I bimbi sono mossi da un'inesauribile curiosità per tutto ciò che li circonda e in mancanza della parola, sono proprio i cinque sensi – vista, tatto, gusto, udito e olfatto – i grandi strumenti per scoprire il mondo.
Fin dal primo anno di vita dunque, "allenare" le percezioni diventa importantissimo per lo sviluppo cognitivo dei piccoli e quale modo migliore per farlo se non attraverso il gioco? Per questo è nato il cubo sensoriale, un giocattolo spesso associato al Metodo Montessori che punta proprio a solleticare i sensi e favorire la crescita attraverso l'esperienza.
Cos'è il cubo sensoriale?
Il cubo può essere realizzato in diversi materiali (stoffa, legno, tessuto ecc..) ma la sua particolarità risiede nella grande varietà di accessori presenti su tutta la superficie dei sei lati del solido.
Ogni faccia del cubo è infatti arricchita con sonagli, lacci, numeri colorati, pulsanti, leve, fiocchi e figure in rilevo che offrono percezioni tattili diverse, dal soffice al ruvido. Più uno strumento d'apprendimento dunque, che un semplice giocattolo, tanto che molti esperti inseriscono l'utilizzo di questo oggetto all'interno di una pedagogia come quella montessoriana, volta alla sollecitazione di tutte le abilità del bambino.
I benefici del cubo sensoriale
I bambini piccoli hanno bisogno di stringere un legame molto profondo con l'oggetto delle loro attenzioni e per questo lo manipolano, lo mettono in bocca, lo osservano da ogni angolazione.
Il cubo sensoriale viene concepito proprio per questo scopo: stimolare i sensi e favorire lo sviluppo cognitivo attraverso l'esplorazione di forme, consistenze, materiali e colori differenti tra loro.
Un gioco montessoriano?
Benché non venga espressamente citato dai dettami di Maria Montessori – fondatrice del rivoluzionario approccio pedagogico che vede il bambino come protagonista della propria stessa crescita – il cubo sensoriale ne rispetta alla perfezione i principi di scoperta in autonomia del mondo per favorire lo sviluppo motorio, la percezione di sé in relazione alla realtà circostante e la crescita intellettiva.
Fai da te
Il mercato offre un'amplissima scelta in fatto di cubi sensoriali. I più creativi però possono benissimo costruirsene uno da soli.
Basta fare incetta di stoffe, ritagli di cartoni o piccoli oggetti adatti alla manipolazioni da parte dei bimbi per realizzare fantastici collage sensoriali da applicare alle facce del nostro cubo. Assicuriamoci però di utilizzare materiali sicuri e prodotti non tossici per l'applicazione dei vari accessori (colle, adesivi ecc..). In questo caso Internet può rivelarsi un ottimo alleato, con tantissimi tutorial affidabili e facili da mettere in pratica.
Cubo sensoriale e autismo
Come spesso accade quando un prodotto inizia a mostrarsi appetibile sul mercato, alcuni rivenditori attribuiscono al giocattolo più benefici di quanti in realtà possa portare. Diffidiamo dunque di tutti quegli annunci che mettono in correlazione il cubo sensoriale con l'autismo.
Non solo i disturbi dello spettro autistico sono soliti manifestarsi tra il secondo e il terzo anno di vita – dunque una fascia d'età già piuttosto avanzata per l'utilizzo del cubo – ma le applicazioni del gioco non hanno nulla a che spartire con la diagnosi o il trattamento di una simile condizione.