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29 Maggio 2023
11:00

Cos’è l’adozione mite e quando vi si ricorre

L'adozione mite è un tipo di adozione che prevede che la famiglia adottante, nel pieno interesse del minore, garantisca il legame e il rapporto continuo con la famiglia d'origine. Segue determinati requisiti previsti dalla legge italiana e vi si ricorre quando i genitori biologici non sono più idonei a prendersi cura del minore.

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Cos’è l’adozione mite e quando vi si ricorre
adozione mite

L'adozione mite indica in giurisprudenza la possibilità di adottare un bambino da parte di una famiglia che si impegna a non far perdere i contatti con i genitori biologici. L'interesse del minore va sempre tutelato: se la famiglia naturale non può occuparsi di lui, può essere affidato a genitori adottivi, che non devono mai fargli perdere il contatto con il nucleo famigliare d'origine.

Si tratta di un tipo di adozione al quale si può ricorrere in condizioni e situazioni molto particolari, come l'inidoneità genitoriale, per preservare il diritto del bambino a vivere in un ambiente sano e sicuro, ma anche quello di continuare ad avere un rapporto con i genitori naturali. Il legame con loro non viene "spezzato" in seguito all'adozione mite.

Come funziona l'adozione

L'adozione è un processo che segue determinati requisiti previsti dalla legge italiana per dar vita a un rapporto tra genitori e figli anche quando non c'è alcun legame di sangue.

In Italia possono essere adottati:

  • minori italiani o stranieri abbandonati, privi di assistenza da parte di genitori o parenti che dovrebbero invece prendersene cura (la condizione, però, deve essere permanente: in caso di temporaneità si parla di affidamento, perché il minore viene affidato in via temporanea a un'altra famiglia fino a quando i genitori naturali non potranno provvedere di nuovo a lui)
  • maggiorenni, per continuare con il cognome di famiglia o garantire l'eredità famigliare

Nel primo caso, chi vuole adottare un minore in Italia deve avere i seguenti requisiti:

  • essere sposati da almeno tre anni
  • avere un'età superiore al minore di 18 anni, ma non più di 45 anni
  • avere le possibilità di mantenere, istruire ed educare il minore

Oltre a questi requisiti, bisogna anche superare test psicologici, incontrare gli assistenti sociali per diverse valutazioni, seguire un corso: solo così si può ottenere l'idoneità per affrontare un'adozione nazionale o internazionale.

Le tipologie di adozione

La legge italiana prevede diversi tipi di adozione:

  1. adozione legittimante: il minore diventa figlio dei genitori adottivi, prendendo anche il cognome e interrompendo ogni rapporto o legame con la famiglia di origine (fatta eccezione per legge dai divieti matrimoniali)
  2. adozione non legittimante o adozione in casi particolari: il minore viene adottato ma mantiene il suo cognome, che trova posto dopo quello dei genitori adottivi, non ha legami di parentela con componenti della famiglia adottiva e ha ancora degli obblighi nei confronti dei genitori biologici

Esiste poi l'adozione mite.

adozione mite giurisprudenza

Cos'è l'adozione mite?

L'adozione mite è un termine giuridico che rappresenta un tipo di adozione al quale si ricorre quando i genitori biologici non sono più idonei a prendersi cura del minore. Nel pieno interesse di quest'ultimo, si continua a mantenere un rapporto con la famiglia d'origine anche dopo l'adozione. Dura al massimo due anni ed è un'opzione che il giudice deve vagliare con estrema cura e che si attua in casi particolari.

L'adozione mite consente di mantenere il legame con i genitori biologici

Al contrario, infatti, dell'adozione legittimante, nella quale viene interrotto ogni rapporto con la famiglia naturale, in caso di adozione mite il giudice, nell'interesse del minore a conservare il legame con i genitori biologici, per l'affetto che questi hanno dimostrato nei confronti del figlio, pur non potendosi occupare di lui in maniera adeguata e idonea. L'adozione legittimante deve essere proprio la scelta ultima, prima della quale si possono decidere opzioni differenti come l'adozione mite per non far perdere il contatto con i genitori biologici.

Corte di Cassazione, infatti, l'adozione legittimante deve essere l'extrema ratio, l'ultima decisione possibile in caso di problemi dei genitori naturali a prendersi cura del minore.

Quando può essere applicata l'adozione mite

Si può ricorrere all'adozione mite in casi specifici, cioè quando gli impedimenti dei genitori biologici a prendersi cura dei propri figli non siano troppo gravi e questi abbiano dimostrato amore, interesse, dedizione nei confronti dei bambini. Il giudice potrebbe optare per questo tipo di adozione in caso di problemi economici o di salute.

La decisione è presa nel solo ed esclusivo interesse dei diritti e del benessere dei minori

Per i genitori adottivi potrebbe essere una situazione che potrebbe spaventare, visto che il legame con la famiglia di origine viene mantenuto. Ma la decisione è presa solo nel pieno rispetto del minore, che così può rimanere in contatto con i genitori biologici, crescendo in un ambiente famigliare più sereno, sicuro, stabile rispetto a quello d'origine.

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