Il calendario dell'Avvento non contiene dolciumi ma solo costosissima roba inutile in plastica. La quantità di cioccolato, gelati e merendine in casa è strettamente controllata, limitata e riservata a eventuali bambini in visita. Ogni caloria è contingentata in vista della grande abbuffata delle prossime settimane. Le trincee della dieta sana, per quanto temporanea, sono state scavate. Com'è possibile, allora, che abbiano perennemente la bocca sporca di cioccolato e le tasche piene di carte di caramelle? Semplice: dovremmo rinchiuderli in casa fino alla Vigilia.
Ultima lezione di nuoto/ginnastica/judo/danza prima delle vacanze: gli insegnanti distribuiscono bastoncini di zucchero e meringhe. Ultimi giorni a scuola: i maestri organizzano feste e colazioni natalizie. Sosta di due minuti e mezzo a casa dell'amica prima di uscire: la mamma della suddetta distribuisce le stesse schifezze che tu stessa hai messo da parte a casa tua per lo stesso scopo.
Il peggio è stato quando un bambino mi ha descritto tutti i dolcetti che il suo dentista regala ai bambini che vanno da lui a farsi visitare in questo periodo. Allora dillo, che pure tu remi contro. Noi l'appuntamento lo abbiamo a gennaio, perché siamo previdenti. Così, almeno, non dovremo tornarci.
Gli spazzolini elettrici stanno per fondere il motore, e col filo interdentale usato in questi giorni potremmo addobbare l'albero del Rockefeller Center. È una corsa contro il tempo e contro la carie, una lotta contro bambini tenuti su dagli zuccheri che non si fermano mai.
Una settimana al massimo e i batteri cariogeni saranno così grassi che li vedremo a occhio nudo. Per l'Epifania stabiliranno la loro supremazia e prenderanno il controllo anche delle nostre case. La guerra anglo-boera passerà a indicare la lotta tra cioccolatini fondenti con ripieno di menta e cioccolatini con la ciliegia.
Non ci resta che munirci di molotov di collutorio e attendere.
