Scegliere di avere un figlio è complesso e coraggioso, soprattutto per le giovani coppie di oggi. L’ambiente che si ribella all'uomo dopo anni e anni di sfruttamento, affitti e costi della vita alle stelle, poca sicurezza sul lavoro e chi più ne ha più ne metta.
A sommarsi a questo ci sono anche tutte le frasi di chi un figlio lo ha già avuto e ora ci incalza con qualche frase ad effetto, qualche premonizione su quanto sarà complesso crescere i nostri bimbi. Questo perché magari ora sta vivendo da mamma o da papà il duro periodo dell’adolescenza dei figli, fatto di limiti, scontri e regole da infrangere.
Figli piccoli problemi piccoli…
Mentre noi raccontiamo dei primi passi del nostro bimbo, ancora emozionati, c'è sempre chi ci sorprende con un bel: “Stai attenta perché: bimbi piccoli problemi piccoli, bimbi grandi problemi grandi”. Come se giostrarsi tra pappe, latte, lavoro, asilo, bagnetti, notti in bianco fosse roba da niente. Dire quesa frase a una coppia di neogenitori è sbagliato perché ogni esperienza genitoriale è a sé e non può, né deve, essere comparata alle altre.
Capita di sentirsi stanchi, demotivati, non compresi dai nostri figli e quindi di ripensare a quando erano bambini, più affettuosi, meno scontrosi e in grado di fare solamente marachelle di piccola entità. Di conseguenza guardiamo a chi ha un bimbo che per ora riesce a dire solo "mamma" e "papà" che si accoccola tra le sue gambe senza fare troppe storie, quasi con invidia.
Ma la genitorialità è fatta di momenti, di fasi, i piccoli prima dipendono in tutto e per tutto da noi, col tempo imparano a staccarsi. Formano così la loro personalità, anche entrando in conflitto con la nostra, dicendoci anche frasi terribili e comportandosi come mai avremmo pensato. Questo perché hanno bisogno di protezione e al contempo vogliono essere indipendenti.
Dormi ora perché poi…
Peggio della frase di prima c'è questa, il terrorismo che qualcuno sente di dover fare ai futuri genitori riguardo il sonno. Come se tutti i bimbi non dormissero la notte. Come non ci fossero già passati tanti per quelle notti insonni fatte di pianti nel buio. Spaventare una futura mamma non è la soluzione, diciamole piuttosto che magari sarà difficile, che sarà bene imparare a dividersi i compiti col partner o con i suoi genitori, che dovrà sentirsi libera di delegare.
Una futura mamma o un futuro papà potrebbero star vivendo già un momento delicato, potrebbero essere spaventati, non sentirsi all’altezza, oppure potrebbero aver cercato quel bambino per tantissimo tempo e star finalmente tirando un sospiro di sollievo. La cosa migliore è imparare ad ascoltarli e rendersi utili, dando loro una mano se lo desidereranno.
Quando il fratellino?
Forse nemmeno siamo usciti dalla prima visita di controllo dal pediatra e già c'è chi ci incalza con questa frase. Le domande su quando si desidera fare un figlio sono sempre fuori luogo, perché non ci è dato sapere perché una coppia dopo anni di convivenza ancora non abbia avuto un bimbo.
Magari non può, magari non vuole. Una coppia di neogenitori o una coppia con un bambino che già va alle elementari, potrebbe non desiderare un altro figlio, e frasi come "ma dai lo lasci crescere da solo", "allora il fratellino" potrebbero mettere alla coppia preoccupazioni inutili e infondate. Oppure potrebbero proprio non riuscire ad avere figli e questa frase semplicemente riaprire una ferita.
La nascita di una nuova vita, tanto desiderata è un momento complicato, fatto di preoccupazioni ma anche molto bello e l'unica cosa da fare è saper usare parole dolci e adatte alla situazione, capendo quando possiamo dare una mano e quando invece è meglio farsi da parte.
