La notte è l'incubo di ogni neo genitore. Quando un bebè viene al mondo non sappiamo se e quanto dormirà: per lui il mondo esterno al grembo materno è tutto da scoprire e sono tante le cose che deve imparare. Anche cosa sono la notte e il giorno. Può capitare che a volte questa distinzione non sia chiara e il neonato confonde il giorno con la notte, tenendo tutti svegli quando si dovrebbe dormire e dormendo tutto il giorno.
Cosa fare se il neonato confonde il giorno con la notte? Come abituarlo ad avere dei ritmi di veglia e di sonno più salutari, non solo per la sua salute, ma anche per quella dei genitori che lo accudiscono o di eventuali fratelli e sorelle che potrebbero essere a loro volta turbati nel loro riposo notturno dai continui risvegli e conseguenti pianti del bebè?
Perché i neonati scambiano il giorno con la notte
Per alcuni bambini la differenza tra giorno e notte non è chiara. Arrivano a dormire praticamente tutto il giorno, tenendo svegli i genitori per tutta la notte. La sera non ne vogliono sapere di andare a dormire e, al posto di riposare nella loro culla, piangono, vogliono stare svegli, vogliono anche giocare o essere intrattenuti. Il ritmo sonno-veglia non è regolare nei bambini appena nati. Fino ai tre mesi, i neo genitori devono rassegnarsi a fare i conti con continui risvegli notturni, perché il bebè si deve abituare.
Nel primo mese di vita i neonati seguono un orologio biologico diverso dal nostro, che si basa sulla fame che provano: ogni due ore, quando va bene, si svegliano e piangono perché vogliono mangiare. Quando crescono, i tempi si allungano. Potrebbe però capitare che dorma di più durante il giorno e meno di notte. Tenendo conto che i neonati hanno bisogno di dormire almeno 18 ore al giorno, sarebbe bene iniziare fin da subito delle routine che gli permettano di capire che durante la notte dovrebbe dormire di più, aiutandolo a rilassarsi.
La routine del sonno è importante per i neonati
Creare una routine del sonno che sia adatta in primo luogo ai neonati, ma anche a chi se ne prende cura, è di fondamentale importanza. Bisognerebbe stabilire una serie di abitudini che possano accompagnare il piccolo a capire che è quasi notte e bisogna dormire: un bagno caldo, coccole, le favole della buona notte, una ninna nanna cantata nella penombra, l'assenza di altri stimoli che potrebbero indurlo a credere che sia giorno e non notte.
La sera dovremmo mettere a letto i bambini sempre alla stessa ora, facendo lo stesso con la sveglia mattutina. In questo modo, con il tempo e con tanta pazienza, i piccoli possono regolarizzare i ritmi sonno-veglia, anche se la funzione cerebrale che se ne occupa si sviluppa solo a partire dai 4 mesi in poi.
Come aiutare i bambini a dormire bene di notte
I pediatri di solito consigliano di favorire l'addormentamento usando musiche con un ritmo lento o il suo di un carillon. Ogni bambino, però, è diverso dagli altri e ci sono anche bambini che adorano addormentarsi sentendo il suo del phon o dell'aspirapolvere, i cosiddetti rumori bianchi. Altri bambini, invece, potrebbero svegliarsi di più con la musica, che potrebbe avere effetti eccitanti: bisogna trovare la strada giusta per ogni bebè.
Di sicuro, è bene curare l'igiene del sonno dei bambini, a partire dalla sistemazione della camera: buia ma non troppo, con una temperatura di 20-22 gradi, un lettino o una culla senza troppe coperte pesanti e senza cuscini, peluche o altri oggetti morbidi. Condividere la stanza con i genitori potrebbe essere utile nei primi mesi, anche per facilitare l'allattamento al seno notturno. Durante la notte il buio è importante, invece quando dormono durante il giorno evitiamo anche la penombra, tenendo comunque le luci accese o le tapparelle su: così il piccolo capisce che è giorno.
Prima di andare a dormire, i neonati potrebbero avere più bisogno di contatto e quindi cullarli mentre si stanno per addormentare potrebbe essere la soluzione migliore, se il bambino gradisce ovviamente. Così facendo permettiamo al piccolo anche di scaricare le tensioni accumulate e di calmarsi più velocemente.