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Dicembre: mese di tavolate in famiglia, tra parenti, amici, virus e batteri. Genitori in libera uscita solo per la farmacia

Volevate riposare durante le feste o prendere qualche momento per voi? Scordatevelo: il massimo cui potete aspirare è un giro in farmacia.

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Dicembre: mese di tavolate in famiglia, tra parenti, amici, virus e batteri. Genitori in libera uscita solo per la farmacia
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Ogni anno, nei dieci giorni che precedono il 31 dicembre, c'è un maxi assembramento di impegni: feste della scuola, spettacoli di danza o ginnastica, cene di fine anno, mercatini organizzati dall'asilo. Ogni anno, tra gli invitati d'onore di tali eventi, però, ci sono virus e batteri.

In realtà, gli ospiti d'onore iniziano a serpeggiare tra le classi già un paio di settimane prima, in modo da adunare un'armata nei momenti apicali. La vera abilità sta nell'organizzare eventuali tamponi per lo streptococco e visite dai pediatri negli orari e giorni giusti, tenendo la carta della guardia medica come jolly. Ma il vero divertimento sono i virus intestinali. Lì non si ha nemmeno il tempo di pensare"Dai, qualche giorno di antibiotico e lo porto in giro perché non più contagioso". No, là hai bisogno solo di bagni ed eventuali bacinelle per vomito ovunque.

Una fettina di panettone al cioccolato o un dolce in più non potranno danneggiarmi, tanto sto già male.

Finalmente si apre la possibilità di fare un fine settima fuori per il ponte dell'Immacolata? No, si sta a casa. Per non parlare di  quell'incontro con gli amici dopo mesi di clausura dovuti a lavoro e stanchezza? Niente da fare anche gli amici si sentiranno per telefono. C'è la prima lezione dell'unico corso di pilates che ha orari compatibili coi i nostri? Niente, la schiena dovrà aspettare gennaio.

No, magari la primavera, perché a gennaio parte l'influenza. In primavera, però, si parte con varicella, allergia e simili. Ma, in fondo, l'importanza della schiena è sopravvalutata, non c'è questa assoluta necessità di rimetterla in sesto.

Il delicatissimo pargolo, in ogni caso, si destreggia alla perfezione anche da ammalato, riuscendo a conquistare anche il dolce, dal momento che siamo del tutto sfiniti. «Lo so che non sto bene, ma una fettina di panettone al cioccolato o un dolce in più non potranno danneggiarmi, tanto sto già male. Pastina in bianco e carote bollite non mi rimetteranno in sesto, tanto è una cosa virale»

E, mentre cerchiamo la farmacia di turno per comprare integratori di sali, in fondo siamo felici, perché quei venti minuti sono finalmente solo nostri. Sembra come quando andavamo a fare la spesa ad aprile 2020, siamo in libera uscita settimanale. Anzi, speriamo che la farmacia qui vicino sia chiusa, così potremo fare altri otto chilometri.

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