I tagli sicuri sono un'àncora di salvezza. Si tratta delle indicazioni degli esperti per mettere nel piatto dei bambini piccini solo alimenti tagliati in modo idoneo a evitare il soffocamento, così da rendere l'autosvezzamento all'insegna della sicurezza.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia l'allattamento esclusivo fino ai 6 mesi di vita circa. Dopo questa età si inizia con lo svezzamento, che spesso spaventa i genitori. Esistono diverse modalità di svezzamento, tra cui lo svezzamento tradizionale e l'autosvezzamento. Nel caso in cui la scelta dei genitori ricada su quest'ultimo, uno dei timori è quello di non sapere come tagliare il cibo da proporre ai più piccoli di casa.
Prima di iniziare lo svezzamento, bisognerebbe capire come procedere. Non solo con quali alimenti iniziare a proporre dall'inizio e l'ordine dei cibi da introdurre, con quali modalità di cottura e condimenti, ma anche come offrire nel piatto i pezzi di verdura, di carne, di pesce o la pasta.
Cosa sono i tagli sicuri?
Con il termine "tagli sicuri" si indica la modalità con cui chi prepara il cibo ai bambini, in fase di autosvezzamento, deve tagliare gli alimenti che andrà a mettere nei loro piattini. Se con lo svezzamento classico non sussiste questo problema, con lo svezzamento autonomo è fondamentale condividere piatti che siano sicuri, per prevenire il rischio di soffocamento.
Ai nostri figli dobbiamo dare da mangiare cibo adeguato per quello che riguarda il formato e la consistenza. L'autosvezzamento permette di far assaporare il cibo "da adulti", ma dobbiamo ricordarci che loro non sanno ancora masticare bene e rischiano di soffocare con pezzi troppo grandi.
A dettare le linee guida dei tagli sicuri è il Ministero della Salute, con le “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento”, che contengono indicazioni per somministrare gli alimenti più rischiosi ai bambini con età compresa tra 0 e 5 anni. In realtà, gli esperti ci tengono a precisare che non esistono tagli sicuri al 100%: quando i bambini mangiano, un adulto deve sempre sorvegliarli, così da intervenire in caso di soffocamento con le manovre di disostruzione pediatrica delle vie aeree. Manovre che tutti coloro che hanno a che fare con i bambini dovrebbero conoscere.
Quando iniziare a dare cibi a pezzetti?
In realtà non esiste un'età precisa per dare da mangiare ai bambini cibi a pezzetti. Abbiamo già detto in precedenza che fino ai 6 mesi di vita i neonati assumono solo latte materno o latte formula (se il pediatra non ha consigliato di iniziare prima lo svezzamento).
A partire da questo momento, in accordo con il proprio pediatra, si sceglie la forma di svezzamento ritenuta più opportuna per la crescita e lo sviluppo del bambino. Qualora la scelta ricada sull'autosvezzamento, il bambino, seduto sul proprio seggiolone inizia ad assaporare cibi nuovi.
L'importante è iniziare quando capiamo che il bambino è pronto. Mai forzare i piccoli, introducendo a forza gli alimenti tagliati a pezzetti nella loro bocca. I tagli sicuri sono anche pensati a misura di piccola manina: lasciamo che sperimentino anche con il tatto la nuova consistenza dei cibi solidi, prima di assaggiarli con le gengive e le papille gustative.
Proponendo una varietà di alimenti nei piatti dei più piccini, possiamo aiutarli a provare nuovi sapori, nuovi formati e nuove consistenze, prestando attenzione, ovviamente, ai cibi a maggior rischio soffocamento. Ricordiamo che in questa fase è sempre importante confrontarsi con il pediatra per stabilire quali alimenti offrire al bambino e in che modalità prepararli.
Quali sono i cibi a maggior rischio soffocamento?
