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17 Agosto 2023
15:00

Cosa fare se il neonato non dorme?

Niente da fare, il nostro bimbo non ne vuole sapere di dormire la notte. Deve ancora abituarsi a questa nuova vita fuori dalla nostra pancia, un bagnetto rilassante, una ninna nanna e ridurre a zero le distrazioni potrebbero essere la soluzione.

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Cosa fare se il neonato non dorme?
neonato piange

È inutile girarci introno, uno degli incubi ricorrenti dei futuri genitori è che il loro bimbo non ne voglia sapere di dormire la notte. Cosa possiamo fare dunque se un neonato non dorme?

Innanzitutto non dobbiamo preoccuparci troppo, molti genitori sono nella nostra stessa condizione, con le braccia indolenzite dal continuo dondolare il proprio bambino.

I neonati, nonostante dovrebbero dormire una media di 15-20 ore al giorno, a volte non ne vogliono sapere di chiudere le palpebre. La causa potrebbe essere l'immaturità delle strutture cerebrali dei bimbi, che devono ancora abituarsi all'alternanza sonno-veglia, per regolarizzare le ore di sonno dormite a notte.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che il piccolo è stato per 9 mesi al riparo dagli stimoli del mondo esterno nella pancia della mamma, potrebbe essere spaventato, aver bisogno di maggior sicurezza per abbandonarsi al sonno.

Perché i neonati non dormono?

I bimbi sono tutti diversi, se per qualcuno l'addormentamento è una passeggiata per altri è un vero e proprio trauma. I motivi principali potrebbero essere svariati:

  • Funzionalità cerebrali non del tutto mature: durante i primi 4 mesi di vita la funzione cerebrale in grado di regolare l’alternanza tra sonno e veglia non è ancora del tutto matura e potrebbe causare difficoltà a prendere sonno
  • Da un ambiente stretto a uno vastissimo: la nascita è un evento traumatico per i neonati, che passano dal tepore dell'utero, ad un mondo vasto e pieno di stimoli. Proprio luci, suoni, rumori potrebbero distrarlo dal riuscire a prendere sonno.
  • Cambiamenti interiori: il bimbo deve imparare a respirare, nutrirsi, il suo apparato gastroenterico inizia a funzionare, regolarizzandosi. Tutti questi cambiamenti portano con loro difficoltà nel sonno.
  • La digestione: se il bimbo è intollerante al lattosio, per esempio, farà fatica a digerire e ad addormentarsi
  • La dermatite: il forte prurito causato dalla dermatite potrebbe rendere difficoltoso addormentarsi per il bimbo
  • Il reflusso gastroesofageo
  • La separazione dai genitori: i bimbi percepiscono la separazione dai loro genitori come un momento di solitudine, provano paura, le tenebre aumentano questa sensazione. Il piccolo manifesta questa paura con irrequietezza, irritabilità e agitazione.
neonato non dorme

Nonostante questo è bene dire che l'insonnia dei piccoli non sarà per sempre, attorno ai 2-3 mesi i bimbi iniziano a produrre la melatonina e a poco a poco si allungheranno i loro cicli di sonno notturno.

Quando preoccuparsi se il neonato non dorme?

Il fatto che il neonato non dorma o dorma poco è del tutto normale, possiamo preoccuparci, ossia cercare di indagare i motivi dell'insonnia notturna del piccolo se è particolarmente irritabile o nervoso, tanto da non essere sereno durante il giorno.

Ricordiamoci però di non comparare il suo ciclo del sonno a quello di noi adulti.

neonato dorme

Il piccolo appena nato dormirà l'80% del tempo, ma senza distinzioni tra giorno e notte, potrebbe quindi riposare molto più di giorno e piangere invece durante le ore serali. Tra i 2 e i 3 mesi i bimbi dormono tra le 18 e le 20 ore soprattutto nel pomeriggio e durante la sera, a 4 mesi le ore di sonno diminuiscono a 13-14 ore, fino a raggiungere poi le 8 ore canoniche in adolescenza.

Come aiutare un neonato a dormire? 5 strategie

Se il nostro piccolo non ne vuole sapere di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, possiamo optare per una delle seguenti soluzioni rilassanti:

  1. Il bagnetto prima di andare a nanna: un ottimo rituale pre-nanna potrebbe essere il bagnetto. Acqua tiepida, tutte le attenzioni per lui e poi a seguire un bel massaggino rilassante, potrebbero calmare il bimbo che così sarà più propenso ad addormentarsi
  2. No alle distrazioni: banditi i pupazzi, molto pericolosi per i neonati, ma anche gli oggetti che penzolano dall'alto, che durante il giorno stimolano molto il piccolo, ma di notte potrebbero attivare la sua attenzione al punto di non farlo dormire.
  3. Una stanza buia: se il piccolo non dorme potrebbe essere distratto dalla luce, sì anche da quella che si infiltra da sotto la porta o dallo spiraglio della finestra, perfino dal nostro smartphone. Cerchiamo quindi di fare in modo che la stanza sia avvolta dalle tenebre.
  4. Solo il rumore della nostra voce: cerchiamo di spegnere tutti i dispositivi quando il bimbo va a nanna, non è detto che i suoni provenienti da cellulari e televisioni lo cullino. Cantiamogli una ninna nanna o coccoliamolo con la nostra voce così che capisca che siamo lì.
  5. Co-sleeping sì o co-sleeping no: è l'eterno dilemma ma se il bimbo proprio non ne vuole sapere di dormire, spostare la sua culla nella nostra camera per qualche tempo potrebbe aiutarlo a convincerlo che anche di notte noi siamo lì per lui. Ovviamente mai addormentarsi col bimbo nel lettone, per motivi di sicurezza.
  6. Contatto pelle a pelle: fa sentire il bambino al sicuro, prima di dormire, dopo il bagnetto, teniamolo in braccio e abbracciamolo a stretto contatto col nostro petto.
  7. Cerchiamo di impostare una routine: se il piccolo andrà a letto sempre alla stessa ora e imposteremo un vero e proprio rituale per la nanna, sarà più facile che stabilizzi i ritmi sonno-veglia.
  8. Ascoltiamo i bisogni del bimbo: a volte non dorme perché ha fame e allora dobbiamo cambiare l'orario delle poppate, altre perché ha colichette o reflusso e dunque dobbiamo contattare un esperto.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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