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10 Aprile 2023
17:00

Sacco nanna per neonati: a cosa serve, come si usa e perché è importante

Il sacco nanna è un involucro chiuso ai lati e sul fondo in cui il bimbo può dormire al caldo e senza scoprirsi. Ma quando si può iniziare ad usarlo? Come scegliere quello giusto per il nostro bebè? Ed è vero che riduce il rischio di soffocamento?

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Sacco nanna per neonati: a cosa serve, come si usa e perché è importante
sacco nanna neonato no soffocamento

Durante il sonno i bimbi piccoli possono essere davvero irrequieti: scalciano, sbracciano e si scoprono in continuazione, costringendo mamma e papà a frequenti controlli per imboccare i lenzuoli e assicurarsi che non vengano assunte posizioni pericolose.

Per risolvere questo problema, negli ultimi anni si sta affermando sempre di più l’utilizzo del sacco nanna, una “tasca” per il riposo del bebè che ha incassato anche l’apprezzamento di pediatri e specialisti per il comfort e il ruolo giocato nello scongiurare alcuni pericoli come il soffocamento in culla.

Cos’è il sacco nanna?

Il concept dietro questo oggetto è molto semplice e intuitivo: si tratta di una sacca per neonati chiusa sul fondo e dotata di comoda zip, alla stregua di un sacco a pelo in miniatura, in cui i bebè possono dormire avvolti da un involucro caldo, rilassante e confortevole che, pur senza stringere eccessivamente, impedirà loro di scoprirsi durante il sonno. Un bel vantaggio rispetto a copertine e lenzuola che possono disturbare il sonno o coprire interamente il volto del bimbo (con conseguente pericolo di soffocamento).

Usarlo poi è davvero semplice: basta infilare il bambino nel sacco (partendo dai piedini) e poi tigrare su la cerniera. E se il materiale lo consente, può essere usato anche all’esterno per le passeggiate invernali nel passeggino.

Quando usare il sacco nanna?

Queste speciali sacche per bimbi sono consigliate fin dalle prime settimane di vita, tanto che alcuni ospedali italiani hanno iniziato ad introdurle nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale per cullare i piccoli nati prematuri con un “abbraccio” caldo e accogliente che ricordi loro l’ambiente uterino.

Le sacche per i bimbi prematuri però, appartengono ad una tipologia speciale e pensata appositamente per casi specifici. Normalmente, infatti, i sacchi nanna vengono indicati per bambini che abbiano raggiunto i 3,5/4 kg di peso.

Come scegliere il sacco nanna giusto?

Al momento di scegliere il sacco nanna per il proprio figlio, la prima cosa da ricordare è che questo accessorio rimane confortevole e sicuro fintantoché vengono rispettate le dimensioni del piccolo ospite. Una sacca troppo grande rischierebbe di far scivolare il bimbo al suo interno, con il pericolo di coprire naso e bocca e ostacolarne la corretta respirazione, mentre una sacca troppo piccola potrebbe impedire al piccolo ogni tipo di movimento. Dunque trovare il sacco nanna della giusta taglia non è importante, bensì fondamentale!

I sacchi nanna vengono scelti in base alla misura, al peso dei bimbi e alla stagione in cui verranno indossati

Un altro aspetto rilevante e di cui tenere conto risiede nel fatto che questo sacco a pelo minion deve sì proteggere e riscaldare il bambino, ma questo non significa che al suo interno si debba percepire la temperatura di un vulcano in eruzione. La sacca non deve essere troppo calda da fare sudare il piccolo quindi, nei mesi estivi e primaverili è meglio non utilizzare i capi prodotti con tessuti eccessivamente pesanti.

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Il nostro consiglio? Prestare attenzione al Tog del capo che andremo ad acquistare. Il Tog è infatti l’unità di misura che definisce la capacità d’isolamento termica di un capo, definita dallo spessore e dal tipo di tessuto: più alto è il valore, maggiore è la capacità di tenere al caldo in relazione alle temperature esterne. Per i sacchi nanna in genere i valori consigliati si aggirano tra 0,5 e 1  per quelli estivi a intorno al 2 per i modelli invernali.

Il mercato moderno offre un’ampia gamma di scelta, con differenti modelli adatti ad ogni necessità e periodo dell’anno. Oltre alla classica sacca chiusa e quella con effetto fasciatura infatti possiamo trovare:

  • Sacco nanna con le bretelle, che lascia libere le braccia.
  • Sacco nanna con le maniche, che nei periodi invernali copre le braccia pur lasciandole libere.
  • Sacco nanna con i piedini, che conferisce libertà di movimento anche alle gambe e può consente ai bimbi di gattonare.

Rischio soffocamento: meglio il sacco nanna o coperta?

Benché non siano ancora stati condotti studi scientifici approfonditi che attestino un’effettiva riduzione dei rischi di morte in culla (SIDS, Sudden Infant Death Syndrome), la sacca per neonati si presenta più sicura rispetto alle tradizionali copertine, se non altro per il fatto che la conformazione dell’involucro – se della taglia giusta per il suo “ospite” – impedisce che il tessuto possa coprire interamente il volto del bebè.

sacco nanna contro rischio soffocamento

Inoltre, la forma avvolgente del sacco evita anche che il piccolo possa scivolare o cadere dal lettino. A patto ovviamente che la zip sia ben chiusa.

Fino a quando si può dormire nel sacco nanna?

Quasi tutte le sacche consigliano un utilizzo fino ai 36 mesi di vita. In verità però, a stabilire la giusta durata è solo il nostro bambino. Se fino ai 4 anni si trova a suo agio nel sacco (e le dimensioni glielo consentono) perché farne a meno?

Fonti mediche:
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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