Partendo dal presupposto che dobbiamo prestare attenzione a tutti i cibi, ce ne sono alcuni che meritano una premura maggiore nella loro preparazione. Per i quali, cioè, è necessario seguire le indicazioni sui tagli sicuri.
I cibi maggiormente a rischio soffocamento sono:
- Alimenti con filamenti, come il finocchio e i sedani crudi
- Cibi che si accartocciano in bocca, come gli spinaci oppure ogni verdura a foglia che abbiamo prima cotto, così come l'insalata tagliata troppo grande
- Alimenti che cambiano la loro consistenza dopo la cottura (come la mozzarella che diventa filante ed è pericolosa se ingerita senza averla masticata bene)
- Cibi morbidi e gommosi come seppie, gamberetti e polpi
- Affettati con il grasso non eliminato e serviti senza essere tagliati
- Alimenti duri di piccole dimensioni come le caramelle e i pop corn, che sono pericolosi sempre
Come tagliare i cibi in svezzamento
Lo stesso Ministero della Salute dà indicazioni su come tagliare in modo sicuro il cibo durante lo svezzamento. Non esiste un unico modo: per ogni alimento bisogna seguire alcuni consigli precisi, in base a forma, consistenza dell'ingrediente crudo o cotto, della modalità di masticazione necessaria per il suo consumo, che il bimbo potrebbe non avere ancora imparato a fare.
Fino a 18 mesi meglio proporre solo cibi morbidi ai bambini, perché prima non si sono ancora sviluppati i denti deputati alla triturazione degli alimenti: per capire se quello che proponiamo è abbastanza morbido, non dovremo far altro che schiacciare i pezzetti tra pollice e indice. Se si sfaldano, allora sono sicuri. Invece, se si spezzano sono potenzialmente pericolosi.
Gli esperti sottolineano poi come come trattare determinati cibi considerati a rischio soffocamento. Si inizia con gli alimenti molli o scivolosi:
- Uva, rimuovere semi e tagliare gli acini nel senso della lunghezza
- Ciliegia, togliere il nocciolo e tagliare in quattro parti
- Wurstel, tagliare in quattro parti nel senso della lunghezza e poi in pezzi più piccoli (no al taglio a rondella)
- Frutta a guscio e arachidi, tagliare in pezzi piccolissimi
- Mozzarella, tagliare a piccoli pezzi ed evitare di aggiungerla a piatti caldi (Quando fonde, può inglobare altri ingredienti)
- Pomodorini e olive, tagliare in quattro parti e non a metà e poi in pezzi ancora più piccoli
- Kiwi, tagliare nel senso della lunghezza e poi ricavare pezzi più piccoli (no al taglio a rondella)
Per quello che riguarda gli alimenti duri o secchi, ecco le indicazioni:
- Carote, tagliare nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli (no al taglio a rondella)
- Finocchio crudo e sedano, togliere prima i filamenti e poi tagliare in piccoli pezzi
- Noci, come la frutta a guscio vanno sminuzzate in pezzi piccoli
Ci sono poi gli alimenti solidi e semisolidi, come ad esempio:
- Gnocchi, da non abbinare con formaggi che si sciolgono
- Pasta, da prediligere i formati piccoli
E gli alimenti appiccicosi:
- Carne o pezzi di formaggio, da tagliare a pezzetti piccoli
- Prosciutto crudo, da offrire senza il grasso, non nel formato della fetta intera, ma in pezzi più piccoli
- Burro e formaggi densi, da spalmare sul pane
- Mela e pera, da tagliare in pezzi piccoli, meglio grattugiare nel primo anno di vita
- Pesca, prugna e susina: togliere il nocciolo e poi tagliare in pezzi piccolissimi o frullare
- Uvetta e frutta secca, tagliare in pezzi piccolissimi
Pediatri, medici ed esperti sono concordi nel suggerire di evitare caramelle gelatinose, confetti, pop corn, caramelle dure, frutta candita, caramelle gommose, gomme da masticare, marshmallow.