Quand’è il momento giusto per fare il test di gravidanza? Oggi vi spiego come funziona questo strumento e, di conseguenza, quanto tempo si dovrebbe aspettare per avere una risposta il più sicura possibile.
Come funziona il test di gravidanza?
Tutto ruota intorno alla gonadotropina corionica umana. E che cos’è? In breve è detta hCG, ma con parole ancora più semplici sarebbe il cosiddetto “ormone della gravidanza”.
Questa hCG è una proteina che viene prodotta dal sinciziotrofoblasto. È lo strato di cellule che riveste l'embrione, dal quale si originerà poi la placenta. Il fatto che venga rilevata la presenza di questa proteina vuol dire, quindi, che qualcosa nel corpo sta cambiando o, per meglio dire, si sta formando.
Ma vi dirò di più: dal momento che la sua quantità tende ad aumentare in maniera piuttosto costante durante i primi mesi di gravidanza, la sua misurazione permette di svelare con una certa precisione a che punto della gravidanza ci si trovi.
Una volta in circolo, l’hCG la si può trovare nel sangue come nelle urine. La gonadotropina si divide in due parti: la subunità alfa e la beta. Tutti i test si basano sull'individuazione della parte beta dell'ormone, sia su urine che su sangue, motivo per il quale può darsi la conosciate direttamente come beta hCG.
La beta hCG inizia a formarsi intorno alla seconda settimana dopo il concepimento e, da quel momento, la sua quantità in corpo aumenta in maniera esponenziale fino ad assestarsi intorno al terzo mese, quando raggiunge il suo picco massimo.
Quanti test di gravidanza esistono?
Esistono due tipologie di test di gravidanza: uno di tipo quantitativo (che misura appunto la quantità di beta hCG) e uno di tipo qualitativo (che fornisce semplicemente un esito positivo o negativo sulla sua presenza nel corpo).
Il test di tipo quantitativo ci permette di scoprire non solo l’esistenza di una gravidanza, ma anche a che punto è, mentre il test di tipo qualitativo si limita a dirci se la gravidanza si è instaurata, ovvero se effettivamente c'è una gravidanza in corso.
Il test di tipo quantitativo si può fare in laboratorio con un prelievo del sangue ed è quindi altamente affidabile. Solitamente occorre aspettare una decina di giorni dall'ipotetico concepimento per fare questo tipo di test.
Il motivo, come avrete potuto intuire prima, è legato al fatto che la proteina hCG non viene prodotta prima di 7-10 giorni dopo il concepimento. Per avere invece una risposta dal laboratorio si dovrà aspettare giusto qualche ora.
Se invece proprio non ce la fate ad aspettare, beh c’è il test di tipo qualitativo in cui serve solo un campione di urine e che si può fare anche a casa.
La maggior parte di questi test funzionano grazie a una striscia reattiva che, esposta al getto di urina, cambia colore in presenza di beta hCG. Nel caso di un test fai da te è bene tenere a mente un paio di cose che possono influenzare il risultato:
- la variabilità del ciclo mestruale, che in molte donne ha una durata irregolare e cambia di mese in mese
- la sensibilità del kit comprato per l’esame, da cui dipende la quantità minima di beta hCG che il test è in grado di rilevare.
Quando fare il test di gravidanza?
Ovviamente è inutile sottoporsi al test casalingo nei giorni immediatamente successivi al rapporto. Il rischio sarebbe quello di ottenere un cosiddetto falso negativo, dal momento che la produzione di hCG non è ancora cominciata. Anche in questo caso è meglio aspettare un paio di settimane per essere davvero sicuri, come suggerito dal Ministero della Salute.
In caso di risultato positivo del test su urine, la probabilità di errore è di appena l’1%. Le cause di un falso positivo sono infatti rarissime infatti. Tra queste c’è
- un aborto spontaneo;
- un'infezione urinaria in corso;
- la presenza di cisti ovariche;
- l'utilizzo di test scaduti o non correttamente conservati;
- l’assunzione di farmaci contenenti beta hGC;
- l’insorgenza di tumori che generano beta hGC
- la presenza per altri motivi di beta hGC nel corpo.
Diverso è il caso in cui esca negativo: qui l’attendibilità diminuisce un pochino, motivo per il quale (se dovessimo avere ancora dei dubbi) sarebbe bene ripeterlo (meglio se in laboratorio).
La cause di un falso negativo possono essere:
- un test scaduto o difettoso
- un test fatto troppo presto
- un contenitore delle urine contaminato
- livelli di beta hCG così alti da bloccare l’anticorpo che li dovrebbe tracciare (questo è conosciuto in medicina come “effetto Hook”)
- una gravidanza extrauterina, cioè una gravidanza in cui l'impianto dell'ovulo fecondato avviene in sedi diverse dalla cavità uterina
- l'aver bevuto una quantità eccessiva di liquidi, che diluiscono i livelli di hCG nell’urina.
Un piccolo consiglio: il momento migliore per fare il test di gravidanza è al mattino. Appena svegli infatti la concentrazione di beta hCG nelle urine è più alta e l’esito del test dovrebbe essere ancora più attendibile.
In ogni caso, come avete potuto intuire, ripetere il test è quasi sempre una buona idea. E va anche specificato che, per quanto ci fornisca molte informazioni, il test non sostituisce, comunque, la diagnosi ecografica e clinica. È quindi sempre bene seguire le indicazioni del nostro ginecologo o dell'ostetrica di riferimento.
Questo perché la crescita regolare dei valori è un buon indicatore ma, ovviamente, non può essere il nostro unico parametro di riferimento. Valori alterati, che devono sempre essere valutati da un professionista esperto, potrebbero essere la spia di alcune complicazioni, come la gravidanza extrauterina di cui vi ho parlato, ma anche di una gravidanza gemellare (caratterizzato da livelli più alti di beta hCG) o di tumori, dal momento che la gonadotropina corionica umana funziona anche da marcatore per alcuni tipi di tumore.
In questi casi è bene ovviamente rivolgersi a una specialista, che saprà guidarci su tutto il da farsi.