Si parla sempre più spesso di didattica metacognitiva, un termine usato per indicare una strategia didattica che aiuta gli studenti a imparare. Si può applicare alle scuole di ogni ordine e grado ed è un metodo di insegnamento sviluppato per permettere agli alunni non solo di imparare nozioni e sviluppare conoscenza, ma anche di intraprendere un viaggio alla scoperta dei processi cognitivi che consentiranno loro di migliorare continuamente, anche da adulti, le loro competenze.
Le scuole, grazie alla formazione degli insegnanti, sembrano apprezzare sempre di più questo metodo didattico, un approccio diverso rispetto a quello del passato. Ai ragazzi e alle ragazze, infatti, non vengono solo più date nozioni, ma ci si sofferma anche su abilità e strumenti che saranno utili anche in futuro.
Didattica metacognitiva, definizione e significato
La didattica metacognitiva è un nuovo approccio didattico, che consente agli insegnanti di non dare solo nozioni e saperi ai propri ragazzi, ma anche la "capacità di imparare". Una competenza utile non solo negli anni della scuola, ma anche quando entreranno nel mondo del lavoro da adulti. Una definizione di didattica metacognitiva che spesso viene data è la seguente: è una strategia utile a imparare a imparare.
In concreto, questo nuovo approccio consente ai ragazzi di iniziare a riflettere sui processi cognitivi che li portano ogni giorno, tra i banchi di scuola e non solo, a imparare tante informazioni utili che serviranno loro anche per il futuro. Si tratta di un modo per dare agli studenti uno strumento in grado di migliorare il proprio metodo di apprendimento, ragionando per obiettivi da fissarsi per crescere ogni giorno di più. Bambini e ragazzi sono così in grado di trovare un metodo di studio personalizzato, che sia nelle proprie corde, sviluppando competenze, talenti, potenzialità e migliorando la capacità di apprendimento.
Quando è utile questa strategia didattica
Come abbiamo già sottolineato in precedenza, il metodo è adatto alle scuole di ogni ordine e grado. Si può già iniziare con i bambini della scuola primaria, per iniziare il percorso di studi base avendo già un metodo di studio unico e valido, da poter utilizzare in tutto il percorso scolastico. Già nel primo grado di istruzione, infatti, ai piccoli alunni viene chiesto di iniziare a studiare e ad applicare le nozioni imparate. In questo modo potranno già avere una modalità efficace, per affrontare meglio le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Inoltre, la didattica metacognitiva è utile per gli studenti con DSA (disturbi specifici dell'apprendimento), che di solito hanno maggiori difficoltà a seguire le lezioni classiche e a imparare le nozioni base con modelli di insegnamento standard. Questa nuova strategia didattica può essere personalizzata per venire incontro, ad esempio, alle esigenze di ha una diagnosi di discalculia o di dislessia. La formazione di tutor e docenti in tal senso è di fondamentale importanza: la didattica metacognitiva, infatti, aiuta tutti gli alunni, nessuno escluso.
Le tre strategie della didattica metacognitiva
Infine, per avviare una didattica metacognitiva in una classe, per insegnare a ogni singolo studente qual è il modo migliore per imparare, sono diverse le strategie didattiche da mettere in atto. Le più comuni sono:
- Strategie di selezione: gli alunni imparano a selezionare le informazioni più importanti, i concetti base, dividendo tutto in riassunti da collegare tra loro
- Strategie di organizzazione: le varie parti individuate precedentemente, vengono collegate insieme utilizzando le mappe concettuali, sempre più utili per studiare a ogni età
- Strategie di elaborazione: dopo aver estrapolato i concetti base e aver imparato a collegare gli argomenti, lo studente è in grado di muoversi agevolmente tra nozioni vecchie e nuove, riuscendo ad apprendere più velocemente
Ovviamente, ogni docente, ogni studente e ogni classe troverà le strategie migliori per raggiungere l'obiettivo finale, attraverso una serie di strumenti e risorse utili per una didattica sempre più personalizzata, utile per il periodo della scuola e anche per il futuro.
Come funziona la didattica metacognitiva
La didattica metacognitiva si basa su degli obiettivi, ponendosi come scopo ultimo quello di aiutare gli alunni a creare un proprio personale percorso di riflessione per iniziare a imparare e apprendere in modo più veloce. Ognuno deve trovare, in tal senso, la propria strada, perché nessun studente è uguale all'altro e ognuno deve individuare un metodo di studio adatto, in base a capacità e competenze.
Grazie alle strategie messe in campo, i ragazzi sono portati a:
- Maturare consapevolezza sulle proprie capacità
- Imparare dai propri errori, riconoscendoli per primi
- Migliorare la capacità di problem solving
- Incrementare la propria autostima e la fiducia in se stessi
L'approccio è integrato alle normali lezioni in aula. Gli insegnanti offrono ai loro studenti strumenti e risorse utili a sviluppare il proprio percorso scolastico, ponendo uno scopo finale da raggiungere ognuno secondo le modalità più affini ai propri talenti. Per poter raggiungere tali risultati, studenti e insegnanti devono mettere a punto una serie di strategie, per trovare strumenti e metodi da usare sia in classe sia in casa, per migliorare l'apprendimento di ogni singolo alunno. Approcci utili possono essere:
- Autovalutazioni da parte degli studenti, per capire interessi, talenti, problemi nell'apprendimento
- Diari personali nei quali scrivere tutto quello che accade quando si studia, per comprendere quale percorso seguire
- Lezioni frontali da intervallare a lezioni di gruppo o laboratori, per trovare la via migliore per insegnare ai ragazzi a imparare
Sono diversi i percorsi da seguire: ogni insegnante, in base alla classe e ai ragazzi che ha di fronte, deve essere in grado di trovare quello più adatto a ogni singola esigenza. La motivazione dei ragazzi, così come la cooperazione in classe e la sinergia con i docenti sono gli aspetti cruciali che non devono mancare in una didattica di questo tipo.