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29 Ottobre 2023
17:00

Cosa fare se il bambino ha paura dei cani

La paura dei cani è particolarmente diffusa tra i bambini. Ecco otto consigli per aiutare il piccolo a superare il terrore per i cani.

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Cosa fare se il bambino ha paura dei cani
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«Attenti al lupo!» vale anche per i cani? Chi è terrorizzato dall’animale a quattro zampe, risponderebbe senza dubbio di sì. La paura dei cani è diffusa tra adulti e bambini e, nei casi più gravi, diventa una vera e propria fobia, che prende il nome di cinofobia (dal greco chiùon, “cane”, e phobos, “fobia”). I più piccoli ne sono particolarmente soggetti: si stima che la fobia degli animali (in particolare dei cani) riguardi circa il 9% dei bimbi di età inferiore ai 12 anni. I genitori, che magari sono proprietari, amanti o simpatizzanti dei cani, si trovano spiazzati di fronte alla paura dei figli per i cani e si domandano come aiutarli a superarla.

Come si manifesta la fobia dei cani

Se il piccolo piange, urla, fatica a deglutire ed entra nel pallone alla vista di un cane (anche al guinzaglio o dentro un giardino recintato), sentendo un cane abbaiare o ringhiare, o addirittura al solo pensiero dell’animale a quattro zampe, è chiaro che abbia sviluppato una paura nei confronti dell’amico dell’uomo. Il terrore per i cani si manifesta anche con vertigini, sudorazione eccessiva, aumento del battito cardiaco,  fino, nei casi più gravi, nausea, diarrea.

Perché il bambino ha paura dei cani?

È lecito chiedersi da dove derivi la paura del piccolo per i cani. A volte il timore per le creature scodinzolanti nasce dopo un episodio traumatico, come il morso di un cane, un incontro turbolento, un approccio energico del cane (o di un altro animale) quando il piccolo non era preparato o abituato. In altri casi può essere stato il genitore a trasmettere, più o meno consapevolmente, la propria paura per i cani al figlio. Diversi bimbi, invece, manifestano apparentemente senza motivo il terrore per l’amico più fidato dell’uomo. In realtà, si pensa che le fobie per i cani derivino da un misto di genetica, storia personale e fattori ambientali.

Consigli per superare la paura per i cani

Il genitore istintivamente tende a rassicurare e confortare il figlio quando ha paura dell’animale. È utile, tuttavia, anche aiutare il piccolo a sviluppare dei meccanismi per superare la paura in modo autonomo e acquisire fiducia. Anche perché non è detto che il genitore sia sempre accanto al figlio quando lui incontra il cane. Ecco una serie di consigli per aiutare il bimbo a superare la paura per i cani:

Parlarne

È bene parlare con dolcezza ed empatia con il piccolo dei cani, porgli domande sulle sue paure, fargli domande sull’animale a quattro zampe. In questo modo, sarà più semplice per il genitore capire su cosa si fonda la  paura del figlio, e aiuta il piccolo ad elaborare i suoi sentimenti ad alta voce e affrontarli.

Non trasmettere ansia e lasciare spazio alla libera sperimentazione

A volte il genitore è turbato dalla paura del figlio per i cani, specialmente se si ama i cani o se ha in casa un amico a quattro zampe. La mamma o il papà può pensare che sia colpa sua se il figlio ha paura dell’animale, può sentirsi frustrato, infastidito, intollerante. Se si ha paura della paura del bimbo, però, quest’ultimo lo percepirà. È opportuno lasciare al bimbo una certa indipendenza nello sperimentare i suoi timori. Ciò non significa chiuderlo da solo in una stanza con un cane, ma neppure mettergli pressione o dimostrarsi preoccupati o, peggio, arrabbiati  per le sue reazioni terrorizzate.

Dimostrare vicinanza ed empatia

È bene supportare il piccolo, senza farlo sentire solo o diverso. Se la mamma o il papà è in una stanza con lui e un cane, il genitore può sedersi accanto al figlio, intervenendo e offrendogli sostegno solo se è lui a chiederlo. Un’idea è interagire con il cane, per dimostrare al piccolo che è piacevole giocare con l’animale.

Lodare i progressi del figlio e incoraggiarlo

Un’ottima idea è lodare ed eventualmente premiare il bimbo quando, anche se si sente un po’ nervoso o insicuro in presenza del cane, non si tira indietro. Essere sorridenti con lui mentre è vicino a un cane rassicura il piccolo. Lo aiutano anche frasi del tipo “Stai andando alla grande!”.

Evitare colpe, critiche, derisioni

È assolutamente opportuno evitare di incolpare il bimbo, criticarlo o deriderlo per la sua reazione spaventata di fronte a un cane: se il piccolo potesse scegliere di non avere paura, di certo non proverebbe quel sentimento. Anzi, è bene essere alleati del bimbo, essere pazienti e dimostrargli comprensione e affetto. Ha senso chiedere al piccolo: “Vuoi tenermi la mano?”, “Devo chiedere di mettere il cane al guinzaglio?”.

Porre delle "domande gentili" al piccolo

Può tornare utile porre delle domande al bambino per capire il motivo della sua paura con calma e senza pressioni (“Come ti sei sentito con quel cane?”, “Cos’era spaventoso?”, “C’era qualcosa che ti è piaciuto del cane?”, “Il cane ti ha fatto male?”). Quando gli si chiede se ha paura del cane, è consigliabile accertarsi che prima il piccolo abbia esplicitamente dichiarato di provare “paura”: non anticipiamolo, mettendogli in bocca parole e sentimenti che non ha espresso.

Affrontare la paura

Organizzare un incontro con un cane al guinzaglio per affrontare la paura in un ambiente controllato, dove si senta al sicuro e sia in grado di chiedere una pausa, se lo ritiene opportuno. Esistono degli esperti che si occupano di favorire l’approccio tra il bimbo e l’animale. In genere, si evita di presentare al piccolo al primo incontro un cucciolo di cane, perché i cuccioli sono abbastanza energici, imprevedibili e scattanti.Informarsi e chiedere aiuto: è opportuno informarsi sui cani per non cadere in falsi miti che li riguardano.

Chiedere aiuto

Se la paura del bimbo per i cani è tanto invalidante da diventare una vera e propria fobia e avere, quindi, un impatto sulla sua vita quotidiana, è raccomandabile rivolgersi al pediatra. Il medico saprà valutare la situazione e indicare, eventualmente, a quale professionista rivolgersi. Esistono terapisti, psicologi, psicoterapeuti che aiutano a superare questo genere di paure. A volte vengono consigliati anche esercizi di yoga, di respirazione e meditazione per alleviare l’ansia.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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