Andare in vacanze senza i genitori è un’esperienza bellissima, che i ragazzi iniziano a richiedere appena si sentono grandi. É però importante prima di organizzare una partenza essere consapevoli dei limiti di legge e di quelle che sono le opzioni a disposizione, perché una vacanza deve essere tale anche per i piccoli di casa.
A che età il bambino può andare in vacanza senza genitori
I summer camp, quelle che una volta si chiamavano colonie, o le vacanze studio accolgono i bambini a partire dei 6 anni. I bambini, però, devono essere in grado di lavarsi e vestirsi da soli, ma anche di mangiare senza aiuti. É ovvio che in queste strutture i piccoli vengono comunque assistiti in tutto, ma quando si è in tanti l'autonomia è un requisito fondamentale. Un’altra cosa importante devono sopportare serenamente la distanza da casa. Un bambino che piange e si dispera perché sente la mancanza della sua mamma e del suo papà o che la sera non riesce a dormire non solo è un bambino che non si diverte, ma è anche un piccolo che probabilmente disturberà l’atmosfera serena.
Per essere sicuri che i bimbi possano davvero godersi il soggiorno sarebbe opportuno attendere almeno gli 8/9 anni: prima la fatica emotiva potrebbe davvero essere troppo da sopportare. É meglio, se c’è la disponibilità, iniziare con delle vacanze con familiari, come i nonni o gli zii, o con altre figure molto vicine al bambino, come amici di famiglia con bambini della stessa età.
Come aiutare il bambino a superare la lontananza
Il bambino potrebbe faticare a superare la lontananza soprattutto i primi giorni. Una volta entrato in una routine e dopo aver fatto amicizia, probabilmente non soffrirà più per la malinconia iniziale. Comunque, possiamo dargli:
- Un oggetto della mamma o del papà, come una maglietta, un foulard o un braccialetto. Potrà portarlo con sé, ma deve restituirlo al genitore una volta tornato a casa.
- Una foto di famiglia. Molti bambini hanno già il cellulare e potrebbero non averne bisogno, ma se sono piccoli stampate una foto.
- Uno oggetto transizionale, come il suo pupazzo del cuore
- Un quaderno sui cui scrivere le sue impressioni e le sue esperienze, da leggere poi ai genitori.
- Un calendario: può essere molto utile dai 5 agli 8 anni per aiutarli a capire il passare del tempo.
A che età i bambini possono viaggiare da soli
Per viaggiare da soli, ovvero senza accompagnatore e supervisione di un adulto, i bambini devono aver compiuto almeno 14 anni. A questa età possono prendere il treno o l’aereo, ma devono avere un documento di riconoscimento valido, la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto a seconda della destinazione, l’eventuale visto richiesto dal Paese di destinazione, di solito per motivi di studio. Non è necessaria l’autorizzazione dei genitori al viaggio.
A che età possono pernottare da soli in hotel
Per pernottare in un hotel o in qualsiasi struttura ricettiva (anche gli ostelli), invece, devono avere compiuto 18 anni. Se sono più piccoli deve esserci un accompagnatore, che sia il genitore o un tutore, munita di autorizzazione dei genitori. E devono sempre avere un documento di riconoscimento valido.