Succede spesso che i bambini dopo l’entusiasmo iniziale non vogliano più fare sport. Abbonamento pagato e divise acquistate, i genitori devono fare i conti con dei piccoli (e alcuni non tanto piccoli) che si rifiutano di partecipare alle lezioni di danza, judo, calcio, basket, ecc. Le ragioni possono essere varie, come la stanchezza a causa di una settimana troppo carica di impegni, un problema con un compagno di squadra o un allenatore. Potrebbe semplicemente aver scoperto che quell’attività, amatissima da tanti amici, a lui non piace. È bene cercare di mettere in atto delle piccole strategie per affrontare la situazione, soprattutto se i costi sostenuti sono stati importanti.
Rivediamo gli impegni della settimana
Se nostro figlio si sente troppo stanco, potremmo dover ridurre lo sport o eliminare qualcos'altro dal programma. Chiediamo se è possibile far un allenamento a settimana, invece che due. Magari eliminiamo delle attività non indispensabile.
Verifichiamo se ha problemi di relazioni
Se c'è un problema con un compagno di squadra o un allenatore, questo è un buon momento per insegnare a nostro figlio a non scappare, ma a provare a risolvere gli eventuali ostacoli. Potremmo invitarlo a parlare con l’altro giocatore o con l’allenatore. Se il bambino è molto piccolo, potrebbe essere necessario andare insieme. Se è vittima di bullismo, da parte dell'allenatore o di un compagno di squadra, è bene sensibilizzare la squadra e i genitori sul problema, perché non è un tema che riguarda un solo bambino, ma è un problema sociale ed educativo.
Non gli piace lo sport che pratica
Se a nostro figlio semplicemente non piace lo sport, può essere difficile. Incoraggialo comunque a finire la stagione, con la promessa che dall’anno successivo potrà provare qualcosa di diverso.
Affrontiamo le nostre emozioni
Talvolta, l’abbandono di uno sport non è un problema per il bambino, ma una delusione per il genitore. La verità è che viviamo in una società che venera gli atleti e alcuni genitori potrebbero provare un senso di fallimento se i loro figli non praticano un'attività con successo. Papà potrebbe non vedere l'ora di insegnargli a lanciare una palla curva e di vederlo colpire un rigore. Oppure, la mamma potrebbe ricordare quanto fosse stato emozionante indossare le sue prime scarpette con le punte. Questa però non è la nostra seconda occasione di essere giovani o piccoli, è la loro vita. E i bambini non sono lo specchio dei genitori.
Cosa fare se non vuole partecipare al saggio o alle gare
Può succedere che non voglia semplicemente esibirsi davanti agli altri, perché ha paura del giudizio e di fare brutta figura. È una forma di ansia. In questo caso, è importante rassicurarlo, fargli capire che andrà comunque bene e non forzalo. Proviamo a convincerlo con dolcezza, ad assumersi il rischio anche di sbagliare, perché commettere degli errori non è una tragedia. Se però notiamo che per lui è troppo, lasciamo che non partecipi. Ci riproverà l'anno prossimo.