Scoprire che un figlio fuma e lo fa a insaputa dei genitori potrebbe creare molti problemi in famiglia. Sia per il fatto che sta tenendo un comportamento potenzialmente molto nocivo per la sua salute e, in particolare, per la salute dei suoi polmoni. Sia perché ha cercato di tenere la famiglia all'oscuro, consapevole di quello che i genitori avrebbero potuto dirgli. Molti si chiedono cosa fare quando scoprono che il figlio fuma. Ma non c'è una risposta univoca.
C'è chi si arrabbia e usa le punizioni per cercare di fermare il più velocemente possibile questo comportamento. Chi cerca la via del dialogo. E chi anche continua a far finta di nulla, nella speranza che sia il ragazzo o la ragazza a parlarne apertamente con i genitori. Cosa consigliano medici e psicologi di fare?
Il fumo di sigaretta e l'adolescenza
L'adolescenza è davvero un periodo strano, nel quale i nostri figli non sono più bambini e non sono nemmeno adulti, sono alla ricerca della propria identità, ma anche di conferme e approvazione da parte del gruppo di coetanei, più che dalla famiglia. Questo è anche il periodo della sperimentazione, anche del fumo di sigaretta. Talvolta si tratta di un'abitudine passeggera, mentre in altri casi diventa un vizio difficile da mandare via. In alcuni casi, invece, è proprio un atto di ribellione nei confronti dei genitori che hanno sempre messo in guardia dai rischi che si corrono ad accendersi una bionda.
Quando i genitori scoprono che il figlio fuma, come comportarsi? Intervenire o far finta di niente? Le reazioni di fronte a questa scoperta possono essere differenti: c'è chi l'affronta come una normale ragazzata e chi, invece, sente di dover intervenire in modo anche drastico.
Cosa dire a un figlio che fuma
Quando si scopre una cosa del genere, parlarne con il proprio ragazzo è sempre fondamentale. Impossibile non accorgersi che un ragazzo o una ragazza fuma. L'odore della sigaretta impregna così tanto capelli, pelle e vestiti da non riuscire a passare inosservati. Di fronte a questa scoperta, è bene aprire la porta del dialogo, per capire cosa ha portato i nostri figli a prendere questo vizio. Ovviamente non è facile, perché si tratta pur sempre di adolescenti che fanno sempre più difficoltà a rapportarsi con la famiglia. Questo non vuol dire che non bisogna comunicare. Anzi, qui è ancor più fondamentale parlarne.
Parlare dei danni del fumo ai giovani è fondamentale, magari facendosi anche aiutare da un medico, anche se ormai tutti sanno che le sigarette sono dannose. Minacce e punizioni potrebbero essere controproducenti. Bisogna innanzitutto capire come tutto è iniziato, se il fumo è un'abitudine condivisa con il suo gruppo di amici, se lo fa per imitazione, se ha qualche forma di disagio che cerca di alleviare con questo rituale che è nocivo per la salute. Questo lo apprendiamo solamente parlando con i ragazzi, così da capire che strategia adottare.
Partecipare a incontri sull'importanza di non fumare
Sono molti gli ospedali, le ASL, i centri medici, ma anche le scuole che organizzano incontri e workshop per parlare a ragazzi e genitori di quanto sia fondamentale stare lontano dal fumo di sigaretta. Non solo perché fa male alla salute, ma anche perché la nicotina può creare una dipendenza che è difficile da interrompere. Ovviamente è bene partecipare tutti insieme, così da accompagnare i nostri figli verso un percorso di consapevolezza, che potrà aiutarli a prendere la migliore decisione possibile.
Le campagne di prevenzione del tabagismo tra i più giovani possono essere molto utili per prevenire, prima di correre ai ripari in seguito. In Italia esistono anche dei centri antifumo ai quali eventualmente rivolgersi.