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14 Aprile 2023
18:00

Danni provocati dai figli: cos’è l’assicurazione capofamiglia che copre eventuali risarcimenti

I bambini sotto i 14 anni non sono legalmente responsabili delle proprie azioni e quando provocano un danno, anche se in modo inconsapevole, tocca ai genitori risarcire la parte lesa. Esistono però alcune polizze che coprono imprevisti di questo genere ed evitano che le famiglie debbano svenarsi per rimborsare i guai causati dai figli. Ecco come funziona l'assicurazione capofamiglia.

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Danni provocati dai figli: cos’è l’assicurazione capofamiglia che copre eventuali risarcimenti
assicurazione danni provocati dai figli

Come ci insegna il triste caso di cronaca che ha visto un bambino di 5 anni investire accidentalmente con la bici un'anziana signore causandone la morte, gli incidenti capitano e quando la sfortuna vuole metterci lo zampino le ripercussioni possono essere devastanti, anche sul piano economico.

Le conseguenze dei guai (volontari o meno) provocati da un bambino, infatti, ricadono per legge sui genitori che ne detengono la responsabilità e quando qualcuno o qualcosa viene danneggiato a tal punto da richiedere un risarcimento, le cifre stabilite dalle autorità possono rivelarsi una spesa insostenibile per le famiglie, le quali si trovano quindi costrette a indebitarsi o ipotecare le proprietà immobiliari per far fronte alla sanzione pecuniaria.

Per vivere più tranquilli e scongiurare situazioni simili, molte famiglie si avvalgono quindi delle polizze di Responsabilità Civile Generale (RCG), assicurazioni che tutelano il patrimonio in caso di danni non intenzionali a terzi.

Tra queste polizze, ce n'è una in particolare che protegge colui (o colei) che stipula il contratto e il suo intero nucleo familiare da eventuali tracolli finanziari: la cosiddetta "assicurazione capofamiglia".

Cos'è l'assicurazione capofamiglia?

Il nome (forse un po' antiquato) di questa tipologia assicurativa si deve al fatto che secondo la legge italiana (art. 2048 del Codice Civile) i genitori o i tutori legalmente riconosciuti risultano integralmente responsabili per minori non emancipati che vivono sotto la loro custodia.

Ciò significa che sono proprio le mamme e i papà a dover pagare – letteralmente – quando le azioni dei loro figli danneggiano altre persone o proprietà.

L'assicurazione capofamiglia, dunque, copre tutti i membri del nucleo familiari – i quali devono tutti essere residenti sotto lo stesso tetto – e consente a chi la stipula di ottenere la garanzia che, qualora un membro della famiglia dovesse provocare involontariamente un incidente o si trovasse a compromettere per sbaglio la proprietà altrui, l'assicurazione interverrà al posto loro per versare la somma necessaria a risarcire la parte lesa.

Cosa copre l'assicurazione?

Tutte le polizze di Responsabilità Civile Generale hanno delle clausole, ossia dei termini d'accordo che sanciscono per contratto quando e come l'assicurazione è tenuta ad attivarsi per pagare i danni provocati da un membro della famiglia assicurata.

Queste clausole possono essere molto varie e piuttosto specifiche, dunque qui elencheremo per brevità le casistiche più comuni coperte de assicurazioni di questo tipo.

  • Danni dolosi causati dai figli: in questa categoria rientrano i casi in cui un minore provoca per errore danni o lesioni o cose o persone (ad esempio un bimbo investe qualcuno con il monopattino o sfonda una finestra con una pallonata
  • Danni causati dall'uso di veicoli non soggetti all'obbligo di assicurazione: chi guida un'auto deve assicurarsi per legge, ma chi guida una bici no. Questa clausola dunque ritorna utile quando si verificano incidenti mentre si è in sella (ad esempio: si investe qualcuno)
  • Danni causati dall'utilizzo della propria abitazione: a volte gli incidenti domestici danneggiano anche i vicini o le loro proprietà. Un recente esempio tratto dalla cronaca ha riguardato una persiana che, a causa del vento, si è staccata dalla finestra ed ha colpito un passante
  • Danni causati da attività svolte nel tempo libero: questa clausola copre gli incidenti che si verificano mentre si stanno svolgendo attività ricreative o lavori manuali, ovviamente compiuti per hobby e non retribuiti (gli incidenti sul lavoro sono un'altra questione). Esempio? Se si stanno ritinteggiando le pareti di casa e la scala utilizzata cade "bozzando" un'auto parcheggiata sotto al balcone.

L'assicurazione può coprire anche gli animali

Il principio di responsabilità non vale solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali domestici: se ad esempio un cane aggredisce una persona, davanti alla Legge è il proprietario del cane a dover rispondere e, eventualmente, risarcire l'aggredito.

Per questo alcune assicurazioni consentono anche di coprire i possibili imprevisti causati da cani, gatti o altri animali d'affezione.

A cosa prestare attenzione quando ci si assicura

Quando si hanno figli o animali domestici vivaci, ricorrere a servizi di questo genere può essere una buona idea per mettersi al riparo da ogni scherzo del destino.

Prima di firmare il contratto però è bene fare molta attenzione alle casistiche previste. Controlliamo dunque che tutti gli imprevisti da cui ci volgiamo tutelare siano presenti e coperti e verifichiamo la durata del vincolo, le tempistiche d'intervento e la presenza di clausole alternative.

Alcune polizze infatti prevedono infatti comportamenti differenti quando il momento della richiesta del risarcimento e il fatto accaduto non coincidono.

Se ad esempio due parti entrano in causa in seguito ad un incidente, la disputa può protrarsi a lungo nel tempo e giungere ad una conclusione solo quando il periodo coperto dall'assicurazione risulta ormai scaduto. Che fare in situazioni simili?

Per evitare spiacevoli equivoci, meglio appurare subito la tipologia della polizza che si sta adottando. Se infatti la polizza presenta una clausola loss occurrence, l'assicurazione copre solo i danni compiuti durante il periodo di validità dell'assicurazione.

Se invece è inserita una clausola claims made, la polizza copre i risarcimenti richiesti nel periodo di vigenza dell'assicurazione: questo significa che anche se la sanzione pecuniaria viene imposta nell'arco temporale assicurato anche se l'incidente è avvenuto prima della stipula del contratto.

Ad ogni modo non esitiamo mai a chiedere spiegazioni all'assicuratore fino a che ogni singolo aspetto ci risulterà perfettamente chiaro.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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