La dodicesima settimana rappresenta un traguardo importante nel percorso della gravidanza: è il coronamento del primo trimestre di gestazione. La 12 settimana coincide con la fine del terzo mese di gravidanza, periodo in cui i genitori potrebbero vedere per la prima volta il figlio attraverso l’ecografia di routine. In questa fase la nausea continua a essere inclusa fra i sintomi più comuni, tuttavia la mamma in dolce attesa potrebbe iniziare a sentirsi meglio perché gli ormoni potrebbero calmarsi.
Cosa succede durante la dodicesima settimana di gravidanza
Alla dodicesima settimana è probabile che la placenta abbia sostituito il sacco vitellino nella funzione nutritiva del feto, una condizione che calmerà un po’ gli ormoni. La mamma in dolce attesa potrebbe accusare ancora nausea, anche se, grazie al calo degli ormoni, potrebbe iniziare a sentirsi meglio. Lo scheletro del piccolo, costituito da cartilagine, attorno a questa settimana inizia a trasformarsi in osso duro.
Il rischio di aborto è diminuito rispetto alle prime settimane di gestazione: nel primo trimestre di gravidanza è più alto il rischio di aborto spontaneo rispetto che nei mesi successivi, tuttavia la probabilità si riduce notevolmente con il passare delle settimane. Una paura, quella di perdere il figlio, che si affievolisce in modo significativo proprio a partire dalla 12-13esima settimana di gestazione.
I sintomi della dodicesima settimana di gravidanza
I sintomi dell’ultima settimana del terzo mese di gestazione sono vari. I più comuni, secondo quanto riporta il sito del Sistema Sanitario Nazionale Inglese (NHS), sono:
- Stomaco dolorante
- Nausea
- Sbalzi d’umore
- Sapore metallico in bocca
- Seni doloranti
- Indigestione e bruciore di stomaco
- Mal di testa
- Vertigini
- Nuove simpatie e antipatie per cibi e bevande
- Un accresciuto senso dell’olfatto
- Perdite bianche lattiginose dalla vagina
- Spotting leggero (in caso di sanguinamento è bene rivolgersi al medico)
- Crampi, simili ai dolori mestruali, che potrebbero essere causati da stitichezza o legamenti che si stirano al crescere del grembo (in caso di mal di stomaco persistente e doloroso è bene rivolgersi al medico)
- Chiazze marroni, note come cloasma o maschera della gravidanza
- Pelle grassa e macchiata
- Capelli spessi e lucenti
- Sensazione di gonfiore
Tra i sintomi che spuntano intorno alla dodicesima settimana potrebbero essere inclusi anche acne e rinite gravidica (dovuti agli sbalzi ormonali), e le prime voglie, cioè quell'improvviso e irresistibile desiderio di mangiare un determinato alimento. La mamma potrebbe avvertire sempre più fame e chiedersi se la quantità di cibo che ingerisce è sufficiente.
È sempre in questa fase, o qualche settimana più tardi, che potrebbe comparire la linea nigra, cioè una linea verticale di colore scuro lungo l’addome, a causa dell’aumento di produzione di melanina e di estrogeni.
Se i sintomi sono pochi
I sintomi non sono la regola: una mamma potrebbe avere la fortuna di svegliarsi riposata al mattino e di non avvertire il senso di nausea nei mesi di gravidanza.
La scarsità di sintomi fisici è una possibilità frequente e permette alla madre di vivere con estrema serenità uno dei periodi più significativi della propria vita.
Come capire se la gravidanza procede bene
Nausea, vomito, costipazione, stitichezza, crampi al basso ventre, tensione mammaria sono segnali che il nostro corpo tipicamente lancia in gravidanza e che ci comunicano che la gestazione sta procedendo per il verso giusto.
E se non percepiamo alcun segnale dal nostro pancione? A volte le mamme potrebbero interpretare l'assenza di sintomi come un brutto segnale per il buon proseguimento della gravidanza. In realtà, benché sintomi e acciacchi siano molto più frequenti, passare settimane tranquille e senza particolari problemi non può che essere una fortuna da godersi senza timore alcuno.
Il feto alla dodicesima settimana di gravidanza
Il piccolo alla dodicesima settimana ha raggiunto le dimensioni di una prugna o di un'albicocca. La sua lunghezza dalla testa ai piedi è di circa 5,4 cm e il suo peso ammonta a 18 grammi, l’equivalente di 3 chicchi d’uva.
