
Come aiutare i genitori depressi e i loro figli
Se si notano i sintomi della depressione in neo genitori o anche in genitori di figli più grandi, non bisogna mai sottovalutarli. Soprattutto quando ci rendiamo conto che questi hanno una ripercussione importante nel modo in cui viene trattato o cresce il bambino. Prestare attenzione a ogni segnale diventa prioritario, per supportare e aiutare chi soffre di depressione a rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta. Da soli non se ne esce. Invece con il supporto di famigliari e amici e con la giusta diagnosi del disturbo dell'umore da parte di personale specializzato, si può iniziare il percorso di rinascita. Per la propria salute mentale e per quella dei propri figli.
Il sostegno del partner, dei nonni, di altri parenti, di amici o di chiunque si accorga di qualcosa che non fa diventa cruciale. Esistono tante strutture specializzate che possono aiutare le famiglie in cui la depressione ha fatto ingresso in casa. Per farla uscire presto e bene ed evitare che questa situazione possa avere ripercussioni sui figli.
Il commento della psicologa
La depressione di un familiare determina una serie di modificazioni nel rapporto con il figlio che inevitabilmente incidono sullo sviluppo emotivo dei bambini. Tanto più i bambini sono piccoli e la depressione è grave, duratura oppure ricorrente maggiori saranno le conseguenze sullo sviluppo del bambino.