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26 Settembre 2023
18:10

Esselunga e la pesca della discordia: è polemica sullo spot con i genitori separati

La pubblicità della nota catena di supermercati che mostra il tentativo di una bimba di far riavvicinare i due genitori separati con una pesca sta facendo discutere tutto il Paese. Spot emozionale o propaganda anti-divorzista?

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Esselunga e la pesca della discordia: è polemica sullo spot con i genitori separati
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Se l'intento era far parlare di sé, l'obiettivo è stato decisamente centrato. Da due giorni non si parla d'altro che de La pesca, l'ultimo spot promosso dalla catena di supermercati Esselunga che in un video dai toni decisamente emotivi minuti mostra il tentativo di una bambina di riavvicinare i propri genitori separati usando una pesca (ovviamente acquistata nel suddetto supermercato).

Il contenuto è stata infatti immediatamente accusato di strumentalizzare l'innocenza e le emozioni dei bambini per promuovere un messaggio anti-divorzista.

Cosa mostra lo spot

La pubblicità – che per sceneggiatura e realizzazione tecnica è in realtà più vicina ad un vero e proprio cortometraggio – si apre con una mamma che cerca la propria figlioletta all'interno del reparto ortofrutticolo di un punto vendita Esselunga.

Dopo qualche istante di apprensione, la donna trova la bimba mentre afferra una pesca. Passata la paura, la mamma cede al desiderio della piccola e il frutto viene acquistato, anche se nelle brevi scene successive la bambina non appare del tutto serena, nonostante l'atmosfera via via sempre più spensierata.

A questo punto il suono di un citofono annuncia l'arrivo del padre, che però non sale in casa. I due genitori sono evidentemente separati e dunque tocca alla bimba scendere dal papà.

Ed è qui che arriva il colpo di scena: una volta abbracciato il suo papà, la giovane protagonista della storia gli porge la pesca. Il regalo, dice, è da parte della mamma. Gioco di sguardi tra padre, musica emozionale e finale che lascia aperto uno spiraglio per la futura riconciliazione dei due.

La polemica

Le reazioni non si sono certo fatte attendere.

Se infatti molti sembrano aver apprezzato la narrazione strappalacrime del corto, altrettanti hanno espresso critiche e indignazione per un prodotto che, oltre al fine chiaramente commerciale, sembra suggerire una lettura moralista e un po' bacchettona del divorzio.

Secondo i detrattori infatti, lo spot non solo cercherebbe subdolamente di promuovere la ricomposizione del rapporto come unico lieto fine accettabile per una coppia, ma proverebbe anche ad addossare ai figli la responsabilità del dialogo tra i genitori.

«Grazie Esselunga per averci ricordato su cosa si fonda davvero la famiglia: sul senso di colpa» scrive l'utente Fran Altomare su Twitter e in effetti è proprio la scelta di puntare sull'innocenza dei bambini come ponte tra due genitori che hanno deciso di separare le loro strade a gettare più di qualche dubbio sulla scelta comunicativa adottata da Esselunga.

Il rapporto di coppia infatti non è un panda da salvare e salvaguardare dai pericoli del mondo moderno.  Le storie d'amore finiscono e quando ciò accade non ha senso intestardirsi con disperati o melodrammatici tentativi di riconciliazione.

Se ci sono di mezzo dei figli, poi, il discorso non cambia, ma anzi prende ancora più forza, visto che il logoramento quotidiano della relazione due partner che ormai non vogliono più stare insieme non può che sfociare in litigi e tensioni che per i figli risultano ancora più nocivi di una rottura definitiva.

Le separazioni tra genitori che riescono a mantenere rapporti civli e un dialogo pacifico basato sull'educazione condivisa dei figli esistono e rappresentano la maggioranza dei casi.

A quanto pare però, queste mamme e papà moderne non fanno la spesa da Esselunga.

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