L'allattamento al seno è un momento prezioso per le neo-mamme, ma talvolta può essere accompagnato da dolore al seno, rendendo l'esperienza molto meno "magica". Mastite e ingorghi mammari sono tra le principali cause del dolore al seno durante l'allattamento, ma anche la comparsa di ragadi e infezioni fungine possono determinare un certo fastidio durante la poppata.
Simili problemi sono molto comuni durante questo periodo, tuttavia il dolore provocato talvolta può acuirsi a tal punto da scoraggiare le madri a proseguire nell'allattamento.
L'attaccamento sbagliato al seno, la sovraproduzione di latte e la difficoltà da parte del neonato a suggere correttamente il nutriente dalla mammella possono infatti provocare irritazioni e scompensi nella produzione di latte materno, il che rischia di favorire lo sviluppo di piccole lesioni e infiammazioni – come la mastite appunto – che provocano sofferenza ad ogni poppata.
Fortunatamente, esistono molte soluzioni e strategie pratiche per affrontare il dolore al seno durante l'allattamento.
Le possibili cause del dolore al seno in allattamento
I motivi per cui una mamma prova dolore durante la poppata possono dunque essere svariati e conoscerne le caratteristiche può rivelarsi molto utile per valutare prontamente il da farsi.
Mastite
La mastite è una condizione infiammatoria del seno che può causare un dolore significativo e si sviluppa proprio quando i dotti galattofori all'interno del seno diventano ostruiti, permettendo ai batteri presenti naturalmente sulla pelle o nelle ghiandole mammarie di moltiplicarsi e causare un'infiammazione.
Questo processo infiammatorio provoca un aumento del flusso di sangue verso la zona colpita, con conseguente gonfiore e arrossamento. La risposta del sistema immunitario poi, spesso provoca febbre e malessere generale, nonché un aumento della sensibilità nella zona interessata che spesso acuisce ulteriormente la sensazione di dolore.
Ingorgo mammario
L'ingorgo mammario si verifica quando una madre produce troppo latte o il flusso all'interno delle ghiandole mammarie risulta comunque rallentato. L'ingorgo può anche verificarsi se il seno non viene svuotato completamente dopo l'allattamento
Questo accumulo di latte può esercitare una pressione sulle terminazioni nervose e sulle strutture circostanti all'interno del seno, provocando dolore. Inoltre, l'infiammazione e l'irritazione delle ghiandole mammarie causate dall'ingorgo possono contribuire ulteriormente alla sensazione dolorosa.
Attacco errato
Durante l'allattamento la bocca del bambino dovrebbe essere posizionata correttamente sul capezzolo e sull'areola mammaria in modo da permettere un efficace sigillamento e una corretta suzione.
Un attacco errato, invece, porta il bimbo a succhiare il latte con difficoltà. Il risultato è un'eccessiva pressione su parti delicate del capezzolo (come i condotti galattofori e i termini nervosi) che finisce per provocare irritazione e dolore.
Inoltre, una suzione inadeguata può compromettere l'efficacia dell'allattamento, causando un flusso di latte insufficiente e costringendo la madre a compensare con sforzi eccessivi, che possono anch'essi contribuire al dolore.
Ragadi
L'attacco errato può anche comportare la formazione di ragadi, ossia piccole lesioni al capezzolo che si originano proprio dallo sfregamento prodotto della bocca del piccolo o da condizioni come il capezzolo piatto o introflesso.
Questi piccoli tagli possono rivelarsi piuttosto dolorosi e provocare anche sanguinamento, tanto da scoraggiare l'allattamento.
Nella maggioranza dei casi però, la correzione dell'attaccamento durante le poppate e l'applicazione pomate e unguenti (previa prescrizione da parte di un medico) tendono a risolvere il problema.
Dotti galattofori ostruiti
I dotti galattofori sono i piccoli canali che portano il latte materno dalla ghiandola mammaria al capezzolo.
La mancata idratazione o l'attacco errato del lattante possono causare l'occlusione di simili condotti che quindi possono facilitare la proliferazione dei batteri e causare infiammazione (come spiegheremo nel prossimo punto) o dare origine a piccole ma dolorose tumefazioni intorno alla mammella.
Vasospasmo
Il vasospasmo durante l'allattamento è una condizione che si manifesta quando i vasi sanguigni che irradiano verso il seno subiscono una contrazione eccessiva e improvvisa, causando una temporanea diminuzione del flusso sanguigno nella zona. Questo può avvenire anche durante o dopo l'allattamento al seno e può causare dolore, bruciore o intorpidimento al seno.
Questa condizione può essere scatenata da vari fattori, tra cui l'esposizione al freddo o al calore estremo, la compressione eccessiva del seno o una suzione inefficace da parte del bebè. Anche il fumo rappresenta un fattore di rischio rilevante.
Candidosi al capezzolo
La candidosi, o "infezione da candida" è provocata da un fungo (Candida albicans) che può proliferare nella bocca del bambino e trasferirsi al seno durante l'allattamento, causando dolore dolore.
Questa condizione – in realtà abbastanza rara per una mamma che allatta – si palesa con la comparsa di piccole lesioni o ragadi sul capezzolo, arrossamento e gonfiore del seno, bruciore e forte prurito nel corso della poppata.
La gestione della candidosi mammaria coinvolge spesso il trattamento sia della madre che del bambino con farmaci antifungini, insieme a misure di igiene, come la sterilizzazione dei capezzoli e il cambiamento frequente dei pannolini del bambino per evitare una nuova contaminazione.
Frenulo linguale corto
Il frenulo linguale corto è un'alterazione congenita che porta la membrana di tessuto connettivo sotto la lingua del neonato ad essere più corta o più spessa del normale, limitando la mobilità della lingua.
Durante l'allattamento, questa situazione può provocare dolore al seno perché rende difficoltoso per il bambino raggiungere una corretta posizione durante l'allattamento e quindi provocare un'errata suzione, con tutte le conseguenze che abbiamo già trattato.
Per mitigare questo problema, talvolta può essere necessario considerare un intervento chirurgico.
Cosa fare se il seno fa male durante l'allattamento
Come abbiamo visto, molte delle cause dietro al dolore in allattamento nascono per colpa di un posizionamento impreciso della bocca del neonato durante la poppata. Assicurarsi dunque che il piccolo si attacchi correttamente al capezzolo potrebbe risolvere la maggior parte dei problemi nel giro di qualche giorno.
Se il dolore invece il dolore fosse causato da dotti galattofori ostruiti o da ingorgo mammario, una soluzione potrebbe risiedere nell'applicare calore locale prima dell'allattamento e massaggiare delicatamente il seno per favorire il drenaggio del latte accumulato. L'allattamento frequente o l'espressione manuale del latte possono anche aiutare a migliorare il flusso e ridurre il disagio.
Nel caso in cui si sospetti un'infezione, come la candidosi mammaria, è importante consultare un medico o un consulente per l'allattamento per una diagnosi e un trattamento appropriati.
Quando preoccuparsi per il dolore al seno?
Se il dolore persiste o diventa insopportabile, è fondamentale cercare l'aiuto di un medico per escludere altre condizioni o problemi sottostanti.
L'assistenza da parte di un consulente per l'allattamento esperto può anche essere preziosa per risolvere eventuali problemi di posizione o di attacco del neonato.
In ogni caso, gli esperti consigliano sempre di avvalersi della consulenza di un professionista sanitario per garantire un'allattamento privo di dolore e una buona salute sia per la madre che per il bambino.