Si parla di feto incanalato quando il bambino si posiziona correttamente nel canale del parto. Cosa significa? Prima di tutto che si avvicina il momento del travaglio. Nel secondo trimestre, il piccolo inizia a farsi sentire e i suoi movimenti, soprattutto i calcetti, diventeranno molto frequenti, fino al termine dell’ottavo mese. Poi ci sarà una sorta di tregua. Come mai? Perché il bambino non sarà più così piccolo e faticherà a muoversi perché lo spazio sarà ridotto.
In vista poi della nascita, la testa del bimbo sarà posizionata verso il canale del parto. Ci verrà detto che il bambino si è girato. Quando accade? Come sempre, quando si parla di corpo, ci sono dei parametri ma non sono standard. Può accadere qualche settimana prima del parto come qualche ora prima. In ogni caso nella maggior parte delle volte potremmo notare questa nuova posizione dalla 32esima alla 36esima.
Quando il feto si incanala?
Il modo più semplice per verificare se il feto si è incanalato è un’ecografia, però potremmo notare anche dei segnali abbastanza evidenti che il bimbo si sta preparando al parto. Tra la 32esima e la 36esima settimana (ricordiamo che è una stima approssimativa), potremmo iniziare a respirare un po’ meglio e a sentire meno un senso di oppressione sotto il seno, all'altezza del diaframma. Non è solo una sensazione, se il bimbo si gira, infatti, metterà la testa in prossimità del canale del parto e in alto ci saranno i piedini o il sederino a seconda di quanto è rannicchiato. Questa posizione permette alla donna di respirare un po’ meglio. Dall’altro lato, però, la testa verso il basso potrebbe causare una pressione sulla vescica e di conseguenza la mamma potrebbe avere necessità di andare spesso in bagno.
Posizione del feto incanalato
Il ginecologo, probabilmente con l’ultima ecografia, potrà verificare se il bambino è posizionato correttamente. Dovrà essere in posizione cefalica, ovvero con la testa in basso. Il viso dovrebbe essere rivolto all'indietro e angolato a destra o a sinistra, mentre il collo dovrà essere chino in avanti con il mento in basso. Le braccia, inoltre, saranno incrociate al petto.
Quando il bambino non è incanalato correttamente
Il bambino potrebbe non incanalarsi correttamente. Se il feto, infatti, è rivolto anteriormente si parla di malposizionamento mentre le malpresentazioni comprendono quelle di faccia, fronte, natiche e spalla. Potrebbe quindi trovarsi così:
- Presentazione con occipite posteriore: il feto è in presentazione cefalica, ma con il viso verso l’alto, ovvero verso l’addome della madre. Si tratta della più comune posizione o presentazione anomala. In questo caso spesso le ostetriche in sala parto consigliano delle posizioni alla madre, come quella a carponi, che favoriscono la rotazione del feto dentro la pancia.
- Presentazione podalica: il feto si presenta con le natiche o i piedini verso il canale del parto. Capita nel 3-4% dei parti a termine. A volte alcuni centri predispongono il rivolgimento per manovre esterne: si tratta del tentativo di far girare il feto accompagnandolo da fuori con le mani per fargli fare una capriola. Se la presentazione non dovesse cambiare si imposta l'espletamento del parto tramite taglio cesareo.
- Presentazione trasversa: il feto è posizionato orizzontalmente attraverso il canale del parto e si presenta prima di spalle. L’unico parto possibile è il cesareo.
- Presentazione di faccia: In questo caso il bambino si presenta di faccia e con il collo piegato indietro
- Presentazione di fronte: il collo è moderatamente inarcato e si presenta prima la fronte.
Queste ultime due posizioni tendono a essere corrette dal feto senza nessun intervento medico. Se ciò non dovesse avvenire l'espletamento del parto potrebbe avvenire in caso di presentazione di faccia o necessitare di taglio cesareo se presentazione di fronte.
Il bambino può cambiare posizione da solo?
È sempre possibile che il bambino si riposizioni da solo. Nelle settimane che precedono la nascita, ha ancora tempo per fare aggiustamenti e la maggior parte trova la propria strada nella posizione corretta prima del parto.
Il ginecologo può far cambiare posizione al bambino?
Il ginecologo può tentare di far cambiare posizione al feto, con una procedura nota come versione cefalica per manovre esterne, chiamata anche “manovra di rivolgimento”. In che cosa consiste? Intorno alla 36°-37° settimana, il medico, in ospedale e sotto continuo monitoraggio fetale, effettua una manovra che può risultare fastidiosa ma anche dolorosa, perché induce il bimbo a compiere una capriola. Alla mamma viene somministrato un “tocolitico”, cioè un farmaco che rilassa la muscolatura dell’utero. È efficace in più della metà dei casi.
Altre tecniche consigliate sono la moxibustione, associata o meno all'agopuntura. È un trattamento tradizionale cinese che consiste nella stimolazione del punto di agopuntura BL mediante il calore generato dalla combustione di un sigaro di artemisia. Si effettua intorno alla 32esima settimana e l’efficacia non è dimostrata dalla letteratura scientifica.