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31 Maggio 2023
9:00

Cosa possiamo fare se nostro figlio non ne vuole sapere di ascoltarci? Il trucco è trovare il giusto modo di comunicare

A volte i bimbi sembrano avere l'ovatta nelle orecchie, non ascoltano i nostri rimproveri e suggerimenti e sembra impossibile non perdere la calma. Con qualche accortezza potremo stabilire una buona comunicazione che permetta al bambino di capire perché è importante ascoltare i suoi genitori. E ricordiamoci che per essere ascoltati dobbiamo essere noi i primi ad ascoltare.

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Cosa possiamo fare se nostro figlio non ne vuole sapere di ascoltarci? Il trucco è trovare il giusto modo di comunicare
bimbo non ascolta

"Andiamo, è ora di cena", "Non mangiare quella caramella ora, se no poi non hai fame a pranzo", "Scendi da lì, o ti farai male!" sono le frasi che gridiamo stremati quando, dopo tutte le concessioni, all'unico no, i nostri figli non vogliono saperne di ascoltarci.

Come avessero dell'ovatta nelle orecchie, proprio non ci sentono implorarli di abbandonare l'altalena per tornare a casa, chiedere loro di spegnere la tv e iniziare con i compiti, allontanarsi da un pericolo imminente. Ma perché a volte i nostri bimbi sono sordi davanti a delle richieste che facciamo per il loro bene? E come possiamo fare per farci ascoltare?

Perché i bambini non ci ascoltano?

La regola aurea per farsi ascoltare è sapere ascoltare. Quando i piccoli fanno quelli che noi chiamiamo "capricci", stanno cercando invece di dirci qualcosa. Noi dobbiamo tendere le antenne, osservarli e cercare di comprenderli.

bimba non ascolta

Questo va fatto sempre, anche quando vogliono parlarci, raccontarci qualcosa, dobbiamo spegnere il cellulare e metterci in ascolto. I bimbi ci imitano in tutto e devono comprendere che ascoltare è importante, proprio da noi.

La regola aurea per farsi ascoltare è saper ascoltare

I nostri figli, per quanto simili a noi negli atteggiamenti e magari anche nei lineamenti, non sono uguali a noi, né tantomeno una nostra estensione. Quando dicono no, perfino quando non ci ascoltano, stanno imponendo e formando la loro personalità. Lo scontro con noi è formativo per loro. Con ciò non significa che un atteggiamento del genere non ci debba spazientire, è normale anche a volte diventare un po'autoritari, quando in ballo c'è la sicurezza del nostro bimbo, ma la chiave è imparare a trovare il modo giusto per comunicare.

Come farsi ascoltare dai propri figli?

La prima cosa da fare quando il bimbo non ci ascolta, è interrogarci su come noi abbiamo posto noi la richiesta. A volte modificare il tono, le parole, può essere la soluzione:

  • Domandiamoci se quello che abbiamo chiesto al bimbo è qualcosa che sa veramente fare, o se è troppo per lui: "Stai seduto composto e in silenzio!" un bimbo ha voglia di muoversi e divertirsi, non conosce i contesti sociali legati a ogni luogo o situazione, se scorrazza al posto di stare seduto come gli abbiamo chiesto è perché magari proprio non riesce a stare fermo o non ha chiare le regole sociali che si devono tenere in quel posto.
  • Motiviamo le nostre richieste: se diciamo a nostro figlio: "Quando dico no, è no", l'unico messaggio che gli arriva è che noi abbiamo il potere di limitare la sua libertà, senza alcun apparente motivo. Sederci accanto a lui e spiegargli che una cosa è meglio non farla per il suo bene, ci ascolterà.
  • Non terrorizziamoli: se a noi fa paura l'altezza e il bimbo si è arrampicato, in una situazione di sicurezza, come una parete fatta apposta per lui in un parco giochi, non ha senso dirgli "Attento che cadi!", possiamo chiedergli piuttosto di muoversi quando è sicuro, che noi siamo lì sotto.
  • Diamo il buon esempio: "Fai questo, vai di lì, siediti", sono tutte frasi che il bimbo può percepire come imposizioni, cerchiamo noi di dare il buon esempio e fare noi per primi quello che stiamo chiedendo loro di fare.
  • Muoviamoci per tempo: non ha senso gridare per tutto il parco "Sbrigati che siamo in ritardo, scendi dallo scivolo", è molto meglio preparare il bimbo a quello che stiamo per fare. I piccoli non hanno la concezione del tempo ma possiamo dire loro "Ancora 5 discese dallo scivolo e poi dobbiamo andare a casa".
  • Non facciamo paragoni con gli altri: a volte non essere ascoltati dai nostri bimbi in pubblico, può darci l'idea che forse gli altri genitori ci giudicheranno. Sentiamo la nostra autorevolezza venire meno, ma non serve fare paragoni, tutti i bimbi fanno i capricci, tutti i bimbi non ascoltano, sono fasi della vita e con i giusti stratagemmi si superano.

Non lo puoi fare ora ma lo farai dopo

Possiamo usare uno stratagemma, se qualche volta il divieto o il suggerimento che diamo al bambino è volto a incastrare tutto in una tabella oraria studiata per lui ma della quale, non avendo il senso del tempo, non ne conosce il valore. Possiamo dire al bimbo che ora non può farlo, ma potrà farlo dopo. La sua richiesta insistente potrebbe trasformarsi in un desiderio, che realizzeremo a tempo debito.

bimba fa una lista

Possiamo addirittura scrivere tutti i desideri su un diario e spuntarli uno alla volta quando saranno realizzati. La cosa importante è ricordarsi di mantenere la promessa!

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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