A questo punto della gestazione, i muscoli, gli arti, le ossa e gli organi interni sono formati, inclusi gli organi sessuali, anche se è ancora difficile tramite ecografia stabilire se si tratti di un maschietto o di una femminuccia. Perciò è probabile che i genitori debbano aspettare ancora un po’ prima di scoprire il sesso del nascituro. È troppo presto anche per sentire i movimenti del bambino (anche se in realtà lui si sta muovendo parecchio nel liquido amniotico) e per fargli ascoltare il suono della nostra voce, perché non esiste ancora un vero e proprio apparato uditivo ed i suoni vengono percepiti dal feto sotto forma di onde sonore e vibrazioni. Durante l’ecografia è però possibile percepire il battito cardiaco del feto.
Come cambia il corpo della donna
Il feto sta crescendo e, insieme a lui, la pancia della mamma, anche se non è così per tutte. Alcune mamme potrebbero notare un aumento del seno e un ispessimento dell’addome, tuttavia le dimensioni della pancia dipendono da una serie di fattori, quali:
- Quantità di ormoni
- Peso pre-gravidanza
- Numero di precedenti parti
- Forza dei muscoli
Una preoccupazione frequente intorno nel primo trimestre e oltre riguarda l’aumento di peso in gravidanza. Come riporta NHS, il più delle mamme aumenterà di 10-12,5 kg in dolce attesa, un incremento dei valori sulla bilancia che, tuttavia, in genere non avviene prima della 20esima settimana. Si tratta di cifre indicative: esistono donne che non ingrassano affatto durante la gestazione o che accumulano non più di qualche kg. In ogni caso, è raccomandabile seguire una dieta sana per favorire il benessere proprio e del proprio bimbo, scongiurando condizioni tipiche del sovrappeso come la preeclampsia e l’ipertensione.
Gli esami da fare durante la dodicesima settimana di gravidanza
È alla dodicesima settimana di gravidanza che potrebbe avvenire il primo incontro con la creatura nel nostro grembo attraverso un’ecografia, durante la quale le onde sonore ad alta frequenza passate sull’addome si riflettono sul feto nella pancia creando un’immagine 2D sul monitor. L’obiettivo dell’esame ecografico è stimare l’età gestazionale del piccolo, mostrare la sua posizione all'interno del grembo e la posizione della placenta, monitorare la sua crescita e verificare l’eventuale presenza di gravidanze multiple (se si è incinte di gemelli).
L’esame ecografico associato ad alcuni prelievi del sangue può anche cercare di individuare difetti cromosomici come la sindrome di Down, la sindrome di Edwards e la sindrome di Patau. Infatti, durante la prima ecografia di routine, effettuata appunto intorno alle 12 settimane, può essere misurata la translucenza nucale, che in genere si presenta sul monitor come una striscia nera dietro la nuca del bambino. Un incrocio dei valori risultanti misura il rischio da parte del feto di essere affetto da una delle patologie sopra indicate. In questo caso può essere utile procede con ulteriori e più invasivi accertamenti, come l'amniocentesi o la villocentesi.
E il lieto annuncio?
La dodicesima settimana di gravidanza potrebbe rappresentare un traguardo entusiasmante nel cammino gestazionale, che sancisce la fine del primo trimestre. In questa finestra temporale la mamma e l’eventuale partner potrebbero incontrare per la prima volta il piccolo in grembo. Visualizzare il battito del cuore del figlio (o dei figli, in caso di una gravidanza gemellare) può essere vissuta come un’emozione indimenticabile, che rafforza il legame con quella creatura che sta crescendo dentro di noi e che finalmente possiamo vedere con i nostri occhi, seppure attraverso il monitor del macchinario ginecologico.
È proprio intorno alla fine del terzo mese, periodo in cui in genere si affievolisce il rischio di aborto, che mamme e papà potrebbero programmare il lieto annuncio della dolce attesa ad amici e parenti. Che sia attraverso una semplice frase pronunciata a voce o scritta via messaggio, o che sia con una festa organizzata ad hoc, l’annuncio di una gravidanza potrebbe essere un momento unico e indimenticabile nel percorso della stessa.
Ma la fine del primo trimestre potrebbe anche coincidere con un periodo di forte stress e tensione per la mamma, oltre che di nausee e sintomi acuti che potrebbero debilitare la donna nel corpo e nella mente. È in questa fase che ci si sottopone alle prime visite e ai primi esami, mirati a scongiurare la presenza di patologie o anomalie nel feto. Accertamenti che potrebbero costituire motivo di ansia e inquietudine nella gestante o, più in generale, nella coppia.