Succede spesso che il bambino vomiti l’antibiotico. I farmaci, anche quelli aromatizzati, non hanno un buon sapore. Aggiungiamo che il piccolo al momento dell’assunzione potrebbe già avere la nausea o la febbre alta. Insomma, non proprio la situazione ideale per prendere una medicina, magari cattiva. Il problema è come comportarsi: bisogna dargli l’antibiotico di nuovo o lasciare perdere? E quanto darne?
Perché i bambini vomitano l'antibiotico
Il vomito durante l'assunzione di farmaci può capitare anche agli adulti. Purtroppo, il sapore (spesso il retrogusto) amaro non favorisce la collaborazione dei più piccoli.
Inoltre, i bambini in molte occasioni si ritrovano a bere la sospensione tra pianto, forzature e magari minacce. Non sono i presupposti per una terapia efficace.
Non vomitano per effetto collaterale del farmaco, vomitano perché si inducono il vomito.
Cosa fare se il bambino vomita
Se il bambino vomita l’antibiotico, dobbiamo valutare il tempo trascorso dall’assunzione. I pediatri di solito considerano la dose assorbita e quindi “valida” se tra la somministrazione e il vomito sono trascorsi almeno 30 minuti.
In caso contrario l’antibiotico va somministrato di nuovo, dopo aver fatto calmare il bambino. Il consiglio comunque è quello di chiamare sempre il pediatra, per avere indicazioni appropriate, in base all’età, soprattutto se dovesse saltare più di una dose.
Come dare l’antibiotico al bambino
Sarebbe magnifico se il bambino bevesse senza opposizione la sua medicina, e soprattutto senza vomitarla. Per rendere un po’ più semplice l’assunzione potremmo dividerla in due piccole dosi, che devono essere prese nell’arco di 10/15 minuti. Con i neonati, possiamo usare una siringa senza ago somministrandola lentamente e degli oggetti per distrarli.
Sfruttiamo poi le papille gustative, che sono concentrate nella parte anteriore e centrale della lingua. Quindi se il cucchiaino viene messo nella parte anteriore della lingua, il sapore amaro arriverà immediatamente al piccolo, che probabilmente sputerà l’antibiotico o si indurrà il vomito. Dobbiamo posizionarlo a più di 2/3 della lingua o, meglio, verso la guancia laterale: sarà più facile deglutirlo e ne sentirà meno il sapore.
Se il bambino è grandicello non ci sono trucchi da mettere in pratica e, soprattutto, è inutile minacciarlo. Bisogna convincerlo a prenderlo, spiegando perché è importante, e magari aiutandolo a “eliminare” il sapore proponendogli dopo un bicchiere di spremuta di arancia o un po’ di cola.
Come si seguono le prescrizioni
Gli orari prescritti devono essere rispettati e se capita di essere in ritardo, bisogna somministrare il farmaco il prima possibile, mentre in caso di dimenticanza (ovvero abbiamo saltato la dose), non bisogna dare due dosi alla somministrazione successiva. Gli schemi da seguire potrebbero essere:
- ogni 8 ore o 3 volte al giorno: il pediatra potrebbe proporre alle ore 7-15-23, oppure 8-16-24 (con una tolleranza di ½-1 ora rispetto all’orario previsto);
- Ogni 12 ore o 2 volte al giorno: alle 8 o alle 20, alle 7 o alle 19
- Ogni 24 ore : vuol dire una sola volta al giorno, sempre alla stessa ora
Non ci sono scorciatoie più semplici e, purtroppo, quando il medico decide che l'antibiotico è necessario, dobbiamo fare in modo di somministrarlo correttamente al bambino. Può essere difficile? Sì, molto. E anche snervante. Cerchiamo di essere calmi e di trasmettere al bambino tranquillità e sicurezza. Si deve fidare di noi.