Farsi aiutare da una tata può essere una vera e propria esigenza per molti genitori. Le scuole materne e gli asili non sempre hanno posto vicino alla nostra residenza e, soprattutto, ci sono una serie di imprevisti (le numerose malattie, ma anche la nascita di un fratellino) e di obblighi professionali (per esempio i turni di lavoro e la presenza in ufficio durante le lunghissime vacanze scolastiche) che devono essere gestiti con l’aiuto di una persona che si occupi dei bambini. E quando non ci sono i nonni, la tata (o la babysitter) è soluzione ideale. Purtroppo, però, capita che alcuni piccolini non vogliano passare il loro tempo con persone che non siano la mamma o il papà. Talvolta non c’è feeeling, talvolta semplicemente bisogna fare in modo che nasca una po’ di complicità. Come fare?
Una volta che abbiamo deciso di assumere una tata, il nostro obiettivo finale deve essere quello di favorire una buona relazione tra la babysitter e nostro figlio. Quindi, indipendentemente dall'età del bambino, i genitori devo collaborare a costruire un legame. Può essere molto difficile affidare l’accudimento a un estraneo e molto spesso subentra una gelosia imprevista, che può minare le relazioni. Dobbiamo però ricordare che più forte è il legame con la tata, più sereno sarà il bambino, ma anche l’intera famiglia. Ciò significa che i primi che devono creare un rapporto sereno con la babysitter sono i genitori, che devono scegliere una persona di cui hanno stima e alta considerazione. E poi che devono accettare l’amore che può instaurarsi con il bimbo: non toglie al loro rapporto.
Come abituare il bambino a una nuova tata
L'adattamento a nuova tata richiede del tempo, ed è normale. È un estraneo che entra nelle nostre case e i più piccoli possono fare davvero fatica ad accettarlo e a fidarsi. Il consiglio iniziale è quello di impostare una sorta di inserimento, di qualche giorno.
- Organizziamo brevi incontri ma frequenti a casa nostra, dove il bambino si sente sicuro
- Se mostra desiderio di contatto fisico, lasciamo che si faccia coccolare dalla tata, altrimenti non forzare la relazione.
- Chiediamo alla tata di portare delle sorprese divertenti. Possono essere piccoli (ovviamente di cui dovremmo farci carico economicamente) o proposte di attività da svolgere insieme.
Come fare se il bambino rifiuta la tata
Se superato l’inserimento iniziale, il bambino continua a rifiutare la tata, è bene riflettere su quesa situazione. Non dobbiamo respingere o ignorare i suoi reclami. Forse nostro figlio è arrabbiato semplicemente per la nuova routine, perché è abituato ad averci sempre con sé e per sé, ma non possiamo escludere che ci sia anche un altro problema.
La questione va gestita non solo tra genitori, ma anche con la tata: parliamone con lei e chiediamole se ha notato qualcosa di strano e quale potrebbe essere la soluzione al problema. Talvolta, sono i genitori che non permettono alle babysitter di avere una giusta autorevolezza e ne minano la professionalità.
Quando cambiare tata
Cambiare tata è complesso ed è sicuramente l’ultima cosa che un genitore vuole fare. Se però dopo 3-4 mesi, il bambino non trova una sintonia, che gli permetta di essere sereno e abbiamo notato che vive il tempo con questa persona con tristezza, forse è bene valutare un cambio, se possibile. Consideriamo, che di norma, il piccolo, a qualsiasi età, impiega circa un mese ad abituarsi a una nuova presenza. Oltre, è sintomo che c'è qualcosa che proprio non funziona.