La diarrea è uno dei tanti problemi in cui incorriamo abbastanza spesso nel corso della vita. Si tratta di emissioni di feci liquide o non formate con una frequenza di tre o più volte nell’arco della giornata. Specifichiamo che si tratta di un sintomo e non di una malattia e può non risultare grave. Tuttavia non dovrebbe essere presa troppo alla leggera, specialmente durante la gravidanza, perché può causare in primis disidratazione e, tramite gli spasmi intestinali può provocare ipercontrattilità dell’utero
In linea di massima, la diarrea durante la gravidanza potrebbe essere legata, soprattutto nelle prime settimane, a un cambiamento ormonale o un cambio improvviso di alimentazione. E non è tutto, perché alcune donne incinte possono diventare più sensibili a determinati alimenti, che a loro volta causano mal di stomaco o un’eccessiva vivacità intestinale. Ovviamente, non è da escludere un'infezione batterica o virale.
Cause della diarrea in gravidanza
Le cause della diarrea in gravidanza possono essere numerose e alcune sono transitorie. Non devono essere fonte di preoccupazione, anche se non vanno trascurate.
- Alimentazione: le donne che scoprono di essere incinte possono apportare modifiche salutari alla dieta introducendo più frutta, verdura e legumi. Spesso, un aumento delle fibre provoca disturbi intestinali
- Vitamine e integratori: alcune vitamine e minerali, soprattutto ferro e magnesio, possono modificare il transito intestinale
- Intossicazione alimentare: è consigliabile evitare alimenti crudi e lavare bene le verdure e la frutta (con disinfettanti o bicarbonato)
- Parassiti intestinali: la giardia è la prima causa della classica diarrea del viaggiatore. E si prende soprattutto bevendo acqua contaminata
- Influenza intestinale: i virus più frequenti sono norovirus e il rotavirus, mentre i batteri sono il campylobacter e l’escherichia coli
- Cambiamenti ormonali: l’utero in crescita comprime il tratto digestivo, aspetto che può causare cambiamenti nei movimenti intestinali e portare a nausea e vomito, stitichezza o diarrea.
- Problemi di salute come morbo di Crohn, celiachia o ipertiroidismo
- Sintomo di travaglio: la diarrea spesso si manifesta nel terzo trimestre grazie al rilascio delle prostaglandine che provocano le contrazioni dell'utero
In linea di massima la diarrea non è pericolosa per il bambino, anche se alcune donne si spaventano perché è spesso associata a crampi addominali. Il tratto gastrointestinale è un sistema completamente diverso dagli organi riproduttivi.
È improbabile che un tipico caso di diarrea metta a rischio il nascituro, a patto che venga prestata la dovuta attenzione per rimanere idratati e curare qualsiasi infezione. Se la diarrea è scatenata dalla dieta o dalle vitamine, è possibile fare piccole modifiche all'alimentazione per aiutare l’intestino. Negli altri casi, è sempre meglio valutare con il medico il percorso terapeutico più efficace.
Sintomi e complicanze della diarrea in gravidanza
La diarrea non è una malattia, ma un sintomo ed è associata a numerosi disturbi, tra cui:
- Gonfiore
- Crampi
- Mal di stomaco
- La sensazione di dover correre in bagno
Come è già stato anticipato, la diarrea può non essere preoccupante. Se però è molto forte e causa molta perdita di liquidi, può provocare disidratazione, aspetto che può essere particolarmente dannoso durante la gravidanza. Quindi, per evitare che la diarrea diventi un vero pericolo bisogna impegnarsi ad assumere spesso acqua mangiando e bevendo, soprattutto nei mesi più caldi. Se assieme ai sintomi subentra anche la febbre è sempre opportuno sentire il medico curante di riferimento.
Cosa fare in caso di diarrea in gravidanza
In caso di diarrea in gravidanza non bisogna disperare, anche perché nella maggior parte dei casi si risolve da sola. Si consiglia, però, di eliminare le possibili cause (sostituire gli alimenti problematici, compresi i latticini, e qualsiasi cosa con un'abbondanza di zucchero o caffeina, come succhi e bevande gassate). Bisogna invece assumere cibi delicati e facili da digerire come patate, pane, pasta e riso (possibilmente integrali) e meno ricchi di fibre come salsa di mele e banane. È importante rimanere idratati; poiché si perdono anche elettroliti, sono utili i liquidi, come l’acqua, il brodo di pollo o vegetale e le soluzioni sostitutive degli elettroliti.
- Attenzione all’igiene: le feci molli sono vettori di batteri che possono viaggiare verso il tratto urinario e causare un'infezione. La pulizia può impedire la diffusione di germi. Dopo aver usato il bagno, si consiglia di pulirsi sempre da davanti a dietro e cambiare la carta prima di pulire di nuovo. Inoltre, è bene lavarsi (non solo le mani)
- Sentire il medico prima di assumere qualsiasi farmaco: non tutti i farmaci da banco sono sicuri durante la gravidanza, qualsiasi assunzione va verificata con il medico
- Assumere probiotici: si trovano in molti integratori alimentari e alimenti e se somministrati in quantità adeguate possono regolarizzare il transito intestinale, agendo sulla flora intestinale. Sono disponibili da soli o in combinazione come compresse, gocce, liquidi e capsule orali o vaginali
Anche nel secondo o terzo trimestre di gravidanza la diarrea non è detto che sia legata alla stessa. É molto importante verificarne le cause e rivolgersi al proprio medico curante.
Al ginecologo spetta anche il compito di verificare se la diarrea è causata o è a sua volta caus di eventuali contrazioni, minaccia di un eventuale aborto o parto prematuro. Sono situazioni non troppo frequenti. Se invece la mamma si trova a termine, la diarrea potrebbe essere un avvertimento per prepararsi al parto. In questa fase possono aumentare i livelli di ossitocina e di progesterone, che sono necessari per il travaglio e che possono favorire questo sgradevole effetto collaterale.