A volte erroneamente chiamiamo il nostro piccolo feto o embrione, senza fare alcuna distinzione. In realtà embrione e feto sono due stadi diversi dello sviluppo prenatale. Il processo che dura tutta la gravidanza, durante il quale l’ovulo fecondato aumenta di dimensioni fino a quando il bimbo avrà tutte le fattezze di un bebè e sarà pronto per venire al mondo.
Il piccolo fino alla decima settimana di gravidanza è un embrione, poi diventa feto.
Quando si forma l’embrione?
Lo sviluppo del nostro bimbo inizia con il concepimento, ossia la fecondazione della cellula uovo da parte dello sperma. L’ovulo fecondato si chiama zigote, ed è solo un ammasso di cellule che si dividono ripetutamente. Fino a che, 6 giorni dopo la fecondazione, non assume la forma di una struttura sferica cava che si impianta nell’utero e si chiama blastocisti.
Da qui in avanti, più o meno dalla seconda settimana di gravidanza, il piccolo diventa un embrione e si divide in 3 strati:
- Entoderma: da cui si svilupperanno apparato digerente e respiratorio
- Mesoderma: da cui si formeranno ossa e sistema circolatorio
- Esoderma: da cui si svilupperanno unghie, capelli, sistema nervoso e pelle
Iniziano a formarsi in questa fase la maggior parte degli organi, attorno alla quinta settimana di gravidanza.
L’embrione si allunga e assume sembianze umane. Iniziano a delinearsi il cuore e i vasi sanguigni. Il cuore inizia a pompare sangue fino alla loro completa maturazione, attorno alla 12esima settimana di gravidanza.
Quando l'embrione diventa feto
Terminata la decima settimana di gravidanza, quindi al terzo mese, il piccolo non sarà più un embrione ma un feto.
Questo perché il piccolo non è più un ammasso di cellule, ma ha sempre di più l’aspetto di un bebè. Infatti, entro la 12esima settimana occuperà interamente l’utero della mamma. A 14 settimane sarà chiaro il sesso del bambino, e finalmente tra le dieci e le dodici settimane di gravidanza il piccolo si farà sentire con i primi calcetti e le prime capriole.