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Il lutto perinatale è un tema toccante e delicato, spesso circondato da silenzi e incomprensioni. Tale termine, che può non essere familiare a tutti, si riferisce alla perdita di un bambino durante la gravidanza o poco dopo il parto, ossia nel periodo definito "perinatale".
Questo tipo di lutto è un'esperienza profondamente dolorosa e complessa, che richiede una comprensione empatica e un supporto adeguato, eppure troppo spesso si tende a sottovalutare o ridimensionare la portata di questo trauma, con conseguenze psicologiche potenzialmente devastanti per la famiglia.
Ecco perché dal 2007 in molti Paesi del mondo – Italia inclusa – si celebra il BabyLoss Awareness Day, la "giornata per la consapevolezza della perdita di un bimbo" che ogni 15 ottobre mira a sensibilizzare la popolazione riguardo un argomento complesso ma merita di essere trattato e discusso.
Conoscere la profondità del problema può infatti evitare che migliaia di persone vengano abbandonate alla propria sofferenza, una sofferenza che molte donne celano dietro un velo di apparente normalità ma che giorno dopo giorno continua a divorare le loro esistenze.
Cos'è il lutto perinatale
Il lutto perinatale si verifica quando una madre o una famiglia subisce la perdita di un bambino attraverso una serie di eventi, come aborto spontaneo, morte fetale, nascita prematura seguita dalla morte neonatale, o altre situazioni in cui il bambino non sopravvive il periodo perinatale.
Questo dolore è un'esperienza unica, diversa dal lutto per la perdita di una persona cara, poiché coinvolge sia il legame emotivo con il bambino non ancora nato che le speranze e i sogni futuri legati a lui.
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«Si tratta di lutto a tutti gli effetti, talvolta ancora più sconvolgente poiché non si tratta solo di elaborare la perdita di una persona cara, ma di elaborare la perdita di tutta la progettualità, di tutte le fantasie coltivate durante la gravidanza» ci spiega la Dott.ssa Nicoletta Agostinelli, psicologa e psicoterapeuta.
«È un colpo che sovverte l’ordine naturale delle cose e dunque risulta ancora più dura da affrontare».
L'impatto del lutto perinatale
Il lutto perinatale ha un impatto emotivo, fisico e psicologico profondo sulle famiglie coinvolte. Le emozioni variano da persona a persona, ma spesso includono tristezza, rabbia, colpa, confusione e un senso di vuoto che però non sempre viene esplicitato.
Il processo di lutto può durare anche molto a lungo e può essere complicato da un senso di isolamento, poiché la società e talvolta anche gli stessi cari faticano a riconoscere e sostenere a dovere questa forma di dolore.
Le mamme che vivono il lutto perinatale possono infatti sperimentare una gamma di emozioni complesse.
Possono sentirsi in colpa, chiedendosi se abbiano fatto qualcosa di sbagliato durante la gravidanza, o possono provare una profonda tristezza per ciò che avrebbero potuto essere.
I partner invece possono sperimentare una frustrante sensazione di impotenza nel vedere la sofferenza della compagna e comincia ad attraversare un proprio processo di elaborazione del lutto.
Tutto ciò ovviamente si riverbera anche nelle dinamiche interne alla famiglia e, se ci sono, nel rapporto con gli altri figli
Affrontare il lutto perinatale
Affrontare il lutto perinatale richiede tempo, pazienza e sostegno, senza soluzioni "cotte e mangiate" o approcci superficiali. Ciascuna esperienza rappresenta un caso a sé e non esistono rimedi buoni per tutte le stagioni, poiché siamo tutti diversi e abbiamo tutti tempistiche e modalità differenti per superare il dolore.
«Il lutto perinatale non si può affrontare con consigli semplicistici come “provate subito a rifare un altro figlio”, un suggerimento spesso dato in buona fede da chi ci sta vicino ma che assolutamente non cura le ferite di un lutto che deve essere metabolizzato» afferma infatti Agostinelli.
È importante dunque accettare le proprie emozioni e i sentimenti che emergono, senza giudizio. Poi si possono trovare spazi sicuri in cui condividere il dolore e le esperienze. Molti genitori trovano conforto nei gruppi di supporto perinatale, dove possono connettersi con altre persone che hanno vissuto situazioni simili.
«Il rispetto dei tempi e un supporto psicologico adeguato rimangono quindi i due aspetti fondamentali per superare questa tragedia e se tali elementi non possono essere trovati all’esterno è bene ricorrere alla terapia» conclude Agostinelli.
La terapia individuale o familiare può infatti rilevarsi una risorsa preziosa per esplorare i sentimenti e apprendere a gestirli in modo sano. Accettare che il processo di guarigione non segue un percorso lineare e che ci saranno alti e bassi è il primo passo da compiere verso il lungo e tortuoso percorso di guarigione.
Insomma, il lutto perinatale è un viaggio difficile, ma con il tempo e il supporto adeguato, è possibile trovare la via verso la guarigione. È importante però che la società e il sistema sanitario riconoscano e rispettino la complessità di questa esperienza e offrano il supporto necessario alle famiglie colpite.
