Capita a tutti di fantasticare sul futuro, c'è chi si vede in coppia, chi single e chi circondato da bambini che corrono per casa. La verità è che qualunque sia la nostra idea di famiglia, prima di crearla concretamente la sogniamo, puntualmente diversa da quella che poi sarà.
Un po' come quando facciamo un acquisto online, sul manichino quel vestito sta benissimo, sulla modella ancora meglio, la taglia sembra la nostra, i colori sono splendidi. Tutto perfetto insomma, fino a che non lo proviamo. Ecco che sotto la luce dello specchio di camera nostra è ben diverso da come lo avevamo immaginato. Non sembra essere fatto su misura per noi, è stretto, proviamo a spostare un po' le spalline, a mettere sopra il cappotto, ma sembra che non possa proprio adattarsi a noi e alla vita frenetica che facciamo tutti i giorni. Ci prende un po' di sconforto e non ci resta che mandarlo indietro.
La famiglia, non quella delle serie tv e nemmeno quella in cui siamo cresciuti, ma quella che "ti arriva a casa", è proprio come quel vestito. Non è come l'abbiamo immaginata, alcuni giorni supera le nostre aspettative, altri ci riempie di domande e preoccupazioni, alcune volte non sembra proprio fatta su misura per noi. A differenza di quel vestito, però, la famiglia non si può mandare indietro con la fattura del reso, dobbiamo reinventarci e reinventarla tutti i giorni e dobbiamo anche abituarci a quell'immagine nuova di noi e del partner, sfatti, sporchi di succo di frutta, con le occhiaie fino al pavimento. Sono questi gli ingredienti per essere felici, insieme alla consapevolezza che la nostra famiglia è perfetta nella sua imperfezione.
E per sentirci meno soli, ecco tutti i buoni propositi che ci eravamo fatti prima di diventare genitori e che sono appena stati spazzati via da uno schizzo di pappa che il nostro bimbo ha deciso di gettare sul muro della cucina:
1. La merenda salutare
Quante volte ci siamo detti che noi no, quelle confezioni di frullato di frutta non le avremmo mai comprate? Per non parlare delle merendine confezionate, troppo caloriche e neanche così gustose alla fine. Certo i nostri piccoli non possono rimanere senza nulla da sgranocchiare durante l'intervallo, ma noi gli daremo un frutto, meglio, ogni sabato cucineremo deliziosi manicaretti che potranno gustare durante la settimana. Infatti abbiamo comprato il frullatore a immersione, gli stampi per i muffin, e quelli per il banana bread.
Tutto perfettamente impacchettato, come nuovo, a prendere polvere sulle mensole della cucina, mentre noi, che non abbiamo neanche il tempo di aggiustarci il nodo alla cravatta, con una mano aiutiamo il bimbo più piccolo ad aprire la scatola dei biscotti al cioccolato e con l'altra spremiamo il frullato confezionato nella bocca di quello più grande. Tutto questo sperando che nessuno si sporchi, se no si fa tardi a scuola. Di nuovo.
2. Non sarò mai come i miei genitori
Porte sbattute, serate a pregare di poter avere anche noi il coprifuoco un'ora dopo come la nostra migliore amica, e pomeriggi a chiederci il perché dei no che ci dicevano i nostri genitori. Questo è il dipinto dell'adolescenza di molti di noi, che si accompagnava sempre ad un'unica promessa: "Non sarò mai come i miei genitori".
Eccoci, qualche anno dopo, a parti invertite, mentre rimproveriamo nostro figlio che lascia sempre camera sua in disordine, nostra figlia che mangia la merenda sul divano davanti alla tv e il figlio più grande che le scarpe quando entra in casa non ne vuole sapere di toglierle. Per un secondo lo sguardo ci cade sullo specchio della sala, dalla quale stiamo gridando, sperando che qualcuno ci senta, che la nostra casa non è un albergo, e ci vediamo trasformate in qualcuno che conosciamo molto bene: nostra madre.
3. Sarò paziente e non alzerò mai la voce
Quante volte abbiamo sentito gridare genitori al parco, perché loro figlio si stava rotolando nel fango e mentre noi mangiavamo un gelato con gli amici abbiamo pensato "Ma dai è un bambino, a cosa serve urlare così?".
