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11 Agosto 2023
9:00

È normale che il bimbo si muova tanto nella pancia della mamma?

Una delle più grandi preoccupazioni delle donne in dolce attesa è che il loro bimbo che dal pancione scalcia, si muove e addirittura singhiozza. In realtà a preoccupare potrebbe essere l'inattività improvvisa del piccolo, i movimenti sono solo segno del fatto che sta bene e sta crescendo.

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È normale che il bimbo si muova tanto nella pancia della mamma?
bimbo si muove nella pancia

Nel pancione il piccolo è un inquilino poco silenzioso, sa benissimo come e quando farsi sentire. Calcetti, movimenti improvvisi, perfino il singhiozzo saranno perfettamente percepibili, di giorno e di notte dalla futura mamma.

I movimenti del bimbo non sono nulla di preoccupante, anzi, sono il suo modo di dirci che sta bene e sta crescendo. La cosa importante è imparare a riconoscerli e anche a monitorarli, perché più che i troppi movimenti, potrebbero preoccupare improvvisi e lunghi momenti di tranquillità.

Se il bimbo si muove troppo

Questa è una preoccupazione molto comune, anche se sappiamo bene che ogni gravidanza è a sé, capita di confrontarsi con i nostri genitori o altre amiche in gravidanza o che hanno appena avuto figli riguardo i movimenti del bambino nella pancia. “Secondo me si muove troppo, devo preoccuparmi?” Assolutamente no. Un bimbo che si muove tanto nella pancia della mamma è semplicemente una creatura che sta crescendo.

bimbo si muove

I movimenti gli servono a rafforzare ossa e muscoli, o a mettersi nella corretta posizione per il parto. Non devono dunque preoccupare. Tante poi sono le leggende che circolano riguardo i piccoli molto movimentati nel pancione, ossia che saranno molto intelligenti, dei gran chiacchieroni o nasceranno prima, storielle molto carine ma che non sono altro che falsi miti.

I bimbi con l’avanzare delle settimane di gravidanza aumenteranno la loro forza e il loro peso, sembrando essere sempre più scatenati nel pancione.

Quando e come i bimbi iniziano a farsi sentire nel pancione?

I bambini si muovono in maniera differente a seconda della settimana di gestazione, è importante monitorare i loro spostamenti per capire se stanno bene.

  • I bimbi iniziano a far sentire la loro presenza già tra la 16esima e la 17esima settimana di gravidanza. I movimenti sono leggeri, vengono definiti degli sfarfallii e la futura mamma spesso li confonde con dei movimenti intestinali.
  • Tra la 18esima e la 20esima settimana i movimenti del piccolo vengono distinti chiaramente nel pancione. Ma le sue capriole e i suoi spostamenti sono solo all’inizio.
  • Tra la 26esima e la 30esima settimana di gravidanza diminuisce il liquido amniotico nel pancione, in preparazione al parto, dunque è normalissimo sentire movimenti molto più concitati e bruschi provenire dal nostro piccolo.
  • Tra la 30esima e la 35esima settimana il bimbo è sempre più grosso, sta stretto nel pancione, quindi i suoi movimenti saranno rallentati, perché ha meno spazio. A poco a poco si gira a testa in giù per prepararsi al parto.

Se non si sentono movimenti?

Se ormai ci siamo abituate alla danza che a ritmo cadenzato fa il nostro bimbo nella pancia e improvvisamente non lo sentiamo più possiamo agire così:

  • Tocchiamo la pancia cercando di stimolare il bambino
  • Cambiamo posizione, se siamo sdraiate
  • Beviamo o mangiamo qualcosa di dolce: i picchi glicemici svegliano il bimbo e lo inducono a muoversi
  • Mettiamo della musica
  • Facciamo un po' di movimento fisico

Tendenzialmente dovremmo sentire il piccolo muoversi almeno una decina di volte in 12 ore, con pugnetti, calcetti o movimenti di qualsiasi tipo.

movimenti bambino

Se così non fosse, possiamo sentire la nostra ostetrica o il nostro ginecologo o recarci in pronto soccorso, per poter monitorare come sta il piccolo ed essere più tranquille.

Fonti mediche
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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