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25 Ottobre 2023
18:00

Enuresi notturna: quali sono le cause e cosa fare se il bambino fa la pipì a letto di notte

L'enuresi notturna, o pipì a letto, è comune nei bambini. Diventa un disturbo quando il rilascio di pipì si verifica almeno due volte a settimana nei bambini di 5 anni o oltre. Vediamo quali possono essere le cause e cosa fare.

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Enuresi notturna: quali sono le cause e cosa fare se il bambino fa la pipì a letto di notte
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Per enuresi notturna s’intende il frequente rilascio accidentale di pipì durante il sonno. È comune nei bambini, anche quando si sono già abituati ad andare sul vasino o sul water durante il giorno, perché stanno ancora imparando a controllare la vescica. Fino ai 5-6 anni circa, infatti, fare la pipì a letto durante il sonno è considerato un fenomeno normale, dovuto alla mancanza di controllo della vescica, anche se esistono casi in cui l’enuresi è causata da condizioni mediche, come il diabete, l’Adhd o infezioni del tratto urinario, o da cambiamenti e stress emotivi. Tende a scomparire gradualmente con l’età, tuttavia capita che sopra i 6 anni di età si possano verificare episodi di  enuresi notturna. Se la pipì a letto persiste nel tempo e il piccolo continua a svegliarsi tra le lenzuola bagnate, potrebbe diventare un vero e proprio disturbo che richiede l’intervento di uno specialista.

Cos'è l'enuresi notturna nei bambini

Con enuresi notturna si indica la perdita involontaria di pipì durante il sonno. Perché sia qualificato come un vero e proprio disturbo urologico, però, il rilascio di pipì deve verificarsi almeno due volte a settimana nei bambini di età superiore ai 5 anni (o di età equivalente). Se, invece, gli episodi di pipì a letto dopo i 5-6 anni sono rari e saltuari, si tratta probabilmente di piccoli “incidenti di percorso”, destinati a scomparire con l’età.

Il fenomeno, appunto, tende a scomparire gradualmente tra i 4 e i 6 anni. All’età di 5 anni il disturbo coinvolge circa il 10-15% dei bambini, mentre a 10 anni ne soffre il 7-8% e a 13-14 il 2-3%, come riporta la Società Italiana di Pediatria (SIP).

Le cause dell'enuresi notturna nei bambini

Prima dei 5 anni circa bagnare il letto di pipì durante la notte è normale perché a quell’età non si ha ancora il pieno controllo della propria vescica, che avviene di regola entro i 7 anni. Anche dopo i 5 anni, però, capita che si verifichino degli incidenti notturni e il piccolo bagni il letto mentre dorme.

Premesso che, quindi, la mancanza di controllo della vescica è la prima causa di pipì a letto nei primi anni di vita, esistono anche altre cause, fisiche e psicologiche, di enuresi notturna infantile, quali:

  • Stress emotivo dovuto a un cambiamento, a un evento traumatico o a un’interruzione della routine che ha minato le sicurezze del bimbo (l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, uno shock subito a scuola o in famiglia, la separazione dei genitori, un lutto)
  • Genetica: in circa il 70% dei casi almeno un familiare ha o ha avuto lo stesso problema da piccolo
  • Infezione del tratto urinario
  • Stitichezza
  • Spina bifida o problemi ai nervi
  • Diabete
  • Ahdh
  • Apnea istruttiva notturna
  • Blocco al tratto urinario o uretra stretta

Quando preoccuparsi se il bambino fa la pipì a letto?

L’enuresi notturna è considerata normale fino ai 5-6 anni, dopodiché, se gli incidenti continuano ad accadere frequentemente, due (o più) volte a settimana per almeno tre mesi consecutivi, è raccomandabile rivolgersi a un pediatra.

Quando si protrae nel tempo ed oltrepassa, indicativamente, la soglia dei 6 anni di età, infatti, la pipì notturna a letto potrebbe diventare a tutti gli effetti un disturbo e richiedere l’intervento del pediatra, specie se si verifica con regolarità. Lo specialista potrebbe richiedere ai genitori di tenere un diario minzionale, cioè di annotare quante volte il figlio va in bagno e di misurare la quantità di urina in appositi contenitori. Durante la valutazione, il medico, eventualmente, prescrive farmaci o consiglia specifiche visite specialistiche per scongiurare l’ipotesi di malattie o disagi più gravi, anche di natura psicologica.

Cosa fare se il bambino fa la pipì a letto

In caso il piccolo bagni regolarmente il letto di pipì, è utile mettere in atto una serie di consigli, come riporta Nhs, quali:

  • Durante il giorno dare al bimbo abbastanza acqua da bere
  • Utilizzare coperture impermeabili su materasso e piumone
  • Assicurarsi che il piccolo vada regolarmente in bagno durante il giorno (circa 4-7 volte), anche prima di andare a dormire
  • Garantire al piccolo un facile accesso al bagno di notte
  • Organizzare un gioco a premi, che prevede delle piccole ricompense quando usa il bagno prima di andare a letto
  • Evitare risvegli notturni obbligati per condurlo al bagno
  • Evitare di dargli bevande gassate e caffeina durante il giorno
  • Evitare sfuriate e punizioni, che hanno un effetto controproducente e lo inducono a sviluppare un inutile senso di colpa

Altri suggerimenti per aiutare il bambino a smettere di fare la pipì a letto sono:

  • Evitare cibi salati prima di dormire, che lo costringerebbero a bere di più del solito e, quindi, ad andare al bagno più spesso
  • Spiegargli con calma che non è l’unico bambino al mondo a fare la pipì mentre dorme e che l’enuresi notturna è comune
  • Evitare di prenderlo in giro, aumentando il suo imbarazzo e la sua vergogna
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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