Oggi, mentre nostro figlio corre per il ristorante e non vuole saperne proprio di stare seduto al tavolo come i suoi cuginetti, tra le chiacchiere della domenica a pranzo, improvvisamente cala il silenzio. Proprio mentre noi stanchi e spossati dopo il terzo rimprovero, stiamo gridando. Il bimbo piange, noi ci sentiamo in colpa, e 5 minuti dopo eccolo lì che scorrazza di nuovo tra i tavoli.
4. Il bimbo sarà perfetto in ogni occasione
Non solo il bavaglino immacolato, ma anche la camicetta e il papillon, la versione mini delle scarpe firmate e magari un outfit uguale al nostro.
Nostro figlio sarà proprio come quei bambini nei servizi fotografici, impeccabile, coordinato e sempre pulito. Ci pensa lui a risvegliarci di soprassalto dal sogno, ricordandoci che è un bambino vero, quando dal passeggino dritta dritta sul naso ci arriva la sua scarpetta coordinata al gilet, che non ha nessuna intenzione di tenere sui piedi.
5. La corsetta dopo il lavoro
No, noi non saremo quei genitori che dopo la nascita dei figli si impigriscono, non rinunceremo al trekking al lago nel weekend, al corso di pilates dopo l'ufficio e alla piscina il mercoledì sera.
Sono appena passate le 21.00 e noi siamo sdraiati sul divano con la bolla al naso, come nei migliori cartoni animati, perché questa notte il piccolo ci ha svegliati 4 volte per raccontarci il suo brutto sogno. Ma niente paura, le nostra braccia saranno toniche, come quando le energie per andare in palestra le avevamo. A furia di prendere il braccio il piccolo, trascinare il passeggino e fare sollevamento pesi con lo zaino della sorellina in prima elementare, saremo più in forma che mai.
6.La macchina sportiva
Quanti di noi si sognavano su una decappottabile, a sfrecciare con un fazzoletto al collo per le vie della città? Qualcuno di noi magari si immaginava in moto a percorrere l'asfalto, sotto il sole, attorniato da montagne e paesaggi mozzafiato.
Ma da quando è nata la prima bambina il tettuccio della macchina è sempre chiuso, perché magari prende freddo. Poi è nato il secondo e la macchina sportiva gli dava un po' fastidio, si sentiva spesso male ancora prima di imboccare l'autostrada. Con la piccola di casa poi è stato inevitabile, abbiamo dovuto abbandonare i nostri sogni da Formula1, per iniziare a guidare il tanto odiato minivan. Però che soddisfazione riuscire a parcheggiarlo!
7.Continuerò a studiare
Abbiamo tantissimi buoni propositi, e ci piacerebbe riprendere in mano i libri, appassionarci a una materia, riattivare il nostro cervello ormai in pausa dai tempi dell' università.
Allora ci iscriviamo a un corso di inglese, ma non ci andiamo mai. Il nostro cervello, però, è giovanissimo, conosce una decina di fiabe e filastrocche a memoria, che puntualmente ripetiamo ai nostri bimbi prima di augurargli la buonanotte.
Una famiglia su misura
La verità è che la famiglia cucita su misura non esiste, perché si evolve e cambia tutti i giorni insieme a noi. É sempre nuovo anche il significato della parola famiglia nelle nostre vite. Prima famiglia siamo noi, poi si aggiunge il gatto, poi, se li desideriamo, arrivano i figli e tutto è inevitabilmente diverso, tempi, ritmi, abitudini. Ci si incastra nel tentativo di stare bene, di sentirsi sempre a casa. Noi da genitori a volte siamo l'opposto di come ci saremmo aspettati di essere, alterniamo il peggio e il meglio di noi, cercando di rimanere in equilibrio tra le porte in faccia dei nostri figli che diventano adolescenti, i capricci dei più piccoli, il lavoro e i commenti di chi sembra sempre più bravo di noi.
Ma la famiglia è l'unico luogo in cui ci è concesso di non essere sempre performanti, siamo liberi di sbagliare, di lasciare i piatti nel lavandino una sera in più, di addormentarci presto sul divano e di dare le merendine ai nostri figli. Tra litigi, risate e lezioni di vita, in famiglia commettiamo anche gli stessi errori dei nostri genitori, e proprio in quel momento iniziamo ad amarli di più. Famiglia è dove i nostri sogni cambiano e si trasformano nella quotidianità, che a volte, se siamo fortunati, è anche meglio di come ce la eravamo immaginata.