Leggere non è solo un passatempo. Lo è, ma è anche e soprattutto una passione sana e duratura, che apre gli orizzonti e permette di vivere moltissime vite, in moltissime scarpe diverse (vedi alla voce: empatia).
È normale quindi che genitori lettori sperino di riuscire a tramandare questa passione ai loro bambini e alle loro bambine. La base già c'è: se l'educazione si fonda prima di tutto sull'esempio, bimbi e bimbe abituati a vedere le mamme e i papà leggere probabilmente inizieranno a farlo, anche solo per curiosità.
Ma che fare per trasmettere davvero la passione per i libri in modo che sia duratura?
L'esempio
L'abbiamo già detto, ma è bene ribadirlo. Dare l'esempio è il primo passo: se i figli vedono i genitori leggere, hanno maggiori probabilità di sviluppare un interesse nei confronti della lettura, incuriositi da questa attività che le mamme e i papà sono soliti intraprendere.
Per crescere dei lettori, quindi, il primo passo è esserlo. L"a scuola non basta. L’ambiente familiare è un fattore determinante: si stima che legga libri il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori e solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono libri", diceva già qualche anno fa un rapporto Istat sullo stato della lettura in Italia.
La libreria
Avere in salotto una libreria zeppa di libri è un'ottima partenza, prima ancora della vera e propria lettura. Anche se in realtà non è abbastanza. Sempre secondo l'Istat, "la presenza di libri in casa è condizione necessaria ma non sufficiente a favorire la lettura. Infatti, più di una persona su cinque tra quelle che dichiarano di disporre di oltre 400 libri (22,2%) non ne ha letto nemmeno uno e quasi una su quattro (24,5%) ha dichiarato di leggere non più di tre libri all'anno (18,3% nel 2014)".
Non avere libri in casa, tuttavia, non permette di familiarizzare con i libri e con la lettura.
In generale, è consigliato tenere libri, ma anche fumetti, riviste, giornali… La lettura non ha una sola accezione e una libreria ben fornita lo mostra bene ai bimbi e alle bimbe. Che possono – anzi, dovrebbero! – avere una libreria, un ripiano o uno scaffale tutti loro sin dalla prima infanzia, in modo da sentire ancora di più il piacere di questo passatempo.
I luoghi
Frequentare biblioteche, librerie ed edicole è quindi molto raccomandato, nel caso in cui si voglia spronare i bambini a leggere. La libreria o l'edicola sono infatti luoghi in cui i bimbi e le bimbe possono assaporare l'oggetto-libro, i fumetti, le varie pubblicazioni, lasciandosi incuriosire da ciò che attrae i loro occhi senza per forza leggere un libro regalato o una lettura imposta.
Leggere sempre
Leggere sempre, spesso e ad alta voce è sempre stimolante per i bambini, che sin dalla nascita possono ascoltare le parole lette ad alta voce appassionandosi alla narrazione e al racconto. Inizialmente non importa l'argomento (può essere anche il libro di ricette mentre si cucina); ciò che conta è il suono della voce. Quando i bimbi crescono, invece, si può cominciare a leggere con loro storie adatte alla loro età, riguardo argomenti piacevoli o che li intrigano particolarmente.
Consigliare
Soprattutto con le bambine e i bambini che hanno imparato a leggere da soli, è possibile consigliare letture (senza imporle per forza!). Quali libri vi sono piaciuti da bambini? Quali ricordate più appassionanti? Ai bambini farà piacere ricevere il consiglio e in alcuni casi si impegneranno nella lettura anche per una questione di legame. Da lì, poi, scopriranno il piacere di leggere avventure coinvolgenti.
La libertà
E a proposito di questo, è bene lasciare che i bambini e le bambine leggano ciò che vogliono (naturalmente nei limiti della sicurezza educativa e dopo un controllo dei contenuti). Consigliare, soprattutto inizialmente, è essenziale, ma imporre titoli è controproducente. Ci sono bambini e bambine che leggono moltissimo, e che dall'altra parte odiano i libri che vengono loro assegnati a scuola. È normale. Ma l'importante è leggere, facendolo come un piacere e non come un dovere imposto.