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23 Dicembre 2023
15:00

È giusto fare il tavolo dei bambini per il pranzo di Natale?

Il tavolo dei bambini a Natale è un tavolino piccolo, posto lontano dalla lunga tavolata di famiglia. Allestirlo ha i suoi pro, rendere autonomi i bambini o non annoiarli troppo ma soprattutto i suoi contro, farli sentire esclusi dalla festa dedicata alla famiglia per eccellenza.

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È giusto fare il tavolo dei bambini per il pranzo di Natale?
pranzo di Natale

Molte famiglie scelgono di allestire un tavolo dei bambini per il pranzo di Natale. Spesso lo fanno per comodità, magari non ci si sta tutti attorno ad un'unica tavolata, oppure ai piccoli è dedicato un menù a parte e per gli adulti ai fornelli è più semplice far uscire prima le loro pietanze e metterle al tavolo. Ma siamo sicuri che relegare i piccoli in un angolo della sala, senza regole o qualcuno che li controlli, nella festa per eccellenza che celebra la bellezza di stare in famiglia sia la cosa giusta? Non rischiano invece di sentirsi esclusi?

È vero seduti al tavolo dei bambini, i piccoli commensali possono scambiarsi confidenze e segreti tra un boccone e l'altro, senza annoiarsi troppo durante il lunghissimo pranzo di Natale. Il tavolo però piace un po' meno quando si diventa adolescenti e ancora si viene relegati a quelle seggioline, tra i cuginetti più piccoli, che si lanciano la mollica del pane parlando di Babbo Natale.

Ecco i pro e i contro di apparecchiare un tavolo a parte per i bambini durante il pranzo o il cenone di Natale.

Cos'è il tavolo dei bambini?

Il tavolo dei bambini è un tavolata più o meno grande, a seconda di quanti siano i marmocchi in famiglia, che viene allestita a fianco o separatamente dalla tavolata principale in occasione del pranzo di Natale. Generalmente è apparecchiata in modo da rendere divertente e autonomo il pranzo per i bambini. Ci sono tovaglioli a tema natalizio da infilare nel collo del maglione per non sporcarlo, bicchieri riutilizzabili in plastica dura così che non si frantumino al suolo se qualcuno dovesse far cadere l'acqua e sedie su misura, in alternativa una pila di cuscini per non far scivolare il piccolo sotto al tavolo.

tavolo bambini

Al tavolo si serve il menù di Natale per i bambini, pietanze disposte in modo da formare un alberello o il volto di Babbo Natale. Sono ovviamente banditi gli alcolici, solo acqua e bibite zuccherine per rallegrare i palati a Natale. Talvolta la tovaglia non è in stoffa ma di carta, così che i piccoli possano intrattenersi disegnando un po'.

I vantaggi del tavolo dei bambini

Se anche per quest'anno abbiamo in programma di apparecchiare un tavolo per i bambini a Natale, teniamo presente che questa decisione, oltre ad avere diversi contro ha anche qualche pro per i bimbi:

  • Si divertono tra loro: a volte il pranzo di Natale dura anche 3/4 ore, c'è chi rimane con le gambe sotto al tavolo direttamente fino a cena, quindi un tavolo a parte per i più piccoli permette loro di divertirsi giocando insieme, di rispettare le loro tempistiche e di non annoiarsi troppo. 
  • Vengono serviti tutti insieme: questo vantaggio forse è più per gli adulti che si sono improvvisati cuochi per l'occasione, potranno servire il menù per i bambini, diverso da quello per gli adulti, portandolo direttamente al loro tavolo, senza che i bimbi perdano l'appetito o si spazientiscano attendendo i tempi degli adulti.
  • Possono sviluppare la loro autonomia: da soli con posate su misura per loro, il cibo che amano, tavoli e sedie dalle quali scendere e salire con facilità, i piccoli al loro tavolo avranno tutto l'occorrente per essere molto autonomi.
  • Socializzano: chiacchierare tra gli adulti a volte è difficile, se si è seduti al tavolo tutti insieme è più semplice chiacchierare e raccontarsi cosa Babbo Natale ha portato loro.

I contro del tavolo dei bambini a Natale

I contro però superano i pro, è importante che i bimbi si sentano speciali, molto più rispetto a che vengano relegati in un angolo della casa dove non esistono regole.

pranzo di Natale
  • Non si godono la bellezza di stare insieme: Natale è la festa dedicata alla famiglia, per questo è bene accogliere i bambini, con appositi seggioloni o riduttori per le sedie, al tavolo degli adulti. Faranno qualche pasticcio con il cibo buttandolo a terra? Non importa, sono bambini, devono rimanere tali, divertirsi e tastare il cibo per apprezzarlo davvero.
  • Non possono imitare i genitori: i bimbi imparano per imitazione, molto più che ascoltando lunghe spiegazioni. Vedere i genitori provare tanti cibi diversi, chiacchierare allegramente semplicemente godersi le feste, permetterà loro innanzitutto di sviluppare un buon rapporto con il cibo, in secondo luogo di imparare a introdursi nei discorsi al più presto.
  • Sono senza regole: i bimbi devono comportarsi come bambini ed è dunque giusto che a tavola usino le mani e sporchino un po', però spostarli su un tavolo separato dai genitori, farà sentire la loro autorità distante ed è dunque più probabile che per farsi notare si comportino male o facciano delle marachelle.
  • Non sperimentano mangiando cibi nuovi: ottimo il menù per i bambini, realizzato in modo che a tutti piaccia quello che i cuochi propongono, ma stare lontani dalle pietanze per i genitori, li porterà a non testare nuovi cibi, e differenti sapori.
  • Non si sentono parte del gruppo: i bimbi si devono sentire parte integrante e protagonisti del Natale, che per loro è pura magia, per questo relegarli ad un tavolo a parte non è la soluzione.
  • Sono a disagio: un conto è quando ci sono 10 bambini, un conto è quando in famiglia ce ne sono due obbligati a stare al tavolo insieme anche se magari non si stanno molto simpatici. Oppure, peggio, quei bambini che noi posizioniamo ai lati del tavolo in fondo alla sala hanno ormai 14 anni e di stare con i piccoli di 6 anni non ne hanno proprio voglia.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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