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15 Febbraio 2024
18:00

Ecografia 5d in gravidanza: quando si fa e a cosa serve

L'ecografia 5d in gravidanza è una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni per avere un'immagine migliore del feto nel grembo materno: si vedono meglio gli arti, i movimenti, le espressioni.

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Ecografia 5d in gravidanza: quando si fa e a cosa serve
In collaborazione con il Dott. Riccardo Federle
Ostetrico
Ecografia 5D in gravidanza

L'ecografia 5d in gravidanza è una tecnica avanzata che, rispetto all'ecografia tradizionale, permette di avere una visione più realistica del feto (utile in modo particolare per soddisfare l'immaginazione dei genitori). Durante la dolce attesa sono molti i controlli ai quali la futura mamma si deve sottoporre, per monitorare le sue condizioni di salute e quelle del bimbo che porta in grembo. Di sicuro le ecografie sono l'esame più comune, prescritte dal ginecologo o dall'ostetrica secondo le linee guida internazionali.

L'ecografia 5D permette, come l'ecografia tradizionale, di visionare la morfologia e le caratteristiche degli arti del bimbo e in modo più nitido e realistico i movimenti degli stessi. Inoltre aggiunge anche la possibilità di captare e registrare le espressioni del suo viso al momento dell'esecuzione: si può vedere se il piccino sorride, sbadiglia o è intento a imparare già il movimento della suzione. Inoltre, grazie all'accuratezza delle immagini si può anche approfondire la presenza di malattie e malformazioni.

Cos'è e a cosa serve l'ecografia 5D in gravidanza

L'ecografia 5d è una tecnologia che permette in gravidanza di avere una immagine più realistica del bambino che la futura mamma porta in grembo. Questa tecnica permette di vedere in pentadimensione il bimbo nel pancione. Si possono così ottenere immagini e filmati molto dettagliati. Questo tipo di ecografia permette di vedere meglio:

  • le caratteristiche e la morfologia degli arti superiori e inferiori
  • i movimenti degli arti, di mani, piedi, gambe, braccia
  • le espressioni del volto, come gli sbadigli, i sorrisi, i movimenti di suzione, il singhiozzo e molto altro ancora

La tecnologia permette anche di approfondire la diagnosi di possibili malattie o malformazioni di diversi sistemi e apparati del corpo del bimbo: patologie, ad esempio, del sistema nervoso centrale, dell'encefalo e della colonna vertebrale (per la diagnosi di sospetta spina bifida), ma anche labiopalatoschisi, sindromi fetali, malformazioni degli arti superiori e inferiori.

Quando fare l'ecografia 5d in gravidanza

L'ecografia 5d in gravidanza si esegue di solito tra la 23esima e la 29esima settimana di gestazione. Si può comunque ricorrere a questa tecnologia anche in precedenza o successivamente (all'inizio della gravidanza stessa o quando si avvicina la data presunta del parto).

Se eseguita troppo precocemente, però, si potrebbe rischiare di non vedere bene il bimbo. In seguito, invece, verso la fine della gestazione, soprattutto dopo la 30esima settimana, le dimensioni maggiori del bambino potrebbero non lasciare lo spazio sufficiente per permettere una buona ricostruzione dell'immagine in più dimensioni.

Come funziona

La tecnologia si avvale di un software che è in grado di rilevare bene le caratteristiche del corpicino e le espressioni facciali, avendo anche una migliore percezione della profondità e una perfetta illuminazione digitale. Si sfruttano gli ultrasuoni, che non fanno male alla futura mamma e al bimbo che porta in grembo, dal momento che non sono impiegati raggi X o radiazioni ionizzanti, invece potenzialmente pericolosi per la donna in gravidanza e per il feto.

Moltissimi ospedali, cliniche, centri privati e anche ambulatori di ginecologi mettono a disposizione delle donne in dolce attesa questa tecnologia.

Ecografia in gravidanza

Quali sono le differenze tra ecografia 2d, 3d, 4d e 5d

Le future mamme hanno a disposizione diverse tecnologie per poter eseguire, nei tempi previsti e consigliati da ginecologi e ostetriche le ecografie di controllo. Ci sono le tradizionali ecografie 2d, ma anche le più innovative ecografie 3d, 4d e 5d. Scopriamo le differenze tra le varie tecnologie:

  • l'ecografia 2d è quella classica, realizzata in bianco e nero, che si esegue in ospedale tramite l'utilizzo di onde sonore ad alta frequenza e un software che ricrea le immagini del bambino sul monitor
  • l'ecografia 3d dà una visualizzazione più precisa e realistica, in tre dimensioni: si può usare, ad esempio, per vedere meglio le caratteristiche del corpicino del bimbo ed eventuali anomalie già diagnosticate tramite ecografia 2D
  • l'ecografia 4d sfrutta, invece, gli ultrasuoni quadridimensionali, che restituiscono dei video in movimento e in tempo reale del piccolo nel pancione
  • l'ecografia 5d, infine, come abbiamo sottolineato, sfrutta un software che fornisce immagini di una qualità superiore, potendo cogliere anche le caratteristiche del viso

Quanto costa l'ecografia 5d e dove farla

Come già sottolineato in precedenza, oggi l'ecografia 5d si può fare in molte strutture: ci sono degli ospedali che offrono questo servizio, così come cliniche private, centri medici e anche ambulatori di ginecologi privati. Il costo, ovviamente, è leggermente più alto rispetto a quello della classica ecografia di routine: di solito si va ai 100 ai 200 euro, con prezzi che dipendono dal centro scelto, da chi esegue l'esame, dalla città.

Il consiglio dell'ostetrico

Attualmente le linee guida raccomandano, durante la gravidanza, l'esecuzione di ecografie di controllo con la classica tecnica 2D. L'aggiunta di altre dimensioni, infatti (3D, 4D, 5D) non è significativa per aumentare la capacità di porre diagnosi di patologie o malformazioni.

Talvolta può accadere però che l'utilizzo della tecnica 3D possa risultare d'aiuto, grazie alla ricostruzione tridimensionale dell'anatomia, per lo studio e l'approfondimento di alcune malformazioni (in modo particolare craniche) già individuate tramite ecografia tradizionale. Ma non deve essere considerata come un aspetto necessario nella routine.

Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di tecniche utili solo a soddisfare la curiosità di genitori e nonni che riescono a vedere così una ricostruzione più dettagliata del piccolo in pancia.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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