"Il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) è un'autorità amministrativa indipendente istituita dalla cosiddetta legge sulla privacy, poi disciplinata dal Codice in materia di protezione dei dati personali, come modificato dal Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101″: questa è la definizione ufficiale rispetto al Garante della Privacy, ma cosa significa in linguaggio più comprensibile? Perché è così importante? E perché se ne parla tanto in relazione ai minori e alla loro tutela?
Di fatto il Garante della Privacy è un organismo essenziale nella protezione dei dati personali, compresi quelli dei minorenni, che non hanno gli strumenti né le conoscenze per conoscere la loro situazione e i loro diritti in quest'ambito. Garantendo il rispetto delle leggi sulla privacy e dei diritti dei bambini, contribuisce in modo significativo a proteggere la riservatezza dei nostri figli e a mantenerli al sicuro soprattutto nel mondo in cui viviamo oggigiorno, tanto fisico quanto digitale.
Il ruolo del Garante della Privacy
Il Garante della Privacy, ricapitolando, è un'autorità indipendente il cui principale compito è garantire che le informazioni personali dei cittadini e delle cittadine siano trattate in modo corretto e in linea con la legge.
Una garanzia che si fa ancora più importante e delicata quando si tratta dei dati dei minori: la protezione dei bambini e dei ragazzi è una priorità assoluta, anche solo per il fatto che sono le persone adulte a farsene carico, dal momento che loro fino a 18 anni sono sotto la tutela dei propri tutori.
Il Garante e i minori
Il compito del Garante si basa su leggi e regolamenti che definiscono come i dati personali possono essere raccolti, utilizzati e conservati. Uno dei principali punti di riferimento è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati dell'Unione Europea (il noto GDPR), che stabilisce standard rigorosi per la gestione dei dati personali, ma anche dal "Codice in materia di protezione dei dati personali" (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), che è comunque adeguato alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 (il GDPR). Questi riguardano anche i diritti dei minorenni e delle minorenni
In questo senso, uno dei modi in cui il garante della privacy può aiutare i nostri figli è attraverso la supervisione delle leggi sulla privacy che riguardano esplicitamente i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze. Le leggi italiane ed europee stabiliscono infatti regole chiare sul trattamento dei dati personali, inclusi quelli dei minori. Ad esempio, il GDPR richiede il consenso esplicito dei genitori o dei tutori legali prima di raccogliere dati personali da bambini e ragazzi di età inferiore ai 16 anni.
I compiti del Garante
A questo punto è possibile portare qualche esempio del lavoro concreto che il garante della privacy, e in particolare esempi di azioni che può compiere per proteggere i nostri figli.
- Il Garante controlla che i trattamenti di dati personali siano conformi al Regolamento e alle leggi e ai regolamenti nazionali e prescrive ai responsabili le misure da adottare "per svolgere correttamente il trattamento nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali degli individui"
- Collaborare con le altre autorità di controllo e prestare assistenza reciproca al fine di garantire l'applicazione e l'attuazione coerente del Regolamento
- Esamina i reclami
- Ammonisce i responsabili e impone una limitazione provvisoria o definitiva, ma può anche ordinare la rettifica, la cancellazione di dati personali o la limitazione del trattamento
- Adotta i provvedimenti previsti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali;
- Stabilisce l'età minima a cui i minori possono utilizzare servizi online senza il consenso dei genitori. Questo garantisce che i bambini non siano esposti a rischi online in modo inappropriato.
- Vigila affinché i dati sensibili dei minori, come quelli sulla loro salute o sulle loro opinioni politiche o religiose, siano trattati con particolare attenzione e non siano oggetto di abusi.
- I minori hanno il diritto di richiedere la rimozione dei propri dati personali da internet, in particolare se sono stati condivisi quando erano troppo giovani per comprendere appieno le implicazioni. Il Garante interviene per garantire che questo diritto sia rispettato.