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29 Marzo 2024
15:00

Cos’è il metodo Ferber e controversie da conoscere: tutte le cose da sapere

Il metodo Ferber è una tecnica che i genitori potrebbero usare per far addormentare da soli neonati e bambini. Ha però dei limiti e non tutti sono concordi con questa modalità.

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Cos’è il metodo Ferber e controversie da conoscere: tutte le cose da sapere
metodo Ferber

Il momento del riposo notturno in una casa quando ci sono dei bambini non è mai troppo semplice. Ci sono piccoli che riescono fin dalla nascita ad addormentarsi da soli senza alcun problema ed altri che, invece, non ne sono capaci. Ci sono molte tecniche che i genitori possono provare per provare a insegnare ai bimbi ad addormentarsi da soli. Come ad esempio il metodo Ferber, un programma di allenamento del sonno del neonato che ha dei pro e dei contro.

Insegnare ai bambini piccoli ad addormentarsi da soli è possibile, ovviamente, anche se bisogna rispettare i tempi di ogni bimbo. Per le famiglie può essere un modo per riposare meglio durante la notte, dal momento che un neonato che non dorme non permette al resto della famiglia, genitori e fratelli o sorelle, di riposare.

Cos'è il metodo Ferber

Il metodo Ferber prende il nome dal Dottor Richard Ferber, che per primo lo ha ideato. Da decenni spiega ai genitori come è possibile insegnare ai bambini ad addormentarsi da soli e a riprendere il sonno in modo autonomo durante gli inevitabili risvegli notturni. Un sogno per ogni genitore, non sempre facile da realizzare. Lui, però, promette di riuscirci in modo semplice, con un vero e proprio programma di allenamento al sonno.

Come funziona il metodo Ferber

Questa tecnica si basa sul principio che non bisogna consolare e prendere in braccio subito il bambino che piange quando deve addormentarsi o si è appena svegliato durante la notte. Bisogna, infatti, lasciarlo piangere. Il medico invita i genitori a mettere a letto i bimbi quando sono ancora svegli e non andare da loro se piangono o chiamano, se non dopo un intervallo di tempo che diventerà più lungo man mano che i giorni di "addestramento" passano. In pratica, il primo giorno potremo intervenire dopo un paio di minuti, il secondo dopo 4 e così via. Fino ad arrivare anche alle mezz'ore di attesa.

Prima della messa a letto, però, bisogna seguire il rito della buonanotte, che si ripete uguale ogni sera, così da far abituare il bimbo al fatto che a quell'ora si va a dormire. Pian piano capirà anche come dovrà addormentarsi da solo, mancando il punto di riferimento dei genitori che arrivano immediatamente non appena si lamenta del fatto di non essersi addormentato.

sonno dei bambini

I pro e i contro del metodo Ferber

Il metodo Ferber aiuta a garantire una certa regolarità per quanto riguarda il rituale della messa a letto e funziona per ridurre il numero di risvegli durante la notte. Il rischio è quello che il bimbo possa sviluppare il senso di abbandono: non vedendo arrivare i genitori nel momento in cui ne avrebbe maggiormente bisogno, potrebbe sperimentare dei traumi e una frustrazione difficili da superare.

C'è anche chi lamenta il fatto che si tratta di un metodo stressante per il bambino e per nulla rilassante, dal momento che viene lasciato da solo ad affrontare una capacità che non ha ancora interiorizzato. Si tratta di una pratica da prendere con le pinze e magari da adattare in base a ogni situazione famigliare: non tutti i bambini sono uguali e reagiscono allo stesso modo.

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